Tra i tanti parchi in Brianza dove passeggiare in mezzo alla natura, il Parco di Villa Dho a Seveso è uno dei più interessanti. Se vuoi sapere quando è aperto, come si raggiunge e quali sono i motivi per cui vale la pena di visitarlo, non devi far altro che leggere il resto del post!
Tutto quello che ti serve sapere
Una passeggiata nel parco
Il Parco di Villa Dho a Seveso è parte di un complesso storico che comprende, oltre alla villa, anche un portico rustico e la casa del custode. Si trova nella frazione Altopiano, e rientra nell’area del Parco delle Groane.
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Il parco offre una splendida visuale non solo sulla villa, ma anche sul paesaggio alpino. Puoi scoprirlo grazie ai sentieri che lo attraversano, ma ricorda di non calpestare il prato centrale.
Entrando dall’ingresso di via dei Castagni, troverai davanti a te una piccola area giochi per i bambini e alla tua sinistra un portico rustico, che ospita il centro ricreativo La Petitosa.
Alla tua destra, puoi imboccare il sentiero che costeggia via dei Castagni.
Camminerai sotto una galleria a carpini molto suggestiva.
Giunto accanto a un cancello, gira a sinistra per goderti la splendida visuale sul pratone e Villa Dho.
Da qui, poi, puoi andare a destra, affiancando l’area umida e raggiungendo un bosco di castagni.
Un piccolo ruscello attraversa il bosco e raccoglie le acque di troppo pieno dello stagno.
Seguendo il percorso arrivi a un capanno degli attrezzi.
In breve ti ritrovi lungo il sentiero opposto rispetto all’ingresso del parco: alla tua destra, oltre la recinzione, hai la possibilità di intravedere, anche se un po’ coperta dalla vegetazione, un’altra villa storica di Seveso: Villa La Peruviana.
La villa, in stile liberty e caratterizzata da una facciata di colore rosso argilla, si chiama così perché venne fatta costruire da Generoso Galimberti, Console Generale del Perù a Milano.
Ancora qualche passo e sei vicino a Villa Dho: ti attendono tronchi tagliati e trasformati in sedute.
Ora puoi raggiungere Villa Dho e ammirarla in tutto il suo fascino, dalla facciata color giallo lombardo alla torretta belvedere.
Oggi questo storico edificio ospita una comunità per giovani ragazze in difficoltà.
Parco di Villa Dho a Seveso: quando è aperto?
Per il Parco di Villa Dho gli orari di apertura sono:
- dalle 9 alle 17 da dicembre a febbraio;
- dalle 9 alle 19 a marzo, aprile, ottobre e novembre;
- dalle 9 alle 21 da maggio a settembre.
Ti ricordo che i sentieri del parco non possono essere percorsi in bici.
La storia di Villa Dho e la leggenda della campana d’oro
L’area naturale del parco è dominata da Villa Dho, meraviglioso esempio di architettura ottocentesca neoclassica.
La villa in origine era chiamata La Petitosa o Villa Maiocca. Prese il nome da Luca Dho, generale sabaudo che, ormai in pensione, la acquistò nel 1870.
Dho era nato il 20 ottobre del 1812 a Triora, in Liguria. Ufficiale di fanteria, insieme con il fratello Giovanni Battista fece parte dell’esercito piemontese impegnato nelle campagne militari della prima guerra di indipendenza nel 1848 e nel 1849. Nel 1859 fu tenente colonnello nella battaglia di Palestro durante la seconda guerra di indipendenza; per il suo eroismo si guadagnò la croce dell’Ordine militare di Savoia. Nel 1866, durante la terza guerra di indipendenza, ricoprì il ruolo di maggiore generale della Brigata Forlì nella battaglia di Custoza proteggendo la vita di Vittorio Emanuele II.
La villa esisteva già qualche decennio prima che Dho la comprasse; era stata costruita eretta sulle antiche fondamenta di un castello medievale che sorgeva proprio in quel punto.
Secondo una leggenda, però, quel castello era molto più antico, appartenuto addirittura alla regina Teodolinda.
E proprio la regina avrebbe fatto sotterrare in quella collina una campana d’oro, per impedire che i nemici la trovassero e la distruggessero.
Ma quanto c’è di vero in questa storia? Di sicuro nella seconda metà del Duecento lo scrittore e presbitero Goffredo da Bussero parlava nel Liber notitiae sanctorum Mediolani (testo in cui elencava tutte le chiese della diocesi di Milano) di una Chiesa di San Pietro in Castello a Seveso. Quindi, il castello c’era.
Dall’alto della collina, la fortezza avrebbe consentito di controllare facilmente le aree circostanti: non solo il fiume Seveso, ma anche la strada che collegava Desio con Appiano e quella che univa Varedo con il Lario.
Nel Cinquecento, il castello non esisteva già più, e nemmeno la chiesa a cui si riferiva Goffredo da Bussero. Chiesa che, per altro, nei Decreti di San Carlo del 30 maggio del 1581 veniva definita di San Pietro in Costa, e non più di San Pietro in Castello.
Forse, però, a metà Ottocento rimanevano ancora dei resti della fortezza: ne parlava agli inizi del secolo scorso Don Cristoforo Allievi, storico sevesino, riferendo le parole di un uomo del posto nato nel 1834. Questi aveva raccontato che, per costruire la chiesa di Affori, erano state usate anche pietre provenienti dalla collina sevesina, tra le quali erano state rinvenute catene, lance e sciabole.
Di certo fino agli anni ’30 del Novecento proprio sotto la collina in questione, sulla strada che oggi conosciamo come Comasina, sorgeva una trattoria denominata Al Castello. E quel nome non poteva essere casuale.
Già, ma la campana d’oro? Su questa si possono avanzare solo ipotesi: è difficile distinguere la verità dal mito.
Come ha scritto Letizia Maderna nel libro La campana d’oro, “perduta ormai ogni traccia materiale della chiesa, la campana si è fatta d’oro e fu introitata come simbolo ideale”. La campana sarebbe stata di Teodolinda, proprio come il castello. Riporto ancora le parole di Maderna: “(…) la nostra gente ha dato concretezza ideale ed ha trasfigurato nel mito una Donna reale, una regina del Buon Governo, la longobarda Teodolinda”. Di più non sappiamo.
Villa Dho e il parco che la circonda sono stati donati all’inizio degli anni Novanta al Comune di Seveso dall’ultimo erede della famiglia Dho, Gianluca (1903-1994), e dalla moglie Maria Sara Annoni.
Gianluca Dho, che fu anche sindaco di Seveso dal 1948 al 1961, era figlio di Giovanni Battista (1868-1933), a sua volta figlio di quel Luca che aveva acquistato la villa.
Il lascito di Gianluca Dho prevedeva una sola condizione da rispettare: che il complesso venisse destinato a finalità culturali e assistenziali. E così è effettivamente accaduto: oggi Villa Dho ospita importanti associazioni del territorio sevesino.
Come arrivare al Parco di Villa Dho a Seveso
Il Parco di Villa Dho a Seveso si trova tra via Cacciatori delle Alpi e via dei Castagni. Puoi entrare dall’ingresso di via Cacciatori delle Alpi 3B, raggiungendo in pochi passi la villa, oppure dall’ingresso di via dei Castagni 1, accedendo al sentiero che corre lungo il perimetro del parco.
Se hai in mente di arrivare al Parco di Villa Dho in auto, puoi trovare parcheggio senza problemi in via dei Castagni.
Preferisci arrivare al Parco di Villa Dho in treno? Puoi fare riferimento alla stazione di Seveso. Uscito dalla stazione, vai a sinistra in corso Marconi e prendi la seconda strada a destra (viale Vittorio Veneto) percorrendola fino in fondo. Arrivato allo stop, gira a sinistra in corso Garibaldi e prosegui fino al primo semaforo: qui devi girare a destra in via Cacciatori delle Alpi. Vai dritto e, al primo incrocio, troverai sulla tua sinistra l’ingresso di via Cacciatori delle Alpi.
Nel caso in cui tu voglia arrivare al Parco di Villa Dho in autobus, infine, puoi sfruttare le linee Z115 e Z163, scendendo alla fermata di via Cacciatori delle Alpi 46. Lasciandoti i civici pari alla tua sinistra, puoi vedere l’ingresso del parco proprio di fronte a te.
Al termine della tua passeggiata nel Parco di Villa Dho, poi, potresti concederti un giro tra le vie di Seveso. Nel post qui sotto ti racconto che cosa vedere in città e ti segnalo i migliori posti dove mangiare.
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Salve, io ho il cane non ho trovato indicazioni in merito.
Posso portarlo oppure no???
Grazie.
No, in questo parco i cani non possono entrare.