Il Parco della Brughiera Briantea può essere meta di gite in Brianza sempre diverse: nelle prossime righe scoprirai il sentiero 7, che parte da Meda e arriva a Mariano Comense. Lungo il percorso incontrerai, tra l’altro, la Zoca dei Pirutit e i laghetti della Mordina: se non hai mai sentito parlarne, ecco l’occasione per conoscerli.
Tutto quello che ti serve sapere
Parco della Brughiera Briantea: Pian delle Monache
L’accesso al sentiero 7 del Parco della Brughiera Briantea è a Meda all’incrocio tra via Asti e via Varese. Qui, tra l’altro, puoi trovare facilmente parcheggio per la tua auto. All’ingresso del sentiero troverai l’accesso chiuso da una sbarra, ma è solo per impedire il transito dei veicoli: tu passa pure di fianco.
Ti attende una salita di poche decine di metri, al termine della quale ti ritrovi nella radura di Pian delle Monache.
Oltrepassato il prato, arrivi a un bivio: prendi il sentiero di destra. Dopo pochi metri troverai sulla sinistra una panchina e una croce su un albero: è la Crus di Beul Bianch, la croce delle betulle bianche.
Parco della Brughiera Briantea: la Zoca dei Pirutit
Riprendi il tuo cammino lungo il sentiero, che in questo tratto è ricco di cartelli con indicazioni precise, per raggiungere la Zoca dei Pirutit: si tratta di un laghetto di origine artificiale creato in quella che un tempo era una cava di argilla.
Anche se è piuttosto frequentata, la Zoca vive uno stato di parziale abbandono, come puoi notare osservando in che condizioni versano il campo di bocce e l’edificio del bar che trovi alla tua sinistra. Ci sono, comunque, diverse panchine a disposizione.
Il bacino lacustre deve il proprio nome ai pirutit: con questo termine brianzolo un tempo si indicavano gli oggetti realizzati dalle fornaci dei dintorni con l’argilla che veniva estratta proprio qui.
Dopo esserti lasciato la Zoca sulla sinistra prosegui lungo il sentiero, che dopo una breve discesa si fa pianeggiante.
In breve raggiungi un cartello giallo che indica la direzione per la strada Mariano-Lentate: seguilo andando sempre dritto.
Dopo aver attraversato boschi di pini e querce e aver costeggiato un prato, sbuchi sulla strada Mariano-Lentate. Di fronte a te, di fianco a un pannello illustrativo, c’è la strada che ti porta al lago Azzurro di Lentate (te ne parlo in questo post dedicato ai laghi in Brianza meno conosciuti), ma se tu vuoi continuare a seguire il sentiero 7 devi girare a destra.
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A questo punto, purtroppo, per un breve tratto l’itinerario è su strada asfaltata: fai molta attenzione, anche perché non ci sono marciapiedi e le auto sfrecciano piuttosto velocemente.
Supera il cartello che segnala la fine di Lentate sul Seveso e quello che indica l’inizio di Mariano Comense: alla tua sinistra puoi vedere la Fornace Fusari.
Dopo pochi metri, sulla tua destra trovi un cartello che ti segnala la strada per il sentiero 7.
Non lasciarti intimorire dalla rete che sembra impedire il passaggio, poiché c’è un accesso laterale.
Ora segui il sentiero principale. A un certo punto incontrerai un cartello che ti dà le indicazioni per la Zoca dei Pirutit e per Meda: potrebbe trarti in inganno, perché tu provieni proprio da lì, ma in realtà devi seguirlo.
Da questo momento in avanti, le indicazioni per il sentiero 7 si esauriscono. Arrivato a un bivio che presenta cartelli relativi al sentiero 3, svolta a sinistra costeggiando un grande prato.
Un consiglio: se pensi di esserti perso, per andare verso la Mordina segui l’abbaiare dei cani che senti (quando ti troverai sul posto, capirai). Dopodiché non puoi più sbagliare: arriverai solo a un altro bivio, riconoscibile per un albero con un segno giallo sulla corteccia, ma in realtà entrambe le strade che puoi prendere vanno nella stessa direzione.
Parco della Brughiera Briantea: i laghetti della Mordina
Così, dopo pochi metri, finalmente intravedi la scalinata che ti porta ai laghetti della Mordina: si tratta di due bacini che furono realizzati nell’Ottocento per la raccolta di acque destinate a scopi agricoli.
Il primo laghetto è quello che vedi una volta giunto in cima alla scalinata: è il più grande e spettacolare, con un caleidoscopio di colori che varia a seconda delle stagioni.
Questo laghetto è circondato da un percorso ad anello che accoglie anche tavoli e panchine ideali per chi vuole sapere dove fare picnic in Brianza.
Raggiunta l’altra estremità del laghetto, se giri a destra puoi raggiungere in pochi passi Cascina Mordina, che però non si trova sul sentiero 7. Se vuoi scoprirla da vicino, puoi leggere il post qui sotto.
Di fronte a te, invece, c’è il percorso che ti permette di arrivare al secondo dei laghetti della Mordina, a dir la verità più coperto dalla vegetazione; anche qui ci sono tavoli e panchine.
Per rimanere sul sentiero 7, dal primo laghetto della Mordina vai verso sinistra: dopo pochi metri trovi i cartelli che ti indicano quale percorso seguire.
Procedendo, puoi vedere alla tua sinistra in lontananza Cascina Lina.
A un certo punto noterai sulla destra un ponticello: se lo attraversi puoi arrivare al secondo laghetto della Mordina (in pratica si congiunge con il percorso di cui ti ho parlato due paragrafi più sopra).
Per continuare lungo il sentiero 7, invece, tu vai dritto: in breve ti ritroverai di fronte a Cascina Cottina, in uno spiazzo con alberi di gelso che, a primavera inoltrata, ti offrono l’opportunità di fare una bella scorpacciata di more. Continuando fino in fondo a quella strada, arrivi all’incrocio tra Cascina Cottina e via Sant’Agostino.
Qui devi girare a destra e percorrere un breve tratto di strada asfaltata. Presta attenzione, perché si tratta di una strada provinciale molto trafficata e per di più priva di marciapiede. Come se non bastasse, quello che devi percorrere è un tratto compreso tra due curve, e quindi ancora più pericoloso. Fatti forza, però: prima di tutto perché devi affrontare solo pochi metri; e poi perché la parte più bella del sentiero sta per arrivare.
Dopo alcuni metri vedrai sulla tua sinistra i cartelli che indicano la prosecuzione del sentiero: attraversa con molta cautela.
Il paesaggio che si offre ai tuoi occhi ora è per certi diverso da quello che hai visto fino a questo momento: un po’ meno selvaggio e più ordinato. La natura sembra proprio accoglierti.
I cartelli ti accompagnano, non puoi sbagliare: ecco un bivio in cui devi svoltare a destra.
Il panorama è da fiaba, specialmente in una giornata con il cielo limpido.
Dopo alcune decine di metri il sentiero si biforca, e tu devi girare a sinistra, come ti suggerisce il cartello.
Parco della Brughiera Briantea: Castel Marino
Arrivi così nella zona di Castel Marino.
Se vuoi concediti una deviazione nella vegetazione alla tua sinistra, davvero piacevole. Io l’ho fatto nel tentativo di immortalare un leprotto che mi era passata davanti. Ovviamente non sono riuscito a fotografarlo.
Ritornato sul sentiero principale, all’altezza dell’abitazione dei civici 16 e 18 devi girare a destra.
Di fronte a te vedi Castel Marino, la cascina che ha dato il nome a tutto il nucleo.
Attraversa la cascina perché, una volta giunto dall’altra parte, il paesaggio continua a essere fantastico.
Se prosegui, arrivi in un bosco con uno splendido prato a sinistra, ideale per i bambini che vogliono correre e divertirsi.
Una breve salita ti porta, infine, a percorrere il sentiero parallelo a quello di Cascina Belvedere, che puoi notare da lontano alla tua sinistra.
Se vai fino in fondo, giungi proprio all’inizio di via Belvedere, all’incrocio con via Sant’Agostino. Il sentiero 7 è così concluso.
Non sai che cos’è Cascina Belvedere? Clicca qui sotto per rimediare!
Questo è tutto: il sentiero 7 del Parco della Brughiera Briantea non è per nulla faticoso, esclusa la brevissima salita iniziale, ed è fruibile in qualsiasi periodo dell’anno (anche se in estate potresti ritrovarti a combattere con zanzare e altri insetti). Per una gita in Brianza da Milano è davvero consigliato, anche se ti sposti in treno: dalla stazione di Meda all’accesso del sentiero a piedi ci vogliono appena 20 minuti.
Sei curioso di scoprire che cosa vedere a Meda, come arrivare e dove mangiare? Dai un’occhiata al post qui sotto.
Se vuoi sapere che cosa fare a Mariano Comense, dove mangiare e come arrivare, ti basta cliccare qui sotto.
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Stai cercando di capire che cos’è Viaggiare in Brianza e perché sei finito qui? Qui sotto provo a spiegartelo.
Un’ultima cosa! Ho scattato le foto del sentiero e scritto il resoconto del percorso tra febbraio e giugno 2020; se nel frattempo qualcosa fosse cambiato, segnalamelo pure: puoi scrivermi anche su Facebook o Twitter. Grazie 🙂
CONGRUTALAZIONI BELLISSIME FOTOGRAFIE
Grazie! Purtroppo a volte i giochi di luci e ombre nei boschi complicano le cose per chi come me non è un fotografo professionista.
bel percorso, ma non ci sono i km né i tempi parziali o totali di percorrenza. Il passaggio dove si dice della sensazione di essersi persi mi fa pensare ad indicazioni scarse, come è già accaduto, causando chilometri di cammino in più inutilmente.
Ciao, sul percorso le indicazioni non sono scarse. In ogni caso ho scritto questo post proprio per fornire tutte le informazioni utili ed evitare di perdersi.
Il tempo di percorrenza – sola andata – è di un’ora e mezza, prendendosela con molta, molta calma.
E i chilometri di cammino in più non sono mai inutili 🙂