Il ponte di Paderno è uno dei gioielli della Brianza: un meraviglioso esempio di archeologia industriale costruito alla fine del XIX secolo. Una passeggiata lungo l’Adda è l’occasione ideale per scoprire e ammirare il ponte da vicino: in questo post ti svelo la sua storia e ti spiego come raggiungerlo in auto o in treno.
Tutto quello che ti serve sapere
Ponte di Paderno: la carta di identità
Lo chiamano ponte San Michele, ponte Röthlisberger, ponte di Paderno o ponte di Calusco. Nomi diversi per indicare la stessa meraviglia, un capolavoro di archeologia industriale del nostro Paese che collega la Brianza lecchese con la cosiddetta isola bergamasca.
Il ponte, infatti, unisce i paesi di Paderno d’Adda e Calusco d’Adda, superando una gola del fiume Adda.
Percorso sia dal traffico automobilistico che da quello ferroviario, il ponte di Paderno è una struttura ad arco in ferro su cui gli autoveicoli possono procedere a non più di 20 chilometri orari, mentre i treni riducono la propria velocità a soli 15 chilometri orari.
La storia del ponte di Paderno
Fu nella seconda metà del XIX secolo che si presentò l’urgenza di costruire questo ponte, in modo da garantire un raccordo ferroviario fra Carnate e Ponte San Pietro e assicurare un collegamento tra Milano e le aree industriali della Bergamasca.
In un primo momento il progetto fu attribuito alla Società per le Strade Ferrate Meridionali; in seguito, però, intervenne la Società Nazionale Officine di Savigliano, che inoltrò la richiesta di poter presentare un proprio progetto.
Questa compagnia all’inizio degli anni ’80 dell’Ottocento aveva già progettato e realizzato un ponte ferroviario a Casalmaggiore, sul fiume Po, lungo più di 1 chilometro e dal peso di 2 milioni di chili; si era occupata, inoltre, della costruzione del celeberrimo treno Orient Expess.
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I partecipanti alla gara furono quattro, e alla fine l’incarico venne attribuito proprio alla società piemontese: i lavori di sarebbero dovuti concludere entro 18 mesi per un costo complessivo di poco inferiore ai 2 milioni di lire. Il progettista era l’ingegnere svizzero Jules Röthlisberger, che pochi anni prima aveva realizzato a Berna il ponte di Kirchenfeld sul fiume Aar.
Röthlisberger, che dal 1885 era ingegnere capo della Società Nazionale Officine di Savigliano, ideò un ponte lungo 266 metri, situato a un’altezza di 85 metri sul fiume Adda. All’epoca, si trattava del ponte ad arco più grande del mondo.
Per realizzarlo, fu prima costruito un ponte di servizio in legno, che a sua volta richiese 11 mesi di lavoro.
La pietra e il granito necessari per le fondamenta giunsero direttamente dal fiume, trasportati su chiatte. Invece, i 110mila chili di ghisa e gli oltre 2 milioni di chili di ferro arrivarono a Paderno tramite ferrovia, dopo essere stati importati dalla Germania e lavorati a Savigliano.
Il primo collaudo della struttura fu effettuato a maggio del 1889, con un treno transitato dapprima a 25 chilometri orari, poi con passaggi a 35 e 45 chilometri orari.
Il ponte fu benedetto il 26 maggio del 1889 in presenza di Luigi Nazari di Calabiana, arcivescovo di Milano (originario – guarda caso – proprio di Savigliano), e inaugurato il 30 giugno seguente: all’evento prese parte anche Röthlisberger.
Come è fatto il ponte
Il ponte di Paderno si sviluppa su due livelli: quello superiore è carrabile, mentre quello inferiore è destinato al traffico ferroviario.
La struttura è sostenuta da 7 piloni in ferro, con due archi parabolici simmetrici che formano la campata.
La travata principale pesa 950mila chili, mentre il doppio arco supera la soglia di 1 milione e 320mila chili.
La soluzione di optare per un ponte a campata singola fu motivata da un lato dalla necessità di non ostacolare la navigazione sul fiume, e dall’altro lato dalle caratteristiche della gola, alquanto profonda e stretta.
Ponte di Paderno: come arrivare
Il ponte di Paderno si trova sul fiume Adda e congiunge via Edison a Paderno d’Adda con via Vittorio Emanuele II a Calusco d’Adda. Se vuoi vederlo dal basso ti basta imboccare via Alzaia Naviglio a Paderno così da raggiungere l’alzaia accanto al fiume.
Se hai in mente di arrivare a Paderno d’Adda in auto e desideri ammirare il ponte da vicino, puoi lasciare la macchina nei parcheggi di via Airoldi.
Preferisci arrivare a Paderno d’Adda in treno? Dalla stazione di Paderno-Robbiate, vai a destra e imbocca viale Roma, percorrendolo fino alla Chiesa di Santa Marta. Qui gira a sinistra in via Manzoni e prosegui fino a quando non incroci sulla tua destra via Airoldi: imbocca questa strada e raggiungi l’incrocio con via Edison. A questo punto il ponte è alla tua destra, ma – come ti dicevo – per osservarlo dal basso devi prendere via Alzaia Naviglio, di fronte a te.
Infine, nel caso in cui tu abbia intenzione di arrivare a Paderno d’Adda in autobus, puoi fare riferimento alle linee D70 o Z313 e scendere alla fermata Paderno F.S., proprio davanti alla stazione. Da qui non devi far altro che seguire le indicazioni che ti ho fornito nel paragrafo precedente.
Che cosa vedere a Paderno d’Adda
Dopo che ti sarai lasciato ammaliare dal fascino del ponte San Michele, non perdere l’occasione di scoprire tutte le altre bellezze di Paderno d’Adda. Vuoi sapere dove andare per una passeggiata? Leggi il post qui sotto, che ti racconta che cosa vedere a Paderno d’Adda e dove puoi fermarti a mangiare nei dintorni.
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