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La basilica di Missaglia

Missaglia, la Chiesa di San Vittore

A Missaglia, la Chiesa di San Vittore rappresenta uno dei monumenti più importanti da ammirare, sia per la sua imponente architettura sia per le preziose opere d’arte custodite al suo interno. Te ne parlo in questo post, che ti racconta anche la storia della chiesa e quella di una miracolosa apparizione avvenuta nel XVIII secolo.

Missaglia, Chiesa di San Vittore: la storia

La Chiesa di San Vittore di Missaglia fu realizzata intorno alla metà del XIX secolo per volere del prevosto Francesco Garavaglia su progetto dell’architetto milanese Giacomo Moraglia.

Secondo Giovanni Maria Dozio (Missaglia e sua pieve), comunque, una chiesa intitolata a San Vittore esisteva a Missaglia già all’inizio del V secolo: “Le pievi più vaste son anche le più antiche, e in questa [cioè quella di Missaglia], assai ampia, erano al quarto ed al quinto secolo ville e canonicati signorili dei romani e degli insubri, così è verosimile che già fosse diffusa abbastanza nei pagensi [gli abitanti dei pagi, villaggi rurali] qualche notizia di cristianesimo, e che appena promulgato ne pagi dell’agro milanese il Vangelo, verso il 390, fosse qui abbracciata e fondata la chiesa ad onore di San Vittore”.

Missaglia, la chiesa parrocchiale
La Chiesa di San Vittore di Missaglia

La prima pietra della chiesa attuale fu posata il 1° maggio del 1844, e pochi giorni dopo – il 6 maggio – fu indetta la gara d’appalto dei lavori, che furono assegnati all’impresa Abbiati.

Dopo un anno, due terzi della chiesa erano già stati completati, ma c’era un problema: i costi erano andati ben oltre quelli preventivati.

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Si rese necessario, così, l’aiuto della popolazione locale, che non solo prestò gratuitamente la propria manodopera, ma contribuì anche al finanziamento dei lavori: alla fine, la spesa fu di 100mila lire austriache, a fronte di un preventivo di poco più di 70mila lire.

La chiesa fu costruita, tra l’altro, con materiale di recupero. Molti dei sassi utilizzati, infatti, arrivavano dal castello dei Pirovano, distrutto da tempo: sassi che erano ancora sparsi lungo il pendio del colle su cui un tempo sorgeva la fortezza.

Già, ma di quale fortezza si trattava? Era il castello che era stato eretto dalla ricca famiglia dei Pirovano intorno all’anno Mille nel punto più elevato del paese (anche oggi noto, appunto, come Castelpirovano): un colle dove con tutta probabilità già i Romani avevano realizzato un presidio militare per proteggere la pianura dai barbari provenienti da nord (e in seguito anche i Longobardi vi avrebbero edificato una torre). Il castello, poi, era stato abbattuto tra il 1222 e il 1262 perché, come ricordava Alberto Cappellini nel libro Missaglia. Memorie storiche, era “divenuto asilo di nobili contro le aspirazioni di libertà del popolo”.

Il 1° novembre del 1846, la Chiesa di San Vittore di Missaglia poté essere benedetta e aperta al culto.

La basilica di Missaglia
La Chiesa di San Vittore oggi

Il pronao, con colonne in granito di Baveno, fu realizzato tra il 1881 e il 1882.

La berretta di Ildefonso Schuster
La berretta di Ildefonso Schuster conservata nella chiesa di Missaglia

Nel 1906, mentre veniva collocato il nuovo battistero, venne scoperto un affresco rimasto dalla chiesa vecchia, raffigurante la Madonna del Rosario.

Lo Sposalizio della Vergine di Stefano Danedi
Lo Sposalizio della Vergine, uno dei dipinti ospitati oggi dalla chiesa di Missaglia

Nel 1915 furono eseguiti gli affreschi dell’altare maggiore, e negli anni successivi Luigi Morgari si occupò delle altre decorazioni dell’interno della chiesa.

La chiesa oggi

Oggi, sopra l’altare maggiore è presente una statua in legno della Madonna Assunta, che risale al 1646 e si racconta sia stata protagonista di un avvenimento prodigioso avvenuto il 6 giugno del 1700: quel giorno, infatti, il simulacro della Vergine si sarebbe spostato in maniera miracolosa, destando la devozione della popolazione locale.

La chiesa ospita anche un quadro che raffigura San Vittore, attribuito a Giulio Cesare Procaccini.

Il San Vittore di Giulio Cesare Procaccini
Il dipinto di San Vittore attribuito a Giulio Cesare Procaccini

Merita di essere ammirato, poi, il ciclo mariano attribuito al milanese Rizzardo de’ Tavolini (allievo di Camillo Procaccini) e al trevigliese Stefano Danedi detto il Montalto (autore anche di affreschi nel presbiterio del Duomo di Monza): la Natività, l’Incoronazione della Vergine e l’Assunzione della Vergine, di inizio XVII secolo, sono del Montalto; lo Sposalizio della Vergine, dello stesso periodo, è di Rizzardo de’ Tavolini.

L'Assunzione della Vergine di Stefano Danedi
L’Assunzione della Vergine di Stefano Danedi

Infine, il campanile – che sulla facciata accoglie una statua che rappresenta San Vittore – è di origine medievale, ereditato dalla chiesa precedente e costruito a partire dal 1578.

Missaglia, Chiesa di San Vittore: come arrivare

A Missaglia la Chiesa di San Vittore si trova in piazza della Libertà.

L'Incoronazione della Vergine nella chiesa di Missaglia
L’Incoronazione della Vergine del Montalto

Se desideri visitarla e hai in mente di arrivare a Missaglia in auto, puoi trovare parcheggio in via Giovanni XXIII.

Nel caso in cui tu scelga di arrivare a Missaglia in autobus, ti conviene utilizzare la linea C47 e scendere alla fermata di piazza Libertà.

Infine, decidendo di arrivare a Missaglia in treno, dovrai fare riferimento alla stazione di Besana in Brianza, che però si trova circa a 5 chilometri di distanza. Uscito dalla stazione, imbocca via Dante di fronte a te e continua fino alla seconda rotonda che incontri: qui svolta a sinistra in viale Kennedy. Adesso vai sempre dritto, attraversa il paese di Monticello Brianza e, dopo essere giunto a Missaglia, alla prima rotonda (a forma di fagiolo) che trovi gira a sinistra in via Merlini. Ora vai dritto: la chiesa è proprio di fronte a te.

Che cosa vedere a Missaglia

Dopo aver visitato a Missaglia la Chiesa di San Vittore, puoi scoprire anche il resto del paese: nel post qui sotto trovi tutte le indicazioni utili per raggiungere monumenti, murales e sentieri immersi nella natura del Parco del Curone. In più, l’articolo ti consiglia alcuni dei migliori posti dove mangiare a Missaglia.

Che cosa fare a Missaglia: guida per turisti





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