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Che cosa fare a Concorezzo: guida per turisti

Che cosa fare a Concorezzo? Quelli che troverai nelle prossime righe sono i consigli di cui hai bisogno per scoprire i posti più belli e gli angoli più suggestivi in città. Ma non è tutto, perché ci saranno anche suggerimenti su dove mangiare, tra sushi, hamburger, piatti tipici lombardi e perfino proposte culinarie del Messico.

La città

Città di quasi 16mila abitanti della provincia di Monza e Brianza, Concorezzo è il paese di origine del cantante Gatto Panceri.

Qui è presente il parco acquatico Acquaworld, in via Giorgio La Pira 16: aperto tutti i giorni (il sabato anche di sera), propone scivoli a corpo libero, scivoli a imbuto e scivoli per gommoni, ma anche una stanza del vapore, una sauna emozionale e numerose vasche in cui rilassarsi e divertirsi.

Che cosa fare a Concorezzo: i monumenti da vedere

Che cosa vedere a Concorezzo? Potresti iniziare il tuo tour in città da via Garibaldi 15, dove c’è Villa Tschuor: è protetta da un cancello, ma già solo la portineria che si affaccia sulla strada merita la tua attenzione. L’edificio comprende, un’edicola della Madonna Immacolata.

Lasciandoti la villa sulla sinistra, incamminati lungo via Garibaldi; supera l’incrocio con via Dante per imboccare via XXV Aprile, poi gira a destra in via Libertà. Qui al civico 21 la Curt di Meditt ospita un affresco della Madonna del Rosario realizzato nel 1944.

Se raggiungi via Libertà 44, invece, hai l’opportunità di vedere da vicino l’affresco della Madonna con Bambino della Curt di Broda.

In pochi passi arriverai in piazza Sant’Antonio, dove sorge la Chiesa di Sant’Antonio: edificio a navata unica, si fa notare per le quattro arcate a tutto sesto in cotto visibili sul fianco sinistro. Meritano di essere contemplati gli affreschi dell’abside e soprattutto il campanile, su cui sono collocate due lastre spezzate ricavate da un sarcofago di epoca romana.

Ora imbocca la strada a destra della Chiesa di Sant’Antonio, via Carducci, e percorrila fino in fondo; quindi, vai a sinistra e gira subito a destra in via Petrarca, per raggiungere il civico 15/1. Qui troverai uno dei tanti musei in Brianza da non perdere: è il Museo della bici d’epoca. Aperto il giovedì e il sabato mattina dalle 9 alle 12.30 e il giovedì pomeriggio dalle 15 alle 17.30, il museo accoglie più di cento tra bici storiche e cimeli relativi al mondo del ciclismo.

Ritornato alla Chiesa di Sant’Antonio, continua a percorrere via Libertà: al civico 74 c’è l’ingresso di Villa Zoia (un altro accesso è quello di via Dante 50). L’edificio è circondato da un grande giardino, aperto al pubblico, che ospita un cedro del Libano con più di due secoli di vita. La suggestiva vegetazione del parco è frutto delle scelte di Gaetano Cantoni, noto agronomo dell’Ottocento (e luogotenente di Carlo Cattaneo in occasione delle Cinque Giornate di Milano). Sotto il portico della villa puoi osservare lo stemma dell’aquila incartata della famiglia Melzi, che nell’Ottocento possedeva l’edificio.

Ti basta percorrere pochi passi per raggiungere via Libertà 102, dove c’è Villa Pernice. Qui furono ospitati il generale Enrico Cialdini e il re Vittorio Emanuele II, intenti a raggiungere Solferino e San Martino, la notte dell’11 giugno del 1859, durante la Seconda Guerra d’Indipendenza: i due stavano inseguendo gli austriaci in ritirata verso l’Adda. Oggi il palazzo ospita un istituto di credito, ma una lastra di marmo di Carrara ricorda lo storico episodio.

Accanto, ecco la Chiesa dei Santi Cosma e Damiano: fu progettata da Luigi Cagnola (l’architetto della Rotonda di Tregasio) e successivamente ampliata da Virginio Muzio. Realizzata in stile neoclassico, è valorizzata da un campanile con cupola in rame ideato nell’Ottocento da Andrea Pizzala. Visitando la chiesa, non lasciarti sfuggire i due mosaici che raffigurano il Battesimo di Cristo a lato del fonte battesimale, opera di Marko Ivan Rupnik.

Di fronte, in piazza della Pace, spicca Palazzo De Capitani, oggi sede del municipio. Edificato sui resti di un castello, è valorizzato dalla suggestiva serliana della facciata centrale e da un grande loggiato.

Accanto alla chiesa puoi imboccare via De Capitani: approfittane per raggiungere il civico 36 e lasciarti stupire dalla bellezza di Villa Brioschi.

Riprendendo il tuo cammino lungo via Libertà, gira nella prima strada a destra, via Santa Marta: al civico 18, sul muro esterno della Curt di Tartanei, trovi un affresco della Madonna Immacolata risalente agli anni ’40 del secolo scorso.

Puoi anche entrare nella Curt di Tartanei: così vedrai un magnifico ciclo di affreschi delle quattro stagioni dipinto sotto il porticato.

Davanti a te, in via Santa Marta 24, vedi è un’abitazione privata, che però in passato era una chiesa: l’Oratorio di Santa Marta. Costruito nel Cinquecento, accolse la Confraternita dei Disciplini, che fu disciolta nel 1787 (come ogni altra confraternita nella Lombardia austriaca). In seguito fu trasformato addirittura in un’osteria.

Tornato in via Libertà, al civico 151 potresti dare uno sguardo all’affresco della Madonna del Rosario della Curt dal Lacc.

Pochi metri oltre, soffermati in via Libertà 150 per ammirare la Curt dal Gipon. La facciata quattrocentesca è impreziosita da una finestra a bifora con una colonnina in marmo bianco sotto un arco di mattoni.

Arrivato all’incrocio con via De Giorgi, via Toti e via Battisti concediti una deviazione a sinistra in via Battisti: subito dopo la Curt dal Mujana al civico 6 scoprirai sulla tua destra la Cappella della Madonna del Rosario, ultima testimonianza della vecchia Chiesa di San Damiano non più esistente.

Proseguendo in via Battisti, vai dritto in via Agrate e percorrila fino al cartello che segna il confine di Concorezzo: qui gira a sinistra e raggiungi il civico 89 per osservare Villa Sannazzaro. Nota anche come Cascina San Nazzaro, mostra una facciata con cinque fornici e una decorazione a bugnato piatto, in stile neoclassico. Da vedere, tra l’altro, l’edicola della Madonna con Bambino, soprannominata Madonna dell’uva.

Ora puoi tornare all’incrocio tra via Battisti e via Libertà per imboccare via De Giorgi: raggiungi il civico 36 per osservare da vicino un affresco della Madonna di Caravaggio, opera di Armando Fettolini.

Proseguendo, in via De Giorgi 72 ti imbatterai in Villa Teruzzi. Edificata alla fine del Settecento, oggi ospita una residenza per anziani ma conserva il fascino di un tempo, con la serliana centrale sotto il balconcino in ferro battuto su cui è riportata la data in cui la villa fu eretta.

Di fronte, in via De Giorgi 85, sorge Villa Pini Scaccabarozzi, di origine settecentesca, immersa in un ampio parco fruibile liberamente da tutti. Suggestivo è lo stile neoclassico della facciata che dà sulla strada, con un balconcino in ferro battuto e cornici barocche a rilievo.

Esattamente davanti all’ingresso del parco inizia via Filippo Meda. Percorrendola, avrai l’opportunità di ammirare (alla tua sinistra) la Chiesa di Sant’Eugenio, dalle antichissime origini: pare risalga all’853 dopo Cristo. L’edificio, a tre navate, accoglie un affresco quattrocentesco con la Madonna in trono dietro l’altare e un’immagine della Madonna dell’Aiuto nella navata destra.

Dalla rotonda davanti alla chiesa puoi girare a destra in via Manzoni: davanti al civico 68, troverai un’edicola con un affresco della Crocifissione realizzato nel 1981 da Fiorentino Vilasco.

Ora torna all’inizio di via Manzoni e gira a destra in via Dante: al civico 24 noterai la bella Villa Visconti. Realizzata attorno alla metà del Settecento, presenta un portico con quattro archi a sesto ribassato sostenuti da colonne in stile tuscanico.

Ritornato ancora una volta alla rotonda, puoi imboccare proprio di fronte a te il viale che ti porta al cimitero di Concorezzo. Questo è, infatti, uno dei cimiteri in Brianza con tombe di personaggi famosi: qui si trovano le spoglie dello scrittore Elio Vittorini, all’interno della cappella privata della famiglia Varisco. Il corpo dell’autore di Uomini e no riposa accanto a quello della sua amata Ginetta, originaria proprio di Concorezzo, con la quale aveva vissuto gli ultimi vent’anni della propria vita.

All’interno del cimitero la tua attenzione sarà catturata anche dall’arco degli ossari progettato alla fine degli anni ’50 da Enrico Villa, con i mosaici realizzati da Silvio Sgorlon.

Che cosa fare a Concorezzo: gli itinerari naturalistici

Se vuoi scoprire che cosa vedere a Concorezzo stanco a contatto con la natura puoi approfittare dei sentieri del Parco Agricolo Nord Est.

In particolare, l’itinerario 3 (il cosiddetto Anello delle Cascine) è accessibile dall’incrocio tra via Oreno e via Pascoli. Seguendolo puoi raggiungere, da via Pasolini, l’edicola votiva di Cascina Cassinetta.

Dove mangiare a Concorezzo

Un posto conosciuto dove mangiare a Concorezzo è, in via Cesare Battisti 23, la Trattoria Campagna 1873: è aperta a pranzo dalla domenica al venerdì e a cena dal lunedì al venerdì.

Nel novero delle pizzerie di Concorezzo ecco Capriccio 3, locale che propone anche specialità di pesce (da provare la paella e gli spaghetti con vongole e bottarga): si trova in via Agrate 1.

Cerchi una location dove fare aperitivo in Brianza? In via I Maggio 104 c’è Granaio: è aperto tutti i giorni da mattina a sera, quindi anche per pranzo e cena. Nel menù trovi hamburger, pizze, fritti e secondi di carne e di pesce.

Quando preferisci una scorpacciata di sushi all you can eat in Brianza puoi andare da Umi, in via Dante 93 (giorno di chiusura: martedì). Di sera il costo è di 30 euro dal lunedì al giovedì, di 32 euro dal venerdì alla domenica (coperto, dolci e bevande esclusi).

Al civico 41 di via Don Minzoni puoi sperimentare uno dei locali dove mangiare hamburger in Brianza: è America Graffiti, aperto tutti i giorni a pranzo e a cena. Se vieni qui, hai anche l’opportunità di sperimentare la cucina messicana in Brianza, con burritos, tacos e tortillas.

Sempre a proposito di hamburger in Brianza ti raccomando Hibu On Tap, in via Dante 173, birreria aperta tutti i giorni per cena e dopocena.

Ti segnalo anche Klaxon, pub ristorante dove mangiare a Concorezzo pizze e non solo: si trova in via Monte Rosa 28.

A Concorezzo c’è anche uno dei più noti agriturismi in Brianza: è in via Dante 267 e si tratta de La Camilla. Il complesso include un bar bistrot, aperto tutti i giorni a pranzo e a cena, dove la domenica è previsto il brunch; il ristoro agrituristico è aperto il sabato sia a pranzo che a cena e la domenica a pranzo.

E se ti va di scoprire altri agriturismi vicino a Milano, ti consiglio di leggere i suggerimenti che trovi nel post qui sotto.

6 agriturismi in Brianza che devi provare per forza

Come arrivare a Concorezzo

Come arrivare a Concorezzo in auto? Provenendo da Milano devi percorrere la Tangenziale Est (A51) fino all’uscita 16 per Monza. Dopo lo svincolo tieni la destra per scavalcare la tangenziale e immetterti sulla SP 13: andando sempre dritto, giungerai a destinazione.

Provenendo da Lecco devi percorrere la SS 36 fino all’uscita di Oggiono / Galbiate / Valmadrera. Dopo lo svincolo tieni la destra per seguire la strada che costeggia il lago: poi vai sempre dritto, superando gli abitati di Sala al Barro, Oggiono, Dolzago, Castello di Brianza, Bevera, Barzanò, Monticello Brianza, Casatenovo e Lesmo. Dopo Il Gigante di Villasanta, supera una rotonda e tieniti sulla destra per imboccare lo svincolo successivo: così ti ritrovi in viale Risorgimento, al termine del quale ti basterà girare a sinistra per arrivare a Concorezzo.

A Concorezzo non ci sono stazioni ferroviarie. Per arrivare a Concorezzo in treno puoi fare riferimento alla stazione di Villasanta, servita dalla linea suburbana S7 di Milano e collegata, tra l’altro, con Valmadrera, Civate, Galbiate, Oggiono, Molteno, Costa Masnaga, Cassago Brianza, Renate, Besana in Brianza, Carate Brianza, Triuggio, Macherio, Biassono, Arcore e Monza.

Per arrivare a Concorezzo in autobus puoi sfruttare la linea Z314, che passa da Monza, Agrate Brianza, Caponago, Cavenago di Brianza e Gessate, in corrispondenza con la fermata della linea verde della metropolitana di Milano. Concorezzo è servita anche dai bus Z321, che la collegano con Monza, Agrate Brianza, Vimercate, Burago di Molgora, Bellusco, Sulbiate, Mezzago, Busnago, Ornago, Roncello e Cornate d’Adda. Infine, puoi raggiungere Concorezzo grazie alla linea Z323, se parti da Vimercate, Brugherio o Cologno Monzese, in corrispondenza con la fermata della linea verde della metropolitana di Milano.






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Se, invece, desideri conoscere più a fondo i luoghi di cui ti ho parlato in questo post, puoi visitare il sito dell’Archivio Storico della Città di Concorezzo.

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