Che cosa fare a Nova Milanese? Il tour tra le vecchie corti del centro è una delle proposte più interessanti di cui puoi approfittare nel corso di un giro in città. Nelle prossime righe scoprirai quali sono gli edifici di maggior pregio, ma anche i più interessanti itinerari nella natura che meritano di essere esplorati.
Tutto quello che ti serve sapere
La città
Città di quasi 24mila abitanti della provincia di Monza e Brianza, Nova Milanese si trova a 15 chilometri da Milano ed è attraversata dal canale Villoresi.
Il suo territorio rientra nel Parco Grugnotorto Villoresi.
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Di Nova Milanese è originario il cantante Den Harrow, noto anche per essere stato concorrente dell’Isola dei Famosi.
Che cosa fare a Nova Milanese: i monumenti da vedere
Vuoi scoprire che cosa vedere a Nova Milanese? Ti suggerisco di iniziare il tuo tour della città da via Favaron, dove accanto al civico 18 sorge la Chiesa di San Bernardo, eretta tra il 1596 e il 1604.
Lasciandoti la chiesa sulla sinistra, percorri via Favaron per poi girare a destra in via Diaz: da qui prosegui dritto fino a raggiungere via Garibaldi, dove al civico 1 c’è l’ingresso di Villa Vertua Masolo.
Circondato da un bel parco all’italiana, questo edificio in stile liberty risalente ai primi anni del XX secolo è sede della Donazione del pittore Vittorio Viviani e della Collezione Permanente Arti del Fuoco: essa raccoglie opere pittoriche e sculture in terracotta, ceramica, porcellana e metalli provenienti da più di 20 Paesi di tutto il mondo.
Da qui continua lungo via Garibaldi e prendi la seconda strada a destra, via XX Settembre, che ti porta (dopo il ponte sul canale Villoresi) in via dell’Assunta: qui di fronte al civico 27 puoi ammirare la Chiesa di Santa Maria Assunta, chiamata anche Geseta da Grantort. Sconsacrata e poi riconsacrata nel Novecento, risale di sicuro a prima del XIII secolo: all’interno è presente una pala d’altare che raffigura il miracolo di San Grato, rappresentato mentre devia una grandinata in un pozzo per proteggere i raccolti.
Proseguendo la tua passeggiata in via Assunta, arrivi all’incrocio con via Caravaggio: qui puoi ammirare un affresco della Madonna di Caravaggio. Il dipinto rappresenta la scena dell’apparizione della Vergine a una ragazza di nome Giannetta, avvenuta nel maggio del 1432 a Caravaggio; sullo sfondo si nota proprio la Chiesa di Santa Maria Assunta.
A questo punto imbocca via Caravaggio e percorrila fino all’incrocio con via De Gasperi: sulla tua sinistra potrai osservare il curioso stile architettonico della Chiesa della Beata Vergine Assunta, realizzata negli anni ’70 del secolo scorso.
A questo punto puoi tornare in via XX Settembre e da qui girare a destra in via Garibaldi, per raggiungere il civico 13: così avrai l’occasione di vedere una Crocifissione di Cristo dipinta da Vittorio Viviani. Realizzata su una lastra di amianto nei primi anni Sessanta, l’opera è inserita in una cornice in malta cementizia seicentesca.
Da qui imbocca alla tua sinistra via San Sebastiano: al civico 25, la Curt dala Leca accoglie una statua del Cinquecento realizzata in legno di gelso che rappresenta San Domenico. Per vederla, dopo essere entrato nella corte vai a destra: la trovi nel retro del bar. In passato la statua veniva portata per le strade in occasione dei periodi di siccità e bagnata con l’acqua dai bambini in segno di preghiera.
Ti basta percorrere pochi passi per raggiungere Villa Brivio Vertua Prinetti, in piazzetta Vertua Prinetti. Costruita nel XV secolo e rinnovata nell’Ottocento, forse su progetto di Leopoldo Pollack, la villa fu utilizzata nella seconda metà del XIX secolo come caserma in cui venivano ospitate le uniformi e le armi della Guardia Nazionale. La residenza si sviluppa su tre piani, ed è circondata da un parco di più di 5mila metri quadri in cui si trova anche Villa Vertua Masolo.
Da qui puoi imboccare via Paolo Mariani e raggiungere, al civico 1, la Curt dal Basan: sul muro che si affaccia sulla strada si nota un affresco della Madonna con Bambino e devoto datato tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento. Secondo la leggenda fu realizzato da un uomo che, caduto in un pozzo, riuscì a salvarsi per il tramite della grazia della Madonna.
Da via Paolo Mariani, ti ritrovi in piazza Marconi: sulla tua sinistra, tra via Roma e via Madonnina, puoi “spiare” Villa De Barzi Manfredini Ferrari Ardicini. La villa è costituita da due edifici collegati da una doppia galleria che si affacciano su un grande giardino; sul cancello di accesso puoi notare lo stemma con un’aquila rampante coronata del casato nobiliare De Barzi. Nel Settecento a occuparsi della progettazione del giardino fu Luigi Cagnola, il “papà” di Villa La Rotonda a Inverigo e della Chiesa dei Santi Cosma e Damiano a Concorezzo.
In piazza Marconi sorge anche la Chiesa di Sant’Antonino Martire.
Costruita nel Duecento e successivamente sottoposta a vari ampliamenti, negli anni Venti del secolo scorso è stata affrescata da Luigi Morgari, autore dei 15 quadri dei Misteri del Rosario della Cappella della Beata Vergine e delle tre grandi vetrate collocate sopra la porta d’ingresso, l’altare della Beata Vergine Maria e l’altare di Sant’Antonino.
All’inizio delle due navatelle laterali sono esposte, invece, due pitture realizzate tra il 1897 e il 1900 da Osvaldo Bignami: Gesù fonte di consolazione e Giuseppe conforto dei sofferenti.
Sopra la porta di ingresso della sacrestia è presente un olio su tela di autore ignoto, ma con tutta probabilità di un pittore lombardo del Seicento, che rappresenta la Vergine con il Figlio e Santa Caterina.
Di fronte alla porta di ingresso della sacrestia, ecco una Vergine con il Figlio e i Magi, olio su tela di autore sconosciuto: è ritenuto il quadro più antico della chiesa, per le sue caratteristiche che rievocano la scuola veneta di fine Cinquecento.
Uscito dalla chiesa, lasciatela sulla destra per imboccare via Madonnina. Al civico 6 trovi l’affresco di una Deposizione, con la Maria che accoglie il corpo di Cristo morto.
Pochi passi più in là, in via Madonnina 16, puoi osservare ciò che resta di Villa Dugnani, che fa parte della Curt di Garlat, con un portale monumentale come ingresso.
Cinque colonne doriche in granito contraddistinguono il portico a doppia altezza, testimone delle nobili origini della dimora seicentesca dove, nel XIX secolo, ebbe modo di soggiornare Teresa Dugnani Viani.
Ancora pochi passi e puoi svoltare a sinistra in vicolo Cortelunga per andare ad ammirare la Curt Lunga, risalente a prima del Settecento. Il portico a destra, tra l’altro, accoglie un Crocifisso in legno probabilmente realizzato alla fine del XIV secolo.
Giunto in fondo a via Madonnina, puoi soffermarti ad ammirare un’edicola sacra in cui è raffigurata una Madonna con bambino.
Ora gira a destra in via Biondi e, dopo il ponte, a sinistra in via Villoresi. Superato il municipio, la prima strada a sinistra è via Zara, dove al civico 2 ti imbatterai nella Curt di Fus e dal Pesina, nota come ex Cassina Valera. Sulla parete destra all’interno è presente un affresco del 1903 che riproduce San Giobbe, protettore degli allevamenti di bachi da seta, e San Sebastiano, protettore dei campi.
Ritornato all’incrocio da cui sei arrivato, gira a sinistra e percorri via Villoresi fino in fondo: così ti troverai di fronte al civico 108 di via Garibaldi, dove merita di essere visto un affresco della Madonna Assunta in cielo realizzato da Osvaldo Bignami nel 1900.
Che cosa fare a Nova Milanese: gli itinerari naturalistici
Quando vuoi dedicarti al cicloturismo in Brianza, puoi recarti a Nova Milanese per percorrere la pista ciclabile del Villoresi. Puoi accedervi, per esempio, dal ponte tra via Giussani e via Villoresi.
Per esplorare le aree verdi della città, invece, puoi imboccare il sentiero che parte dalla rotonda di via Brodolini, dove c’è il campo sportivo, e regalarti una passeggiata nella Piana del Novale: un’altra delle risposte alla domanda “che cosa vedere a Nova Milanese?”.
Nella stessa zona è presente uno skatepark, accessibile dal parcheggio tra via Brodolini e via Aspromonte.
Dove mangiare a Nova Milanese
In via Assunta 5 trovi Da Marta, accogliente trattoria in Brianza che offre pasta fatta in casa, spiedoni di carne e fiorentina.
Se preferisci una location più elegante dove mangiare a Nova Milanese, ecco Matilda, ristorante e cocktail bar di via Locatelli 36/B: è aperto a cena dal martedì al sabato.
Uno dei più apprezzati ristoranti di Nova Milanese è il Grig, in via Venezia 2. Oltre al menù alla carta stagionale, offre una vasta selezione di pizze, fra cui la zafferina (con salsiccia, patate lesse e zafferano) e la superba (con guanciale affumicato e pesto di rosmarino).
Vuoi sperimentare la cucina giapponese in Brianza? Il ristorante Ran è ciò che fa al caso tuo: lo trovi in via Don Mezzera 1 all’angolo con via Foscolo. Il locale propone la formula dell’all you can eat: a cena il prezzo fisso è di 25 euro nei giorni feriali e di 27 euro nel weekend e nei giorni festivi.
Un’altra location dove mangiare a Nova Milanese piatti orientali è Mu Fish, aperto a pranzo e a cena dal martedì alla domenica. Situato in via Galileo 5, questo ristorante ti propone – tra l’altro – antipasto di 5 alghe con crema al sesamo, carpaccio di salmone al cioccolato e melanzana fondente e polpo.
Come arrivare a Nova Milanese
Come arrivare a Nova Milanese in auto? Provenendo da Milano devi percorrere la Milano-Meda e uscire a Incirano / Nova Milanese (uscita 5). Alla prima rotonda dopo lo svincolo, vai a sinistra e prosegui dritto: arriverai così a destinazione.
Provenendo da Lecco devi percorrere la SS 36 e uscire a Desio Sud / Nova Milanese / Desio. Alla prima rotonda dopo lo svincolo gira a destra per immetterti sulla Strada Comunale Vecchia Muggiò, poi supera tre rotonde per arrivare a un incrocio che ti permette di andare solo a destra o a sinistra. Girando a sinistra, imbocchi la strada che ti porta a Nova Milanese.
A Nova Milanese non ci sono stazioni ferroviarie. Per arrivare a Nova Milanese in treno puoi fare riferimento alla stazione di Desio, servita dalle linee suburbane S9 e S11 di Milano e collegata, tra l’altro, con Monza, Lissone, Seregno, Lentate sul Seveso, Carimate, Cantù, Cucciago, Seveso, Cesano Maderno e Ceriano Laghetto.
Per arrivare a Nova Milanese in autobus puoi sfruttare la linea Z205, che passa per Limbiate, Varedo, Muggiò e Monza, o la linea Z209, che ferma a Cesano Maderno, Bovisio Masciago, Desio, Muggiò e Lissone. Puoi raggiungere Nova Milanese anche con i bus Z219 se parti da Paderno Dugnano, Muggiò o Monza, o con i bus Z225 se parti da Cinisello Balsamo o Sesto San Giovanni (in corrispondenza con la fermata della linea 1 della metropolitana).
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Infine, vorrei segnalarti il sito web dell’Ecomuseo del Territorio di Nova Milanese, che propone approfondimenti e curiosità sulla storia e i luoghi più importanti della città: da leggere 🙂