Hai in mente di percorrere il sentiero 6 del Parco della Brughiera Briantea? Ottima idea: ti attendono splendidi scenari nella natura e una piacevole passeggiata in uno dei polmoni verdi della Brianza. Purtroppo il percorso è segnalato davvero male, con pochi cartelli: ecco perché ti consiglio di seguire le indicazioni che trovi nelle prossime righe.
Tutto quello che ti serve sapere
Il sentiero 6 del Parco della Brughiera Briantea
Il sentiero 6 del Parco della Brughiera Briantea comincia e si conclude a Meda passando per Lentate sul Seveso. Il punto di partenza è la zona di Cascina Colombera, mentre il “traguardo” è la Zoca dei Pirutit.
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Tieni presente che il terreno su cui camminerai è per lunghi tratti argilloso: ti consiglio di mettere delle calzature adeguate. Tradotto: no scarpe da ginnastica, sì scarponcini.
Come ti accennavo, purtroppo i cartelli lungo il tracciato sono decisamente insufficienti: il rischio di perdersi è davvero alto. Niente paura, però: ho percorso tutto il sentiero per fartelo conoscere e permetterti di affrontare una piacevole camminata in sicurezza. E se te lo stai chiedendo: sì, mi sono perso. E se te lo stai ri-chiedendo: sì, mi sono perso più di una volta. Ma alla fine ce l’ho fatta, come stai per scoprire.
Come arrivare al sentiero 6 del Parco della Brughiera Briantea
Il punto di partenza del sentiero 6 del Parco della Brughiera Briantea è a Meda, all’incrocio tra via del Ry, via Pescarenico e via Colombara. Sia in via Pescarenico che in via Colombara troverai facilmente parcheggio per lasciare la macchina.
Imboccando il sentiero, se volgi lo sguardo a destra puoi notare sul ciglio del pianalto morenico della Brughiera Cascina Colombera, affacciata sul pianoro della Cavallina. La cascina fu costruita all’inizio del Settecento come padiglione di caccia, mentre oggi accoglie abitazioni private.
Dopo aver percorso poche decine di metri, trovi già la prima deviazione a destra, che ti permette di addentrarti nel bosco.
In questo tratto non c’è pericolo di sbagliare strada: c’è un tracciato solo e diversi alberi sono segnati con il numero del sentiero.
Dopo un paio di minuti il percorso interseca un altro sentiero: è la deviazione verso destra che ti permette di raggiungere Cascina Colombera (quella che all’inizio hai visto dal basso). Se ti va, approfittane per andare a osservarla da vicino; poi potrai ritornare sul sentiero principale.
Non perdere l’occasione di ammirare il portale di ingresso di Cascina Colombera, che nella parte superiore accoglie una terracotta policroma realizzata da Alberto Ceppi: raffigura i Santi Aimo e Vermondo, ritenuti i fondatori di Meda e del Monastero di San Vittore.
Dopo una lieve svolta a sinistra e un breve tratto in leggera salita, prosegui per qualche decina di metri fino a quando non arrivi a un bivio, in cui puoi andare a destra o a sinistra. Il problema è che – come puoi vedere dalla foto qui sotto – i cartelli non ti aiutano. Anzi!
Esclusa l’ipotesi di andare verso Cascina Colombera, visto che è da lì che stai arrivando, puoi scegliere se seguire il percorso 5 verso Camnago o in direzione della Zoca dei Pirutit. In pratica non ci sono più indicazioni per il sentiero 6, ma tu sai che la Zoca è la destinazione da raggiungere; quindi l’intuito ti porterebbe a seguire quella direzione. In realtà, se vuoi stare sul sentiero 6 devi proseguire per Cascina Malpaga.
Sentiero 6 del Parco della Brughiera Briantea: la vecchia ferrovia delle cave
Così, inizi a percorrere il tratto di sentiero che segue la vecchia ferrovia delle cave, che fino a qualche decennio fa era utilizzata per trasportare alle fornaci di Meda l’argilla che veniva estratta nei dintorni. Se aguzzi la vista, puoi notare sul terreno alcune vecchie traverse in legno sopravvissute al trascorrere degli anni.
Arrivi, così, nei pressi di Cascina Malpaga, che però puoi vedere solo da lontano, nascosta dalla vegetazione e da una rete di recinzione. Pochi metri più in là, ecco un altro bivio senza cartelli: l’albero di fronte a te ti suggerisce di andare a sinistra, e così devi fare.
Ti ritrovi ad attraversare un ponticello: presta attenzione perché alcune assi sono instabili.
Subito dopo, ecco un altro bivio: anche in questo caso il segno giallo sull’albero ti invita ad andare a sinistra, ma se lo farai finirai del tutto fuori strada. Per rimanere sul sentiero 6, quindi, devi svoltare a destra.
Goditi il tratto successivo, un bosco di betulle che ti trasmette una fantastica sensazione di pace.
Sensazione di pace che svanisce, però, quando giungi a un quadrivio, purtroppo ancora una volta del tutto privo di indicazioni. Tu devi prendere la strada di fronte a te.
Raggiungi, in breve, una strada più ampia: è quella che ti porta a Cascina Malisca.
Sentiero 6 del Parco della Brughiera Briantea: Cascina Malisca
Ti bastano poche decine di metri per raggiungere la deliziosa Cascina Malisca. Curiosità: i cuori intagliati negli scuri in legno, con la luce del tardo pomeriggio, proiettano delle ombre davvero… romantiche!
Superata Cascina Malisca, vai fino in fondo al sentiero: sbucherai in via per Mariano. Qui devi girare a destra; da questo punto ti tocca percorrere alcune centinaia di metri su strada asfaltata.
Giunto all’incrocio con via Santa Maria, gira a destra.
Fai molta attenzione, perché si tratta di una strada provinciale molto trafficata (ovviamente ho aspettato che non ci fossero auto per scattare la foto) e purtroppo non ci sono marciapiedi.
Quando vedrai alla tua sinistra un pannello con la mappa del parco, attraversa la strada e raggiungilo: è accanto al civico 104.
E finalmente ci sono delle indicazioni!
Procedi e cammina verso il prato: stai per addentrarti nel Bosco Umido.
In pochi minuti giungerai a un ponticello che scavalca il fosso della Valle della Brughiera.
Purtroppo gli argini del corso d’acqua sono sporchi e pieni di rifiuti. Anche nel tratto successivo ti renderai conto di come la natura sia stata insozzata da qualcuno con poco senso civico, ahimè.
Dopo aver superato il ponte, ti imbatterai in una vegetazione decisamente eterogenea e suggestiva. Quindi arriverai a un altro bivio, purtroppo anche questo senza indicazioni: tu devi andare a destra.
Ormai stai percorrendo l’ultimo tratto del sentiero 6: finalmente incroci i cartelli che ti confermano che sei sulla strada giusta. Alla Zoca dei Pirutit mancano solo dieci minuti.
La natura selvaggia ma mai inospitale ti accompagna nella tua passeggiata.
Poco dopo arrivi a un’intersezione con un altro sentiero. Ti consiglio di proseguire su quello principale (quello che va verso sinistra); se giri a destra, ti ritrovi su un percorso parallelo un po’ più scomodo e impegnativo. In ogni caso i tracciati poi si ricongiungono.
L’ultimo tratto in cui sei circondato dagli alberi è in leggera salita.
Uscito dal bosco, ti attende un breve tratto nei campi, ma la traccia del percorso è abbastanza facile da seguire. Questo è ciò che vedi alla tua destra.
Dopo una lieve salita, dovrai girare a sinistra: così ti ritroverai sulla parte del sentiero 6 in comune con il sentiero 5 che ti porta alla Zoca dei Pirutit.
Qui il sentiero è ampio e comodo, spesso frequentato da bikers.
Sentiero 6 del Parco della Brughiera Briantea: la Zoca dei Pirutit
Poco dopo raggiungi un bivio privo di indicazioni, ma non preoccuparti: sia proseguendo lungo il sentiero principale che svoltando a destra potrai arrivare alla Zoca dei Pirutit.
Rimanendo sul sentiero principale, all’arrivo alla Zoca sarai accolto da un pannello didattico che ti permette di conoscere più da vicino le caratteristiche dei boschi del posto. Come noti, c’è anche un grande cartello che invita a non lasciare rifiuti sul posto. Sembra incredibile che ci sia bisogno di mettere un avviso del genere, ma tu stesso ti renderai conto che purtroppo nella zona c’è troppa spazzatura lasciata per terra.
La Zoca dei Pirutit è un laghetto ospitato in quella che un tempo era una cava di argilla: i “pirutit” sono, appunto, i manufatti in argilla che venivano realizzati nelle fornaci dei dintorni.
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Il laghetto è circondato da un’area verde con alcune panchine.
Passeggiando in quest’area potresti imbatterti facilmente in graziosi conigli selvatici. Ovviamente scapperanno non appena metterai la mano in tasca per prendere il telefono con l’intento di fotografarli :).
Nei pressi del laghetto puoi notare alcune strutture abbandonate, tra cui un campo di bocce e la struttura di quello che un tempo era un bar.
A dispetto dei rifiuti lasciati per terra da qualche incivile, delle fastidiose zanzare che trovi in estate e dalla sensazione di abbandono che caratterizza il posto, la Zoca dei Pirutit è capace di regalare relax e bellezza.
Tra l’altro, puoi raggiungere la Zoca anche grazie ad altri due sentieri del Parco della Brughiera Briantea: il 5 e il 7. Nel post qui sotto ti parlo proprio del sentiero 7.
A proposito: visto che ti trovi da queste parti, che ne dici di scoprire che cosa vedere a Meda, dove mangiare e come arrivare? Nel post qui sotto trovi tutti i consigli di cui potresti aver bisogno.
Ah, un’ultima cosa! Per scrivere questo post ho impiegato due giorni: ok, non me lo ha chiesto nessuno, ma penso che tutte le indicazioni che ti ho fornito potranno esserti utili. Se ti va, quindi, puoi sostenermi con una piccola donazione cliccando sul pulsante qui sopra. Grazie mille!
SArebbe molto comodo avere un GPX per seguire i sentieri .
MArco