Vuoi scoprire i migliori posti da vedere in Brianza in un giorno? Sappi che in un lasso di tempo così ridotto potrai conoscere solo una piccolissima parte delle bellezze del territorio. Io, comunque, ti propongo quattro possibili destinazioni da segnare in agenda che ti permetteranno di esplorare tutte le province brianzole: Monza, Lecco e Como.
Tutto quello che ti serve sapere
Posti da vedere in Brianza: il fiume Adda ad Airuno
Airuno è uno dei paesi della Brianza lecchese bagnati dal fiume Adda. Puoi costeggiare il corso d’acqua, regalandoti un percorso immerso nella natura, grazie alla pista ciclopedonale che parte dal lago di Garlate e, attraversando la Brianza, prosegue verso la provincia di Milano.
Sul percorso, proprio ad Airuno, trovi una deliziosa spiaggetta in cui puoi fermarti e concederti qualche attimo di relax ammirando il paesaggio. Lasciandoti il fiume sulla sinistra e procedendo lungo il sentiero, arriverai a Brivio, incantevole località che abbina la bellezza del lungofiume all’imponenza di un antico castello che si affaccia proprio sull’Adda.
Pace e tranquillità dominano questo angolo di paradiso, che ti permette di passeggiare o di pedalare ammirando una scenografia spettacolare: ecco perché Airuno merita di essere inserito nel novero dei posti da vedere in Brianza in un giorno.
Come arrivare al fiume Adda ad Airuno
Per sapere come arrivare al fiume Adda ad Airuno, ti basta leggere le indicazioni che trovi nel post qui sotto.
Se vuoi arrivare ad Airuno in treno, una volta uscito dalla stazione gira a destra e al tornante vai a sinistra in via Pizzagalli Magno. Allo stop svolta a sinistra in via San Giovanni; poi imbocca la prima strada sulla destra, via Vittorio Emanuele. Vai sempre dritto, proseguendo lungo via Kennedy. Dopo la rotatoria, gira a sinistra in via del Donatore. Vai sempre dritto e, dopo il cimitero, prendi la prima strada sterrata sulla sinistra: è quella che ti conduce sul fiume Adda.
Se vuoi arrivare ad Airuno in auto, puoi lasciare la macchina nel parcheggio del cimitero cittadino, in via del Donatore.
Posti da vedere in Brianza: i boschi di Cabiate nel Parco della Brughiera Briantea
Tra i tanti posti da vedere in Brianza c’è il Parco della Brughiera Briantea.
Io ti consiglio di esplorarlo partendo da Cabiate, e in particolare dal sentiero 4, che inizia proprio dietro il centro storico del paese.
Dopo aver costeggiato il parco di Villa Padulli, ti ritroverai ad attraversare suggestivi ponticelli che ti daranno l’impressione di essere sul set di un film di Indiana Jones.
Merita una sosta il Bosco di San Francesco alle Betulle, dove è presente una piccola cappella in mattoni sulla quale è raffigurato, in un bassorilievo in terracotta, San Francesco intento a dialogare con gli uccelli.
Se hai tempo di percorrere tutto il sentiero, arriverai nel territorio di Mariano Comense, dove potrai ammirare fra l’altro l’antica Cascina Mordina.
Hai bisogno di ulteriori indicazioni per scoprire il sentiero 4 del Parco della Brughiera Briantea partendo da Cabiate? Nel post qui sotto trovi tutte le informazioni che ti servono.
Come arrivare ai boschi di Cabiate nel Parco della Brughiera Briantea
Per sapere come arrivare a Cabiate, ti basta leggere le indicazioni che trovi nel post qui sotto.
Se vuoi arrivare a Cabiate in treno, una volta uscito dalla stazione attraversa la rotonda e imbocca via Vittorio Emanuele II; in fondo alla strada vai a sinistra in piazza Umberto I e poi gira subito a destra in via Nicolini. Troverai l’ingresso del sentiero di fronte a te.
Se vuoi arrivare a Cabiate in auto, puoi trovare parcheggio senza problemi in via Monte Grappa, strada parallela a via Nicolini.
Posti da vedere in Brianza: il centro storico di Seregno
Nella lista dei posti da vedere in Brianza in un giorno non può mancare il centro storico di Seregno. L’asse principale del nucleo antico della città è rappresentato da via Verdi, via Trabattoni e corso del Popolo, mentre gli assi secondari sono costituiti da via Umberto I, via Garibaldi e via Cavour.
Passeggiando puoi incrociare la Basilica di San Giuseppe, inaugurata nel 1781: fu progettata da Ermenegildo Pini, il “papà” del Pio Albergo Trivulzio.
Poco distante, ecco la Torre del Barbarossa, che si dice sia stata costruita per volere dell’imperatore Federico I Barbarossa; più probabilmente, invece, era il campanile dell’antica chiesa di San Vittore.
In piazza Martiri della Libertà sorge Palazzo Landriani Caponaghi, sede del municipio, di fronte al quale puoi osservare la fontana del Mangia Bagaj, che raffigura un biscione intento a mangiare un bambino, simbolo visconteo.
In via Garibaldi ecco il Palazzo del Vescovito, edificio settecentesco che deve il proprio nome a frate Alessio da Seregno, che fu vescovo all’inizio del Quattrocento.
E, ancora, non dimenticare:
- la statua di Umberto I in piazza Italia;
- il Santuario dei Vignoli in via Vignoli;
- il murale dedicato a Dante in piazza Risorgimento.
Per un itinerario completo del centro storico di Seregno puoi leggere il post qui sotto, che ti fornisce indicazioni, notizie e curiosità su tutto quel che merita di essere visto e conosciuto.
Come arrivare al centro storico di Seregno
Per scoprire come arrivare a Seregno, ti basta leggere le indicazioni che trovi nel post qui sotto.
Se vuoi arrivare a Seregno in treno, per raggiungere il centro storico non devi far altro che percorrere viale Mazzini, cioè la strada che ti ritrovi di fronte una volta uscito dalla stazione. Giunto al semaforo, ti ritrovi in piazza Roma, che fa già parte del centro: da qui, andando a sinistra puoi imboccare corso del Popolo.
Se vuoi arrivare a Seregno in auto, potresti avere qualche problema nel trovare parcheggio, o comunque nel trovare stalli di sosta non a pagamento. Io ti suggerisco di lasciare la macchina in via Appiani, ci sono molti spazi gratuiti e senza disco orario. Dopodiché ti puoi incamminare a piedi verso via Cristoforo Colombo, girare a sinistra ed entrare nel centro da via Garibaldi.
Posti da vedere in Brianza: la tenuta di Pomelasca a Inverigo
Una chiesetta rossa che sembra quasi finta si staglia sull’orizzonte dalla cima di una collina che ti permette di ammirare lo splendido panorama sottostante: è questa l’immagine simbolo della tenuta di Pomelasca a Inverigo, in provincia di Como.
Si tratta di una cappella gentilizia che, a dispetto di ciò che lo stile romanico lombardo potrebbe far immaginare, è stata costruita solo negli anni ’50 del Novecento su progetto di Ambrogio Annoni (architetto che si è occupato, tra l’altro, del restauro della Basilica di Galliano a Cantù). La scelta dei mattoni rossi in cotto lombardo richiama gli edifici della Lombardia rinascimentale.
Molto più antica è la campana del campanile, proveniente dall’ex monastero di San Genesio di Colle Brianza e risalente alla prima metà del XIV secolo.
Nel post qui sotto, ti racconto la storia della chiesetta e della tenuta di Pomelasca: potrai scoprire dettagli sorprendenti e un sacco di curiosità!
La tenuta fa parte della residenza nobiliare Villa Sormani, il cui complesso accoglie anche Cascina Teresa e Cascina Fulvia.
Essa comprende un grande parco di pini strobi, castagni e carpini. I viali alberati possono essere percorsi liberamente, e offrono una eccezionale varietà di sorprendenti punti panoramici. Nella bressanella davanti all’ingresso di Villa Sormani è presente anche un piccolo giardino botanico.
La facciata principale della villa si affaccia su un’esedra semicircolare arricchita da otto cipressi, da cui parte un viale alberato che conduce – appunto – alla chiesetta rossa o, dall’altro lato, a una collina che in passato ospitava un roccolo.
Come arrivare alla tenuta di Pomelasca a Inverigo
Per scoprire come arrivare a Inverigo, ti basta leggere le indicazioni che trovi nel post qui sotto.
Se vuoi arrivare a Inverigo in treno, una volta uscita dalla stazione gira a destra e prosegui lungo via IV Novembre. Arrivato al parcheggio dopo il viale dei cipressi, svolta a sinistra in via Aristide Magni e poi subito a destra in via Trento. Lasciandoti i campi sulla sinistra, continua lungo la strada (che poi diventa via Alberto da Giussano): in breve ti ritroverai proprio di fronte alla chiesetta rossa.
Se vuoi arrivare a Inverigo in auto, puoi lasciare la macchina in una delle vie circostanti (per esempio via Trieste o via Pasubio) e poi incamminarti lungo via Privata Sormani, che ti porta alla tenuta di Pomelasca.
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