Che cosa fare a Viganò? In questo paese della provincia di Lecco – terra di chef stellati, ristoranti di alta cucina e agriturismi a base di cucina vegetariana – puoi immergerti nei boschi del Parco del Curone, andando alla scoperta del Sentiero dei Roccoli. Continua a leggere per sapere come arrivare e ricevere altri consigli!
Tutto quello che ti serve sapere
La città
Paese di poco più di 2mila abitanti della Brianza lecchese, Viganò è immerso nella natura del Parco del Curone.
Si tratta del paese di origine dello chef Enrico Crippa, noto per aver ottenuto ben tre stelle Michelin grazie al ristorante Piazza Duomo di Alba (in provincia di Cuneo).
Che cosa fare a Viganò: i monumenti da vedere
Desideri sapere che cosa vedere a Viganò? In via della Vittoria 16 trovi la Chiesa di San Vincenzo, trasformata in edificio neoclassico nel 1840 da Francesco Peverelli, architetto che partecipò tra l’altro alla direzione dei lavori per l’Arco della Pace a Milano. Sviluppata su tre navate, la chiesa si contraddistingue per le colonne in pietra molera e la guglia conica in mattoni pieni.
Lasciandoti la facciata della chiesa alle spalle, percorri via della Vittoria; alla rotonda gira a destra in via Marconi e vai dritto fino a quando non vei alla tua destra, poco oltre il civico 14, il murales di Poseidone realizzato sulla facciata dell’acquedotto dall’artista Alice Occhi.
Ritornato alla rotonda, gira a destra in via della Vittoria: in pochi passi giungerai in piazza Don Gaffuri, dove sorge Palazzo Comune Vecchio. Un tempo sede del municipio, oggi ospita i locali della biblioteca.
Accanto al palazzo c’è una delle opere del progetto La Costituzione a regola d’arte: in diversi paesi della zona sono state realizzate dodici installazioni finalizzate a far conoscere i Principi Fondamentali della Costituzione italiana, cioè i primi 12 articoli. Qui a Viganò puoi vedere l’opera dedicata all’articolo 6 (“La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche”): si chiama Vele “spiegate” ed è stata realizzata da Armando Fettolini.
Ora gira a sinistra in via Risorgimento e raggiungi il civico 24. Qui sorge l’antico Palazzo Nobili, oggi sede del municipio: in passato appartenne al Generale Antonio Bertoletti, nominato nel 1809 barone dell’Impero da Napoleone.
Accanto a Palazzo Nobili, un’edicola sacra ospita un affresco intitolato Amor omnia vincit, realizzato da Corrado Pennati. Si tratta di una serie di immagini che raffigurano alcuni angoli caratteristici del paese: la chiesa, il Crocione, la Torretta, la biblioteca e il lavatoio. Inoltre, è rappresentato un serto d’alloro, a memoria del sacrificio di martiri e santi.
Davanti all’affresco, un’opera in legno creata da Armando Fettolini, intitolata Nelle tue mani: sulla croce c’è un Cristo stilizzato formato da tre chiodi. Come dire: sono i chiodi a essere crocifissi, perché Cristo non è morto invano.
Ai lati dell’edicola, infine, ecco due formelle dedicate a Sant’Apollonia e San Vincenzo (santi patroni del paese), opera di Carmen Manzoni.
Tornando indietro lungo via Risorgimento, al civico 12 troverai l’ingresso di Villa Peverelli, che attualmente ospita una casa di riposo. A realizzarla fu il suo primo proprietario, quel Francesco Peverelli di cui ti ho parlato poco fa.
Peverelli decise di costruire, nel giardino della villa, una torretta ornamentale su cui fu impressa la lettera P, iniziale del cognome della famiglia. La Torretta Peverelli è situata sul rilievo più alto del parco: oltre a rivestire una funzione di decoro e prestigio, in passato serviva ad avvistare le carrozze di chi si avvicinava alla proprietà. Per vederla, lascia l’ingresso della villa alla tua sinistra e vai dritto in via Risorgimento; quindi prendi la prima traversa sulla sinistra, via Monte Grappa, e raggiungi l’incrocio con via XXIV Maggio: la torre è alla tua sinistra.
Da qui, gira a sinistra in via XXIV Maggio e segui la strada fino a quando non incroci, sulla tua destra, via Mazzini: imboccala e, arrivato all’altezza del civico 16, avrai la possibilità di goderti il panorama offerto dal Belvedere di Viganò.
Che cosa fare a Viganò: gli itinerari naturalistici
Un’altra delle risposte alla domanda “che cosa vedere a Viganò”? proviene dai sentieri e dai boschi del Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone.
In particolare il paese è attraversato dal percorso 7, che dalla Cappelletta di Crippa a Sirtori conduce a Missaglia passando per il cosiddetto Sentiero dei Roccoli. Come puoi dedurre dal nome, un tempo questo era un itinerario utilizzato dai cacciatori, e ai suoi lati puoi notare ancora adesso capanni di caccia e roccoli. In cima alla collina più alta di Viganò, denominata Crocione, trovi una croce in ferro, realizzata nei primi anni ’50 del secolo scorso.
Puoi accedere al sentiero da via delle Molere (oltre che da via delle Valli a Missaglia). Il percorso è ad anello e si sviluppa per poco più di 4 chilometri.
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Dove mangiare a Viganò
Il più noto ristorante di Viganò è di sicuro Pierino Penati, in via XXIV Maggio 26: è aperto a pranzo dal martedì alla domenica e a cena dal martedì al sabato. Tra i piatti forti del menù, potrebbero incuriosirti i ravioli al gorgonzola piccante con crema alla zucca, il petto di piccione con patate fondenti e sedano rapa e le capesante arrosto su crema di topinambur.
Se cerchi un posto dove fare il brunch in Brianza, al civico 13 di via XXIV Maggio puoi scegliere le specialità di One Off: ti segnalo i nervetti, il salmone marinato al sale e il baccalà su cipolla stufata.
In via della Vittoria trovi una delle migliori pizzerie di Viganò: si chiama Karkadè e fa anche da bar e trattoria. Sempre aperto tranne il mercoledì sera, è uno dei locali dove mangiare le lumache in Brianza.
Infine, quando vuoi assaggiare la cucina vegetariana in Brianza, recati da Teresa delle Fragole, in via Piave 16: è uno dei pochi agriturismi in Brianza a offrire un menù interamente veg, senza salumi o carni, ma nonostante questo rimarrai pienamente soddisfatto dalla qualità delle pietanze.
A proposito: se hai voglia di conoscere altri agriturismi in provincia di Lecco, ti consiglio di leggere il post qui sotto.
Come arrivare a Viganò
Come arrivare a Viganò in auto? Provenendo da Milano devi percorrere la Tangenziale Est (A51) fino a Usmate Velate Nord / Carnate; alla prima rotonda dopo lo svincolo prendi la seconda uscita, e a quella successiva gira a sinistra. Seguendo la strada, incontrerai un’altra rotonda, dove devi svoltare a destra. A questo punto vai sempre dritto fino a Missaglia: qui, dopo il campo sportivo, gira a destra in via Merlini, poi vai a sinistra in via Giovanni XXIII e segui le indicazioni.
Provenendo da Lecco, prendi la SS 36 ed esci a Oggiono / Galbiate / Valmadrera: alla prima rotonda gira a destra per continuare lungo la SP 51 che costeggia il lago. Vai sempre dritto fino a Barzanò, poi segui le indicazioni.
A Viganò non ci sono stazioni ferroviarie. Per arrivare a Viganò in treno puoi fare riferimento alle stazioni di Besana in Brianza, di Renate o di Cassago Brianza, servite dalla linea suburbana S7 di Milano e collegate, tra l’altro, con Valmadrera, Civate, Galbiate, Oggiono, Molteno, Costa Masnaga, Carate Brianza, Triuggio, Macherio, Biassono, Arcore, Villasanta e Monza.
Per arrivare a Viganò in autobus puoi sfruttare la linea D46, che passa da Merate, Calco, Olgiate Molgora, Santa Maria Hoè, La Valletta Brianza, Sirtori e Barzanò. I bus D60, invece, collegano il paese con Oggiono, Barzanò, Sirtori, Missaglia, Monticello Brianza e Casatenovo. Puoi raggiungere Viganò anche con la linea D80 se parti da Barzanò o Sirtori. Infine, i pullman C47 uniscono Viganò con Barzanò, Sirtori, Monticello Brianza, Casatenovo, Missaglia, Montevecchia, Cernusco Lombardone e Merate.
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