Nel Parco della Brughiera Briantea il sentiero 1 è quello che ti permette di raggiungere lo splendido Lago Azzurro (e le sue ninfee), ma non solo: nelle prossime righe scoprirai tutti gli scorci più suggestivi e i punti più affascinanti che potrai incontrare lungo questo percorso, ideale per una gita vicino a Milano nella natura.
Il sentiero inizia e si sviluppa per la maggior parte nel territorio di Lentate sul Seveso per concludersi a Mariano Comense. Puoi accedervi da via Machiavelli o, più comodamente, da via Brescia a Copreno; il punto di arrivo, invece, è in via Sant’Agostino a Mariano Comense.
Tutto quello che ti serve sapere
L’inizio del sentiero a Copreno
L’ingresso al sentiero è da via Brescia a Lentate sul Seveso.
Un cartello segnala l’inizio del percorso all’interno del parco.
Dopo pochi metri, la prima indicazione sulle tappe intermedie e sul traguardo finale del sentiero.
Il primo tratto dentro il bosco è agevole su strada larga.
In breve, giungi a un trivio dove non ci sono indicazioni: tu devi prendere il percorso più a destra, quello in apparenza meno invitante.
In effetti dovrai fare i conti con una vegetazione abbastanza ingombrante per qualche decina di metri. Giungerai, così, a un punto in cui il sentiero si biforca in due strade. Il traguardo finale è il Boscaccio, ma se vuoi puoi concederti una deviazione a sinistra verso Cascina Freguina e Copreno.
Ti ci vorranno solo dieci minuti e scoprirai un tratto nel bosco davvero rigenerante. Alla tua destra, oltre i campi, puoi vedere il Castello di Carimate.
Gli alberi segnati sul tracciato ti indicano che sei sulla strada giusta.
Al termine di questo tratto, puoi andare a sinistra o a destra.
Se vai a sinistra, ti attende una suggestiva scalinata…
… in fondo alla quale ti ritrovi in via per Carimate a Copreno.
Se vai a destra, invece, raggiungi Cascina Freguina.
A questo punto puoi tornare al trivio con i cartelli, e seguire le indicazioni per il Lago Azzurro (ma manca ancora un bel po’ di strada da percorrere!).
Ti aspetta un tratto non molto agevole.
Alla tua sinistra ci sono sempre i campi e Carimate sullo sfondo.
Dopo aver superato un tratto nella boscaglia piuttosto impegnativo (fare foto è impossibile), sbuchi in via Diaz, in località Villa Lombarda.
Non ci sono cartelli, ma ti basta semplicemente attraversare la strada per proseguire.
Parco della Brughiera Briantea: la Valle del Seveso
Dietro un crocifisso, trovi i cartelli che ti segnalano la strada: stai per addentrarti nella Valle del Seveso.
Non lasciarti illudere da questi metri facili, perché una volta che sarai entrato nel bosco avrai a che fare con salite e discese non proprio semplici.
Ecco, per esempio, un’ascesa breve ma ripida.
Il sentiero alterna tratti agevoli e altre parti più impegnative.
Gli alberi segnati ti assicurano che sei sul percorso giusto, ma non ci sono diramazioni che potrebbero disorientarti.
Finite le salite e le discese, ti ritrovi nella Valle del Seveso: molto più tranquilla, insetti a parte.
Alla tua sinistra la ferrovia tra Lentate e Carimate, costeggiata dal sentiero 2 del Parco della Brughiera Briantea.
Non hai ancora percorso il sentiero 2? Nel post qui sotto ti do tutti i consigli utili per affrontarlo.
Tutto il tratto che costeggia la ferrovia è tranquillo e in piano: a farti compagnia ci sono un bel po’ di conigli selvatici.
Il sentiero è ampio e comodo.
Finalmente alla tua sinistra intravedi il fiume Seveso.
Ancora poche decine di metri, e sbuchi su una strada asfaltata: è via della Costaiola.
Qui devi girare a sinistra: il sentiero 1 prosegue per un pezzo su strada asfaltata.
Arrivato all’incrocio, devi girare a sinistra in via Verdi. Superato il ponte sul Seveso, prendi il sottopassaggio sotto la ferrovia, oltre il quale dovrai girare a sinistra: ti ritrovi in via Giotto. Ti basta percorrere pochi passi per arrivare all’incrocio tra via Giotto e via Tintoretto: qui i cartelli ti suggeriscono di andare a destra.
Per un breve tratto, devi procedere lungo la strada che costeggia la ferrovia tra Lentate e Carimate, sullo stesso percorso del sentiero 2.
Quindi, devi girare a destra in via Puccini.
In via Puccini devi percorrere pochi passi prima di girare a sinistra in una stradina sterrata.
Sbucherai in un grande prato, con la strada che devia verso destra.
Arrivi a un incrocio privo di cartelli: devi girare a sinistra.
La strada sterrata passa tra abitazioni e orti, in località Molino Dazio.
Dopo qualche decina di metri, la natura prende il sopravvento.
Mentre passi in mezzo ai campi, goditi il meraviglioso paesaggio che ti circonda.
Giunto a un punto in cui il sentiero si biforca, tu vai dritto tenendo la destra.
Di tanto in tanto, puoi sentire il rumore dei treni che passano alla tua sinistra.
Ti addentri, così, in un bosco in cui la vegetazione si fa più fitta.
Arrivi a un altro bivio: se vai a sinistra, la strada ti conduce al depuratore di Carimate; per rimanere sul sentiero 1, invece, tu devi girare a destra.
Ti attende un tratto in cui la vegetazione è piuttosto ingombrante, mentre gli insetti ci tengono a farti sentire la loro vicinanza.
Finalmente la vegetazione si dirada.
Uscito dal bosco, sei a Cimnago: davanti a te la Chiesa di San Vincenzo.
Andando oltre la chiesa, giungi a una strada asfaltata: è via San Michele del Carso. Gira a destra e procedi.
Vai sempre dritto fino all’incrocio con via Adamello: finalmente alcuni cartelli ti aiutano a capire che sei sulla strada giusta.
Imbocca via Adamello…
… e percorrila fino in fondo: all’incrocio con via Cevedale la strada asfaltata lascia il posto al sentiero nel verde.
Parco della Brughiera Briantea: Cascina Imperatore
Superata la sbarra, ti dirigi verso il bosco.
Arrivi a un bivio senza indicazioni: tu vai dritto tenendo la sinistra.
Al bivio successivo, invece, vai dritto tenendo la destra.
Un’altra diramazione: mantieniti sul sentiero principale, quello sulla sinistra.
Affronterai alcuni scorci da sogno.
Al bivio successivo ci sono i cartelli ad aiutarti: devi andare a sinistra.
E gli alberi confermano la scelta.
Arrivi, così, a un altro ingresso nei boschi, quello di via Bizzozzero. Tu, però, non devi andare a sinistra (cioè verso la strada asfaltata), ma devi girare a destra.
Grazie a un ponticello superi la Valle della Brughiera.
Sei nella zona di Cascina Imperatore. Superati gli ultimi alberi, sbuchi in via per Figino.
A questo punto devi andare a sinistra e prestare molta attenzione: sei su una strada provinciale molto trafficata e priva di marciapiede.
Giunto all’incrocio tra via Bizzozzero e via per Figino, attraversa la strada per ritornare sul sentiero tra i boschi, oltre la sbarra.
Parco della Brughiera Briantea: il Lago Azzurro
Il primo tratto è piuttosto accogliente: sei sulla strada che ti porta al Lago Azzurro.
Mentre cammini, puoi avvertire distintamente il gracidare degli anfibi: il lago è vicino.
In corrispondenza di un cartello che segnala il confine del Parco, devi andare a sinistra.
Dopo aver faticato non poco a causa del terreno melmoso, giungi a un bivio: a destra si va al Lago Azzurro, mentre a sinistra si prosegue lungo il sentiero 1. Ovviamente concediti una deviazione verso il lago, prima di continuare verso il Boscaccio.
Anche il percorso verso il Lago Azzurro è abbastanza melmoso, ma vale la pena di sporcarsi le scarpe per assistere allo spettacolo della natura.
Il sentiero gira tutto attorno al lago, che quindi può essere circumnavigato e ammirato da angolazioni diverse.
Una volta completato il giro attorno al lago, puoi riprendere la tua strada sul sentiero 1.
Il Boscaccio e la Fornace Fusari
Al bivio che incontri subito dopo i cartelli, devi girare a destra.
A quello successivo, invece, devi andare a sinistra.
E se proprio sei stanco, nel Boscaccio puoi anche riposarti in poltrona.
Sono tante le sedute ricavate dai tronchi che trovi in questo punto.
Procedendo, arriverai a un ponticello, dopo il quale un cartello ti indica che manca poco al traguardo finale.
Poco dopo, il sentiero si biforca: tu devi andare a destra.
Ora, però iniziano i “problemi”. Da questo momento in avanti, infatti, il terreno argilloso metterà a dura prova le tue scarpe.
Insomma, l’ultimo tratto di sentiero non è dei più invitanti, ma con un po’ di pazienza riuscirai a superarlo.
Arriverai, così, a una strada asfaltata: qui devi andare a destra.
Ed eccoti all’incrocio con via Sant’Agostino a Mariano Comense: di fronte a te c’è il sentiero 7, ma tu per rimanere sul sentiero 1 devi andare a destra.
Ti rimane ancora da scoprire, infatti, l’antica Fornace Fusari.
Questa è la conclusione del tuo sentiero. In ogni caso, se percorri pochi passi oltre la fornace, sulla tua destra trovi un altro sentiero con le indicazioni per il Lago Azzurro che ti permette di tornare indietro evitando il tratto più fangoso e accorciando un po’ la strada.
Che ne dici, dopo aver completato questo sentiero, di scoprire che cosa vedere a Lentate sul Seveso? Nel post qui sotto ti parlo dei monumenti da visitare, ma anche dei locali in cui mangiare.
Se invece preferisci visitare Mariano Comense, trovi tutti i consigli di cui hai bisogno qui sotto.
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Ultima cosa! Ho scattato le foto e scritto questo resoconto a giugno del 2020. Può essere che nel frattempo qualcosa lungo il sentiero sia cambiato: se lo ritieni opportuno, segnalamelo 🙂 Più in generale, scrivimi per qualsiasi consiglio tu voglia darmi, anche se hai trovato delle informazioni non aggiornate, dei contenuti da modificare o degli errori.
Grazie Simone. Io abito a Lentate ed è stato bello vedere raccontato i luoghi che conosco…con alcune notizie che non conoscevo.
Complimenti! Continua cossi.
Grazie a te, mi fa davvero piacere!
Ciao leggo solo ora il tuo report di viaggio e cioe’ il giorno dopo averlo percorso. Sono un escursionista e sia in mtb sia a piedi amo andare a percorrere sentieri nuovi insieme alla mia compagna, e lo faccio in diverse regioni italiane. L’escursione di ieri é stata abbastanza deludente; é stato praticamente impossibile a volte riconoscere la traccia per via delle indicazioni perlopiu’ mancanti e per le zone del bosco praticamente abbandonate, in particolare nell’ultima parte dal boscaccio alle fornaci. Peccato, basterebbe poco a manutenere il tutto.