Che cosa fare a Sirtori? Tra le suggestive colline della Brianza lecchese puoi scegliere se andare alla scoperta del Castello di Crippa o se immergerti nei boschi del Parco del Curone. Devi sapere, poi, che qui si trova uno degli alberi più alti d’Italia, nel giardino di Villa Besana. E le sorprese non sono ancora finite!
Tutto quello che ti serve sapere
La città
Paese di meno di 3mila abitanti della Brianza lecchese, Sirtori fa parte del distretto del Casatese. Il suo territorio ospita le sorgenti del torrente Lavandaia, che poi si immette nel Molgoretta.
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Che cosa fare a Sirtori: i monumenti da vedere
Se ti stai domandando che cosa vedere a Sirtori, potresti iniziare il tuo tour del paese da via Ceregallo 21: osserverai, così, il nucleo rurale di Ceregallo, su una terrazza panoramica che regala una visuale spettacolare. Cascina Ceregallo include abitazioni ottocentesche realizzate davanti a una corte di impianto seicentesco.
Nei prati antistanti la cascina è presente un fontanile, denominato La Peschera: fino agli inizi del secolo scorso era una preziosa fonte di acqua per il filatoio che sorgeva nelle vicinanze.
Oggi il fontanile alimenta un lavatoio dove, fino a qualche anno fa, gli abitanti della cascina andavano a lavare i panni.
Accanto alla cascina, invece, ecco la Chiesa di Sant’Andrea, con la tipica architettura a capanna caratteristica degli oratori di campagna. La chiesa è normalmente chiusa, ma viene aperta tutti gli anni il 30 novembre, giorno in cui si festeggia Sant’Andrea apostolo, per celebrare la Messa.
Sulla porta di ingresso, l’architrave riporta l’anno di costruzione, 1626.
Entrando nella corte della cascina, oltrepassa un arco in mattoni: una breve scalinata ti conduce nella corte antica.
Da qui imboccherai di fronte a te un sentiero nel verde che ti conduce al cosiddetto Balcone di Re Umberto. Noto anche come La Belevista o Torre del Belvedere, è costituito dai resti di una torre di guardia romana su cui, durante la Prima Guerra Mondiale, era collocato un cannone: insomma, un avamposto militare durato millenni, di cui oggi rimane la base. Si racconta che il re d’Italia Umberto I, di passaggio a Ceregallo, sia salito sulla torre per ammirare il paesaggio rimanendone colpito: da qui il soprannome.
Da qui gira vai a sinistra: attraverso il sentiero che costeggia l’altopiano potrai raggiungere la Cappelletta di Sant’Andrea. La cappella fu costruita nel 1955 sui resti di una cappella settecentesca realizzata in memoria dei morti della peste del 1630.
La seduta di destra accanto al corpo centrale dell’edicola è formata da una lastra in pietra proveniente da una tomba di epoca romana risalente a circa 2mila anni fa, con un’iscrizione in latino (EETDIBUSDEABUSQMESSPDDPECVIDOC) sulla cui interpretazione ci si interroga ancora oggi.
Ora puoi tornare su strada asfaltata, all’ingresso della cascina. Lasciandoti il nucleo di Ceregallo sulla destra, incamminati lungo via Ceregallo e prosegui in via della Chiesa: arrivi, così, in piazza Brioschi, dove trovi la Chiesa dei Santi Nabore e Felice. La chiesa fu costruita nella seconda metà dell’Ottocento su progetto di Luigi Tarantola, l’architetto di corte del re Umberto I di Savoia (intervenuto anche nel restauro della Villa Reale a Monza).
A sinistra della chiesa puoi imboccare via Gaetano Besana (ti aspetta una salita piuttosto ripida) per giungere in località Travecchia: poco prima del civico 62, scoprirai la Cappella della Madonna di Caravaggio.
Un tempo soprannominata capeleta de Je, risale probabilmente alla fine dell’Ottocento e accoglie al proprio interno un affresco che raffigura la celebre scena di Giuditta e Oloferne. Giuditta, però, non era santa: ecco il perché dell’intitolazione alla Madonna di Caravaggio, rappresentata da una piccola statua posta davanti al dipinto.
Adesso puoi ritornare davanti alla chiesa. Proseguendo la tua passeggiata in via della Chiesa, imboccherai via Teresa Prevosti: giunto all’intersezione con via Arnigò, troverai una Grotta della Madonna di Lourdes realizzata negli anni Cinquanta del secolo scorso.
Ora prendi via Arnigò e gira nella seconda strada sulla destra, via di Crippa. Subito dopo l’incrocio con via del Peschierone, vedrai sulla tua destra il Castello di Crippa, edificio organizzato attorno a una corte chiusa dalle costruzioni un tempo adibite a fienili o abitazioni. Come molti altri castelli in Brianza, anche questo si trova in una posizione sopraelevata, che regala una vista speciale.
Ritornato all’inizio di via Arnigò, gira a sinistra in via Prevosti: giunto a una curva verso destra, vedrai che sulla tua sinistra inizia via Giovanni Besana. Imboccala e, dopo pochi metri, sulla tua sinistra noterai la Chiesina dell’Assunta.
Di fronte, al civico 2, ecco l’ingresso di Villa Besana: si racconta sia stata costruita sui resti dell’antico castello dei signori feudatari del paese, risalente al Cinquecento.
Il parco della villa, un giardino all’inglese che si sviluppa su 8 ettari, include quello che è ritenuto il liriodendro più alto d’Europa (sfiora i 50 metri): un albero dei tulipani con quasi due secoli di vita che è anche nella top ten degli alberi più alti d’Italia.
Sono presenti anche un laghetto con darsena e cascatella, un viale di palme, un’edicola dedicata a Sant’Elena, un tunnel di carpini e un labirinto.
Il giardino non è aperto al pubblico, ma vengono organizzati dei tour guidati: se vuoi sapere come visitare Villa Besana a Sirtori ti basta leggere il post qui sotto, dove troverai molte altre informazioni (e un bel po’ di foto) su questa magnifica location.
Che cosa fare a Sirtori: gli itinerari naturalistici
Il territorio di Sirtori fa parte del Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone.
In particolare, il sentiero 1 parte da Ceregallo e arriva a Lomagna. Puoi lasciare la macchina nel parcheggio del centro sportivo (via Ceregallo 2) e iniziare il percorso lungo la strada agricola davanti al nucleo rurale della frazione, poco oltre il civico 25 di via Ceregallo. Nel periodo autunnale, potrai fare incetta di castagne.
Anche il sentiero 6 inizia a Sirtori e si conclude a Lomagna: puoi accedere al percorso da via Giovanni Besana. Da qui nel giro di una trentina di minuti arriverai alla Cappelletta di Crippa (dedicata alla Madonna Immacolata), e poi potrai proseguire lungo la Valle Santa Croce. La Cappelletta di Crippa ogni anno ospita nel mese di maggio una suggestiva messa serale dedicata alla Vergine. Si narra che in passato i boschi intorno alla cappelletta fossero assediati dai predoni in attesa di viaggiatori da derubare. Volendo puoi raggiungerla anche da via del Peschierone, imboccando il sentiero poco dopo il civico 12.
Il sentiero 7, che collega Cernusco Lombardone a Missaglia, attraversa Sirtori proprio in corrispondenza della Cappelletta di Crippa. Puoi accedere al percorso da via Belvedere, prendendo la strada di fronte al civico 43 o, come detto prima, da via del Peschierone.
Il sentiero 10 parte da Ceregallo e raggiunge Montevecchia alta, passando per Lissolo. Puoi imboccare il percorso da via Ceregallo, di fronte al civico 5.
Per conoscere meglio questi e gli altri percorsi del Parco del Curone, puoi anche dare un’occhiata al post qui sotto, che ti offre tutte le indicazioni utili per accedere ai sentieri.
Che cosa vedere a Sirtori in mezzo alla natura, ancora? A Bevera, tra via delle Industrie e via Resempiano, puoi imboccare il sentiero della Madonna dei Poveri, che collega Sirtori con San Feriolo di Barzanò. L’accesso al sentiero è accanto ai parcheggi della zona industriale.
Dopo alcune decine di metri e una breve discesa, sulla tua sinistra ti imbatterai nella Cappella della Madonna dei Poveri. Venendo in questa zona in estate, sarai sorpreso dalla temperatura fresca del posto, non a caso soprannominato Freddore in passato.
Inoltre, da via Pineta puoi accedere alla pineta della collina del paese, nata agli inizi del secolo scorso su iniziativa del conte Gaetano Besana, che decise di far piantare numerosi pini silvestri. Il percorso che porta alla pineta si sviluppa tra terrazzamenti e campi, e mostra tra l’altro un pozzo coperto da un masso di grandi dimensioni e un canneto.
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Dove mangiare a Sirtori
Nel novero dei posti dove mangiare a Sirtori ti segnalo Nuvole Barocche, aperto fino alle 15 dal lunedì al giovedì e fino a sera negli altri giorni; si trova in piazza Brioschi 17.
Un’altra location dove mangiare a Sirtori è La Rosa dei Venti, aperto dal martedì alla domenica fino alle 2 di notte: è il posto ideale dove fare aperitivo in Brianza, ma anche per provare panini, taglieri di salumi, insalatone e piadine. Il locale si trova in via Ceregallo 2, presso il centro sportivo.
Infine, se cerchi una gelateria in Brianza puoi provare, in via Teresa Prevosti 49, GE Latteria, dove puoi scegliere tra ghiaccioli, gelati, semifreddi e crepes.
Come arrivare a Sirtori
Come arrivare a Sirtori in auto? Provenendo da Milano, ti basta percorrere la SS 36 e uscire a Nibionno, per poi imboccare la SP 342. Andando sempre dritto, arriverai a destinazione.
Provenendo da Como, non devi far altro che seguire la SP 342 in direzione Bergamo: Sirtori è il paese dopo Barzago.
A Sirtori non ci sono stazioni ferroviarie. Per arrivare a Sirtori in treno puoi fare riferimento alla stazione di Cassago Brianza, servita dalla linea suburbana S7 di Milano e collegata, tra l’altro, con Monza, Villasanta, Arcore, Biassono, Macherio, Triuggio, Carate Brianza, Besana in Brianza, Renate, Costa Masnaga, Molteno, Oggiono, Galbiate e Civate.
Per arrivare a Sirtori in autobus puoi sfruttare la linea C46, che passa da Como, Lipomo, Tavernerio, Montorfano, Alzate Brianza, Anzano del Parco, Lurago d’Erba, Lambrugo, Nibionno, Cassago Brianza, Bulciago, Barzago, Cremella, Viganò, Barzanò, La Valletta Brianza, Santa Maria Hoè, Olgiate Molgora, Calco, Merate, Imbersago, Brivio e Bergamo. La linea C47 ti permette di arrivare a Sirtori partendo da Merate, Osnago, Cernusco Lombardone, Montevecchia, Missaglia, Casatenovo, Monticello Brianza, Viganò, Barzanò, Cremella, Cassago Brianza, Bulciago, Nibionno, Lambrugo, Lurago d’Erba, Anzano del Parco, Alzate Brianza, Montorfano, Tavernerio, Lipomo e Como. I pullman D60, invece, collegano il paese con Oggiono, Dolzago, Sirone, Garbagnate Monastero, Barzago, Barzanò, Viganò, Monticello Brianza, Missaglia e Casatenovo. Puoi raggiungere Sirtori anche con gli autobus D80, se parti da Oggiono, Dolzago, Sirone, Garbagnate Monastero, Barzanò, Monticello Brianza, Missaglia, Casatenovo, Lesmo, Arcore, Villasanta o Monza.
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