Che cosa fare a Nibionno? Attraversato da ben tre ciclovie del Parco Regionale della Valle del Lambro, questo paese della Brianza lecchese è una meta consigliata per tutti gli appassionati di cicloturismo. Nelle prossime righe scoprirai quali sono i siti di maggiore interesse: tra questi (piccolo spoiler) c’è la torre di Tabiago, dalla storia antichissima.
Tutto quello che ti serve sapere
La città
Paese di poco meno di 4mila abitanti della Brianza lecchese, Nibionno si trova a 33 chilometri da Milano ed è costituito da tre frazioni: il capoluogo, Cibrone e Tabiago.
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Nibionno è bagnato dal torrente Bevera e dal fiume Lambro: fa parte, infatti, del Parco regionale della Valle del Lambro.
Che cosa fare a Nibionno: i monumenti da vedere
Se vuoi sapere che cosa vedere a Nibionno, ti consiglio di iniziare la tua passeggiata in paese dal civico 18 di via Molino Nuovo. Qui trovi i due edifici del Mulino Nuovo, costruiti tra il Seicento e l’Ottocento: quello situato sulla sponda sinistra del canale di derivazione integra nelle murature esterne alcune delle macine in pietra di un tempo.
Da qui, percorri via Molino Nuovo in modo da lasciarti il campo sportivo sulla sinistra e allo stop gira a sinistra in via Gaggio; alla rotonda vai dritto per imboccare via California, e alla rotatoria successiva gira a destra lungo la strada in salita. Dopo aver scavalcato la superstrada, alla rotonda vai dritto in via Conciliazione, per poi prendere la prima traversa sulla sinistra, via De Gasperi: così alla tua destra troverai la Chiesa dei Santi Gervaso e Protaso.
La facciata, in mattoni, è impreziosita dalle statue in legno ai lati del portale di ingresso che raffigurano i due santi, realizzate dallo scultore gardenese Vittorio Moroder.
Ora puoi ritornare dall’altra parte della superstrada: alla rotonda dopo la discesa, gira a destra in via Vittorio Veneto. Raggiungerai così (percorrendo i tornanti o salendo la scalinata) la Chiesa di San Simone e San Giuda, un tempo intitolata a San Fedele, in via don Olimpio Moneta. La facciata presenta un bassorilievo della Vergine con Bambino e, sopra i portali laterali, le statue dei due santi a cui l’edificio è intitolato. L’interno è a tre navate, con la Cappella del Crocifisso sulla destra, la Cappella della Madonna sulla sinistra e la Cappella del Battistero a lato della bussola.
Vuoi conoscere meglio la chiesa di Tabiago e le sue decorazioni? Puoi scoprire tutto leggendo il post qui sotto.
Scendendo da via don Moneta, prosegui lungo via Vittorio Veneto fino a incrociare sulla tua sinistra piazza Caduti, dove merita la tua attenzione il Monumento ai Caduti, opera di Alberto Ceppi.
Ripreso il tuo cammino in via Vittorio Veneto, dopo il civico 5 potrai ammirare sulla tua destra una Madonna con Cristo Morto dipinta da Silvano Rizzi.
Continua la tua passeggiata per poche decine di metri fino all’incrocio con via Italia Libera, dove noterai sulla destra un cartello che ti permette di raggiungere la Torre di Tabiago: si tratta di ciò che rimane di un castello costruito nel Duecento, una costruzione massiccia a pianta quadrilatera che oggi è di proprietà privata.
Ora riprendi il tuo percorso lungo via Italia Libera e vai sempre dritto, anche dopo il cartello di Cibrone: giungerai così all’incrocio tra via Angelo Conti e via Dottore Carpani, dove sorge la Chiesetta di San Carlo Borromeo. Eretta tra il 1615 e il 1623, accoglie al proprio interno una statua di San Carlo Borromeo, una di San Giuseppe con Bambino e una della Madonna Ausiliatrice. Il fonte battesimale riporta, invece, una rappresentazione ad affresco del Battesimo di Gesù.
Ti basta percorrere qualche metro per arrivare all’incrocio con via XXV Aprile e ammirare un’edicola con un dipinto della Madonna con Bambino tra San Rocco e San Carlo Borromeo.
Ancora pochi passi ed ecco, alla tua sinistra, piazza Chiesa: qui sorge la Chiesa di San Carlo Borromeo, progettata da monsignor Enrico Villa, architetto originario di Concorezzo e “padre” di numerosi edifici sacri milanesi. Caratterizzata da una parte centrale molto più alta rispetto a quelle laterali, la chiesa è ad aula unica con volta a botte: la sua costruzione iniziò nel 1960 ma fu interrotta per mancanza di fondi tre anni più tardi, per poi ricominciare nel 1978.
Che cosa fare a Nibionno: gli itinerari naturalistici
Il territorio di Nibionno è attraversato da tre ciclovie appartenenti alle Vie del Parco della Valle del Lambro: la ciclovia 1, la ciclovia 5 e la ciclovia 7.
La ciclovia 1 collega Monza a Erba e passa per la parte occidentale di Nibionno: puoi accedervi da via località Gaggio o dall’incrocio tra la SP 342 e via California.
Lungo questo percorso puoi incontrare ciò che rimane dei mulini attivi in passato in paese: è il caso, per esempio, della ruota in ferro del Mulino Ceresa, situata sulla sponda sinistra del canale di derivazione del Lambro. La ruota si trova in località Ceresa. Puoi anche raggiungerla arrivando dal centro abitato di Cibrone: imbocca via Dottore Carpani e, superato il cimitero, prosegui lungo la strada sterrata, per poi girare a sinistra quando trovi i cartelli delle Vie del Parco.
La ciclovia 5 è la dorsale dal Lambro al lago di Pusiano e passa per Cibrone: puoi accedervi da via Dottore Carpani.
La ciclovia 7 è la via delle acque tra Briosco, i Cariggi e Cassago Brianza e passa per la parte meridionale di Nibionno: puoi accedervi da via Dante Alighieri.
Dove mangiare a Nibionno
La Trattoria Maurizi è un ristorante lounge bar dove mangiare a Nibionno, ma anche godersi un happy hour (dal giovedì al sabato). Il locale si trova in via Volta 23 ed è aperto a pranzo dal martedì alla domenica e a cena dal giovedì al sabato.
Se cerchi un posto dove mangiare hamburger in Brianza, The Hop (in via Santi Simone e Giuda 1) è la location che fa per te: è aperta tutte le sere dal martedì alla domenica. Pizze, hamburger e arrosticini sono solo alcune delle specialità che puoi gustare qui.
A proposito di hamburger, l’Ines Stube GastroPub è un’altra location dove mangiare a Nibionno: si trova in via Cadorna 6 ed è aperto tutte le sere. Tra le proposte del menù, ti segnalo i bretzel, i nachos, l’hummus, la tzatziki e le chicken wings.
Nel novero delle pizzerie di Nibionno non va dimenticata Domo Mia, in via Liberazione 7: è aperta a cena dal martedì alla domenica e a pranzo la domenica. Oltre alle pizze, ti suggerisco di provare l’antipasto della tradizione sarda (con lardo al mirto e pane guttiau), i culurgiones all’ogliastrina e il maialetto sardo con patate al forno.
Come arrivare a Nibionno
Come arrivare a Nibionno in auto? Provenendo da Milano devi percorrere la SS 36 e prendere l’uscita SP 342 Como-Bergamo.
Provenendo da Lecco, ti basta seguire la SS 36 e uscire allo svincolo di Cibrone o a quello immediatamente successivo, a seconda della tua destinazione.
A Nibionno non ci sono stazioni ferroviarie. Per arrivare a Nibionno in treno puoi fare riferimento alla stazione di Cassago Brianza, servita dalla linea suburbana S7 di Milano e collegata, tra l’altro, con Monza, Villasanta, Arcore, Biassono, Macherio, Triuggio, Carate Brianza, Besana in Brianza, Renate, Costa Masnaga, Molteno, Oggiono, Galbiate, Civate e Valmadrera.
Per arrivare a Nibionno in autobus puoi sfruttare la linea D46, che passa da Lipomo, Tavernerio, Montorfano, Alzate Brianza, Anzano del Parco, Lurago d’Erba, Lambrugo, Cassago Brianza, Bulciago, Barzago, Sirtori, Cremella, Viganò, Barzanò, La Valletta Brianza, Santa Maria Hoè, Olgiate Molgora, Calco, Merate, Imbersago, Brivio e Bergamo. Puoi raggiungere il paese anche con i bus D61 se parti da Lambrugo o Costa Masnaga. La linea C46, infine, collega Nibionno con Lipomo, Tavernerio, Montorfano, Alzate Brianza, Anzano del Parco, Monguzzo, Lurago d’Erba, Lambrugo, Bulciago, Cassago Brianza, Cremella, Barzanò, Sirtori, Viganò, Monticello Brianza, Casatenovo, Missaglia, Montevecchia, Cernusco Lombardone, Osnago e Merate.
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