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Il Santuario di San Fermo di Albiate

Il Santuario di San Fermo di Albiate

Il Santuario di San Fermo di Albiate è una delle chiese più famose e antiche della Brianza: in questo post ti svelo la sua storia, raccontandoti delle volte in cui ha rischiato di essere demolito o addirittura trasformato in una…  scuola. In più, troverai informazioni sulle opere d’arte da ammirare al suo interno: buona lettura!

La storia del santuario

Non tutti sanno che in origine il Santuario di San Fermo di Albiate era noto con il nome di Chiesa di San Pietro in campis.

Costruita nel Duecento, la chiesa era stata a rischio di distruzione nel XVI secolo, quando in seguito a una visita pastorale del 1566 ne era stato richiesto l’abbattimento, viste le sue pessime condizioni.

Per fortuna tale richiesta non ebbe seguito. Pochi anni più tardi, la popolazione locale regalò al parroco Orlando Pelizzari un terreno nei pressi della chiesa in modo che potesse celebrarvi una messa alla settimana.

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Nel 1604, poi, don Andrea Corbi, che era parroco di Albiate da 14 anni e lo sarebbe rimasto per altri 18, chiese la possibilità di abbinare all’intitolazione a San Pietro in campis quella a San Fermo.

Ma perché proprio San Fermo? Franco Perego, in un articolo intitolato La storia di San Fermo dalle origini ai giorni nostri, ha avanzato un’ipotesi interessante: Fermo era un santo vicino alle abitudini del mondo contadino e della vita dei campi.

La statua di San Fermo
La statua di San Fermo sul piazzale antistante al santuario

Non a caso, alla fine del Cinquecento un altare della chiesa di Sovico, che all’epoca rientrava nella parrocchia di Albiate, era dedicato proprio a San Fermo (oltre che a San Rocco e a San Sebastiano).

Fermo non era uno dei martiri più famosi, è vero; tuttavia nel 1602 godeva di una certa attenzione nel Duomo di Milano.

D’altra parte ci sarà stato un motivo se Alessandro Manzoni nella sua prima versione dei Promessi Sposi – ambientati nella Lombardia del XVII secolo – aveva dato al protagonista proprio il nome di Fermo.

Il 16 dicembre del 1608, nella Cattedrale di Bergamo, lo stesso don Corbi partecipò, insieme con il vescovo e un rappresentante del Comune di Bergamo, al rogito notarile attraverso il quale la comunità albiatese riceveva in dono una parte delle reliquie dei Santi Fermo e Rustico conservate proprio nella città orobica.

Poche settimane più tardi, il 18 febbraio del 1609, tali reliquie furono sottoposte a una ricognizione effettuata a Milano dai delegati dell’arcivescovo Federico Borromeo.

Si può ipotizzare che proprio in questo periodo la Chiesa di San Pietro e di San Fermo sia diventata semplicemente Chiesa di San Fermo.

Nell’agosto di quello stesso anno si celebrò la prima festa di Albiate intitolata a San Fermo.

Nel frattempo la chiesa non era più nelle condizioni disonorevoli in cui era apparsa nel 1566, ma era stata ricostruita e ingrandita.

Albiate, il santuario
Il santuario oggi

Nel 1630 il santuario accolse le sepolture delle vittime della peste (a ricordare quell’epidemia c’è, ancora oggi, una colonna in pietra con la croce in alto situata di fronte al santuario, dall’altra parte della strada).

A contribuire alla prosperità della chiesa, negli anni successivi, fu la marchesa Beatrice Lurani Omodei (madre di Luigi, che nel 1652 sarebbe diventato cardinale), la quale chiese che ogni giorno venissero celebrate in San Fermo due messe.

Nel 1748, la Chiesa di San Fermo diventò temporaneamente parrocchiale: fu una decisione obbligata, visto che la chiesa parrocchiale di Albiate, intitolata a San Giovanni Evangelista, durante l’inverno era crollata su sé stessa.

Undici anni più tardi, il cardinale Giuseppe Pozzobonelli, arcivescovo di Milano, in visita ad Albiate decretò che il santuario diventasse chiesa parrocchiale in maniera definitiva.

Il suo volere, però, non fu rispettato, e anzi il santuario andò incontro a una sorte decisamente meno fortunata: i suoi beni, infatti, nel 1787 furono alienati per consentire il reperimento di fondi necessari alla ricostruzione della Chiesa di San Giovanni Evangelista.

In quel periodo, inoltre, si studiò la possibilità di trasformare il santuario in una Scuola Normale di Campagna che avrebbe dovuto accogliere 700 alunni provenienti non solo da Albiate, ma anche da Triuggio, da Sovico, da Carate e da Canonica.

Si predisposero dei progetti ad hoc, che tuttavia non si concretizzarono per mancanza di risorse economiche.

Dunque il Santuario di San Fermo, ancora una volta, era riuscito a salvarsi.

Il Santuario di San Fermo ad Albiate: com’è oggi

Oggi, la chiesa è impreziosita da quattro mosaici realizzati negli anni ’80 del secolo scorso da Giorgio Scarpati. Essi rappresentano:

  • la condanna a morte di Fermo e Rustico;
  • l’interpretazione teologica del loro martirio;
  • la venerazione delle loro reliquie da parte di San Carlo;
  • l’arrivo delle loro reliquie ad Albiate.

Lo stesso Scarpati si è occupato anche delle stazioni della Via Crucis.

Risalgono agli anni Sessanta, invece, gli affreschi che raffigurano la Gloria della Chiesa e la Gloria dei Santi, opera del bergamasco Umberto Marigliani, che si vide commissionare il lavoro da don Felice Milanese.

Il Santuario di San Fermo accoglie anche una tela dell’Ecce Homo proveniente dall’Albania che fu portata ad Albiate da alcuni militari dopo la Seconda Guerra Mondiale.

All’esterno, infine, tutti possono ammirare le statue in bronzo di San Fermo, San Rustico e San Procolo, create dallo scultore Giorgio Galletti in vista della consacrazione della chiesa, avvenuta nel 1995.

Santuario di San Fermo ad Albiate: come arrivare

Il Santuario di San Fermo ad Albiate si trova in viale Lombardia, accanto al civico 2.

Il Santuario di San Fermo di Albiate
Il Santuario di San Fermo di Albiate

Ti piacerebbe visitarlo? Se hai intenzione di arrivare ad Albiate in auto, puoi trovare parcheggio in piazza San Fermo.

Preferisci arrivare ad Albiate in autobus? In questo caso devi prendere la linea Z221 o la linea Z233 e scendere alla fermata Lombardia/Italia, che si trova proprio nei pressi del santuario.

Infine, per arrivare ad Albiate in treno ti conviene fare riferimento alla stazione di stazione di Triuggio-Ponte Albiate. Uscito dalla stazione, svolta a destra in via Roma e allo stop gira a sinistra in viale delle Rimembranze. Percorri i tornanti e oltrepassa il ponte sul Lambro; poi al semaforo svolta a destra e segui i tornanti che ti portano in via Viganò. Vai sempre dritto fino alla rotonda, dove girerai a destra in viale Lombardia e troverai il santuario subito alla tua destra.

Che cosa vedere ad Albiate

Partendo dal Santuario di San Fermo di Albiate, potresti concederti una passeggiata in paese alla scoperta di tutti gli altri monumenti e, perché no?, dei sentieri lungo il Lambro. Nel post qui sotto ti svelo che cosa vedere ad Albiate e ti segnalo anche dove puoi fermarti a mangiare nei dintorni.

Che cosa fare ad Albiate: guida per turisti




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