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Che cosa fare a Bernareggio: guida per turisti

Che cosa fare a Bernareggio? In questa città ogni via del centro storico ha qualcosa da offrirti, ma anche dirigendoti verso la periferia non rischi di rimanere deluso: merito delle tante cascine e dei suggestivi nuclei rurali di cui esse fanno parte, ma anche dei numerosi sentieri immersi nella natura del Parco Agricolo Nord Est.

La città

Città di poco più di 11mila abitanti della Brianza vimercatese, Bernareggio fa parte del Parco Agricolo Nord Est.

Che cosa fare a Bernareggio: i monumenti da vedere

Se sei interessato a sapere che cosa vedere a Bernareggio, puoi iniziare la tua passeggiata in paese da via Brigatti, all’incrocio con la rotonda di via Roma. Qui scoprirai Cascina Francolino: non è solo un suggestivo esempio di cascina fortificata, realizzata addirittura nel Quattrocento, ma soprattutto il luogo in cui cominciò la battaglia di Verderio, con le truppe austriache e russe che sconfissero l’esercito francese di Napoleone. Qui è presente un cippo ossario in memoria di un capitano austriaco ucciso da un cecchino, che per colpirlo aveva preso la mira proprio da una finestra della cascina.

Lasciandoti la cascina sulla destra, incamminati lungo via Roma, e vai sempre dritto fino a che non trovi sulla tua destra via Cascina Sofia: qui al civico 27 sorge la bella Cascina Sofia. L’edificio, risalente alla seconda metà dell’Ottocento, si sviluppa su tre piani e si fa notare per il suo portico ad archi ribassati, oltre che per il grande loggiato sovrastante.

Ritornato in via Roma, continua la tua passeggiata andando sempre dritto: prosegui lungo via Matteotti fino a trovare sulla tua sinistra via Biella Celotti. Percorri questa strada fino in fondo: all’incrocio con via Cavour, noterai al civico 46 Villa Barzaghi. Pur essendo stata costruita a inizio Novecento, questa dimora presenta motivi decorativi tipici del XVIII e del XIX secolo, come le balaustre in pietra dei terrazzi o le cornici sagomate delle aperture.

Adesso lasciati la villa alla tua sinistra e percorri via Cavour, fino a quando non incroci sulla tua destra via Ponti: qui al civico 8 c’è il settecentesco Palazzo Leoni, di cui puoi notare le cornici sagomate di gusto seicentesco che ornano le finestre.

Giunto in fondo a via Ponti, gira a destra in via Prinetti: al civico 29 trovi la bella Villa Bonacina Gallesi Landriani, che fino al 2013 ha ospitato i locali del municipio. Caratterizzato da una struttura settecentesca, il palazzo mostra sul davanti un portico con archi a tutto sesto; il retro, invece, si affaccia sul grande giardino del Parco Unità d’Italia. Proprio sulla facciata posteriore è visibile uno stemma con un leone e un gallo, insegna della famiglia Gallesi.

Pochi metri più in là, in via Prinetti 50, ti imbatterai nella Corte Calonec, che nel XIII secolo ospitò un monastero femminile, L’ingresso è contraddistinto da un portale ad arco con profili in cotto, mentre l’androne della corte ospita un antico pozzo in pietra; sono ancora visibili le colonne in pietra del portico ad archi ribassati presente un tempo, con i capitelli che fuoriescono dalla muratura.

Ora torna indietro lungo via Prinetti: al civico 24, alla tua sinistra, noterai il Pio Albergo Paolo Ponti, palazzina in stile eclettico a due piani con rifiniture a fascia in cotto e inserti in pietra. Costruito nel 1884, l’edificio mostra alla base del timpano sulla facciata la scultura della testa di Paolo Ponti, sacerdote originario del paese.

Ancora pochi passi in via Prinetti e arrivi davanti alla Chiesa di Santa Maria Nascente. Eretta negli anni ’60 del XIX secolo, all’interno ospita un dipinto di San Giovanni Evangelista, opera di Bernardino Campi, e uno di Sant’Anna, realizzato da Giovanni Bigatti. Sopra l’altare minore di sinistra puoi notare, invece, un crocifisso barocco in legno del Seicento. La chiesa ospita anche un organo da 2.200 canne costruito da Vittore Ermolli nel 1891.

Da qui imbocca via Leoni, al termine della quale ti ritrovi in piazza della Repubblica: al civico 12 puoi osservare l’androne di quello che nel XIV secolo era il convento degli Umiliati, con un dipinto della Beata Vergine dell’Aiuto con Sant’Antonio Abate datato 28 luglio 1519; molto suggestivo è anche il portale ad arco in pietra. Questo è l’edificio della Corte d’Assisi, noto anche con il nome di Castello.

Attraversata la piazza, puoi girare a destra in via San Gervaso: di fronte al civico 12 ecco la Chiesa dei Santi Gervaso e Protaso. Al suo interno meritano la tua attenzione un’acquasantiera del XVI secolo e due statue in legno che rappresentano San Giuseppe e Santa Teresa. Sopra l’abside è presente, invece, un affresco che raffigura la Madonna del Rosario in gloria con Santa Rosa e San Domenico.

Arrivato in fondo a via San Gervaso, gira a destra in via Vittorio Emanuele; raggiunto l’incrocio con via Prinetti, svolta a sinistra in via Gramsci e vai sempre dritto fino a che non trovi alla tua destra via De Gasperi. Imbocca questa strada e prosegui fino alla rotonda, dopo la quale presso cascina Cascinella potrai vedere – appunto – Cascina Cascinella.

Ritornato alla rotonda, svolta a destra in via Risorgimento e vai sempre dritto fino a che non trovi sulla tua sinistra cascina Sant’Anna, da dove passa anche il Sentiero 12 della Graffignana. Cascina Sant’Anna (detta Graffignana, appunto) è una casa colonica che presenta un portico con loggiato su due piani sovrastante a un campo solo sull’angolo sud-occidentale. Proprio qui nel 1850 è stato rinvenuto un ripostiglio monetale risalente al I o II secolo dopo Cristo in bronzo, oggi custodito al MUST di Vimercate.

Continuando la tua passeggiata in via Risorgimento, procedi fino a che non trovi alla tua sinistra via IV Novembre; imbocca questa strada e poi gira a sinistra in via per Villanova. Vai sempre dritto, continuando lungo via San Bartolomeo fino all’incrocio con via don Guidali: qui hai l’opportunità di contemplare la Chiesa di San Bartolomeo, la parrocchiale della frazione di Villanova.

Continua a passeggiare lungo via San Bartolomeo fino a che non vedi sulla tua sinistra una piccola traversa denominata via Sottocornola: da qui puoi “spiare” Villa Deazzi Lanfranconi Gussi, costruita tra la fine del Settecento e l’inizio del secolo successivo, il cui ingresso è in via della Madonnina 8.

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Che cosa fare a Bernareggio: gli itinerari naturalistici

Il territorio di Bernareggio è attraversato da alcuni sentieri del Parco Agricolo Nord Est.

In particolare il sentiero 3, che collega il paese con Carnate e Vimercate, è accessibile da via Bachelet, all’incrocio con via della Chiesa o all’incrocio con via Lanfranconi. Percorrendolo puoi scoprire il Paleoalveo di Villanova, una valle scavata da un fiume oggi scomparso che protegge un bosco ombreggiato.

Il sentiero 8, invece, passa a Bernareggio nei pressi del Parco Baleno. Puoi accedervi da via Pietro Nenni.

Una passeggiata o un giro in bici tra i sentieri del paesaggio agricolo offrono molte altre risposte alla domanda “che cosa vedere a Bernareggio?”. Ecco, allora:

Dove mangiare a Bernareggio

Tra i ristoranti di Bernareggio ti segnalo Al Mulino, in via San Bartolomeo 7.

Come arrivare a Bernareggio

Come arrivare a Bernareggio in auto? Provenendo da Milano devi percorrere la Tangenziale Est (A51) fino all’uscita 19 di Vimercate Sud. Dopo lo svincolo segui la strada e alla prima rotonda prendi la seconda uscita. A questo punto vai sempre dritto e segui i cartelli presenti in corrispondenza delle rotatorie, che sono sempre chiari.

Provenendo da Monza, da viale Libertà devi svoltare a sinistra per imboccare la SP 60: prosegui fino a una rotonda in cui puoi andare solo a destra o a sinistra e gira a destra per immetterti nella SP 45. Ora non ti rimane che andare sempre dritto, seguendo la strada principale e badando ai cartelli alle rotonde.

A Bernareggio non ci sono stazioni ferroviarie. Per arrivare a Bernareggio in treno puoi fare riferimento alla stazione di Carnate, servita dalla linea suburbana S8 di Milano e dalla linea regionale Milano-Carnate-Bergamo: è collegata, tra l’altro, con Monza, Arcore, Osnago, Cernusco Lombardone, Olgiate Molgora e Airuno.

Per arrivare a Bernareggio in autobus puoi sfruttare la linea Z319, che collega il paese con Vimercate, Aicurzio e Ronco Briantino, o la linea D70, che passa da Vimercate, Verderio, Paderno d’Adda, Robbiate, Imbersago e Calco.






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