Che cosa fare a Malgrate? Questo paese affacciato sul lago di Como ti regala splendide passeggiate in riva al Lario, con il Resegone sullo sfondo, ma è perfetto anche per gli amanti delle escursioni nei boschi grazie agli scenari del Parco del Monte Barro. Numerosi letterati hanno frequentato questi luoghi: scopri di chi si tratta.
Tutto quello che ti serve sapere
La città
Paese di poco più di 4mila abitanti della Brianza lecchese, Malgrate fa parte della Valle Magrera e si affaccia sul lago di Como. Il suo territorio rientra nel Parco Naturale del Monte Barro, nel Parco Adda Nord e nella Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino.
Di Malgrate è originario l’arcivescovo emerito di Milano Angelo Scola.
Che cosa fare a Malgrate: i monumenti da vedere
Che cosa vedere a Malgrate? Potresti iniziare la tua passeggiata in paese da via Gaggio, dove – di fronte al civico 19 – puoi visitare la particolarissima Chiesa di San Grato.
Lasciandoti la chiesa alla tua sinistra, procedi lungo via Gaggio e, dopo il civico 28, svolta a sinistra nella stradina che ti permette di raggiungere il sottopasso di via Provinciale. Proprio qui puoi osservare uno splendido esempio di street art in Brianza: un murale realizzato da Elisa Veronelli e Sara Vismara che raffigura un viaggio onirico negli abissi del lago, fra pesci ancestrali e molteplici figure marine.
Uscito dal sottopasso, cammina lungo via Provinciale lasciandoti i numeri civici dispari alla tua destra. Giunto alla rotonda a fagiolo, gira a destra in via Stabilini e vai sempre dritto, proseguendo poi in via Scatti. Questa è la strada in salita che ti conduce alla Chiesa di San Leonardo di Noblac (accanto al civico 2), costruita attorno al 1550 e poi restaurata all’inizio dell’Ottocento su progetto di Giuseppe Bovara. L’edificio ospita, tra l’altro, due quadri di Cherubino Cornienti e le statue che ritraggono Santa Monica e Sant’Agostino realizzate dallo scultore Giacomo Mattarelli.
Alla sinistra della Chiesa di San Leonardo di Noblac c’è l’Oratorio di San Giuseppe, eretto dai confratelli della Cintura nei primi anni del XVIII secolo. Al suo interno, puoi osservare una pala che rappresenta San Giuseppe e Maria intenti a dare il cingolo sacro ad Agostino.
Tornato all’inizio della discesa di via Scatti, gira a sinistra in via Agudio, Dopo pochi passi, in corrispondenza dell’incrocio con la Salita Sant’Antonino ti imbatterai nella Cappella della Crocetta: si ritiene sia nata nel Cinquecento come mausoleo di Accorsino da Lodi.
Continua la tua passeggiata in via Agudio: al civico 15 c’è Casa Agudio, con un camino scolpito in molera nel muro del portico.
Pochi passi più in là, in via Agudio 10, merita la tua attenzione Palazzo Agudio, che ospita il municipio: sulla sua facciata una lapide ricorda che qui ebbe modo di soggiornare Giuseppe Parini.
Dopo qualche metro gira a destra in via Sant’Antonio: in fondo a questa strada trovi la Chiesa di Sant’Antonio Abate, che pur essendo caratterizzata da decorazioni barocche risale alla prima metà del XV secolo. Tuttavia la sola testimonianza che permane oggi delle sue origini quattrocentesche è un frammento di affresco dietro la pala d’altare.
Tornato in via Agudio, dai uno sguardo al palazzo del civico 6: è una delle location cinematografiche in Brianza che gli appassionati dei film di Adriano Celentano potranno riconoscere. Si tratta, infatti, della casa del personaggio che il Molleggiato interpreta nel film Segni particolari: bellissimo.
Da qui gira a sinistra in via Reina, la stradina dove al civico 22 puoi osservare un dipinto sul muro realizzato da Paolo Dell’Oro.
Ritornato in via Agudio, al civico 2 ti imbatterai in un affresco che rappresenta la Vergine.
Giunto sul lungolago, gira a sinistra in via Parini: al civico 5 ecco Palazzetto Reina, edificio dei primi decenni del XVIII secolo appartenuto a Francesco Reina, editore e biografo del Parini. Qui ebbero l’occasione di soggiornare anche Ugo Foscolo, Vincenzo Monti e Vittorio Alfieri.
Poco oltre, in via Parini 21, hai l’opportunità di osservare un dipinto sul muro che raffigura la Madonna, realizzato da Giuseppe Mozzanica.
Proseguendo fino al civico 29 di via Parini 29, incontrerai la Filanda Bovara Reina, sorta in seguito alla trasformazione di una residenza settecentesca. Tre importanti ristrutturazioni tra il terzo decennio dell’Ottocento e la prima metà del Novecento ne hanno parzialmente modificato l’aspetto, senza comprometterne lo stile neoclassico.
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A questo punto potresti tornare indietro percorrendo il lungolago fino a piazza Garibaldi: arrivando al civico 32 incontri Palazzo Consonni. Si pensa che Parini abbia scritto gran parte del Mattino proprio qui. Sempre qui, inoltre, sarebbe nato l’idillio amoroso tra la poetessa Francesca Manzoni e il librettista Luigi Giusti, ospiti di Giuseppe Candido Agudio, che in questa residenza era solito accogliere i soci dell’Accademia dei Trasformati.
Da piazza Garibaldi imbocchi via Volta, dove al civico 6 sorge Casa Agudio, adiacente a Palazzo Consonni.
Continua la tua passeggiata sul lungolago, e da via Volta passerai in viale Italia: al civico 16 incontrerai la Cappella dei Morti della Peste, costruita nel 1796 con l’immagine delle anime del Purgatorio e oggi incastonata nel muro di cinta della strada. Si pensa che sia stata notata da Alessandro Manzoni (che a Malgrate era spesso ospite degli Agudio) e menzionata nei Promessi Sposi.
A proposito di Manzoni: hai presente quando all’inizio del romanzo parla di un ponte che segna “il punto in cui il lago cessa, e l’Adda rincomincia, per ripigliar poi nome di lago”? Ebbene, si trovava proprio a Malgrate. Oggi il ponte che vedeva l’autore dei Promessi Sposi non c’è più, sostituito dal Ponte Kennedy, un manufatto a tre campate in cemento armato inaugurato nel 1955 e lungo circa un centinaio di metri. A progettarlo fu Arturo Danusso, autore tra l’altro di Villa Vercelli a La Valletta Brianza e della Torre Galfa a Milano. Per raggiungerlo ti basta proseguire la passeggiata in viale Italia sul lungolago.
Superata la rotonda del Ponte Kennedy, imbocchi via Roma: al civico 8 c’è Palazzo Recalcati; oltre che ai Recalcati, è appartenuto alle famiglie dei Bonanomi e dei Testori. Al suo fianco, la Chiesa di San Carlo rappresenta un esempio di architettura del tardo Seicento ben conservato.
Che cosa fare a Malgrate: gli itinerari naturalistici
Il lungolago di Malgrate è la meta ideale per chi desidera sperimentare una gita sul lago in Lombardia. Di fronte a Palazzo Recalcati c’è il porticciolo: secondo la leggenda si sarebbe imbarcato qui perfino Giulio Cesare, intenzionato a raggiungere la riviera opposta per trovare possedimenti da regalare ai propri veterani.
Se preferisci un’escursione nei boschi, puoi optare per il pianoro di Pian Sciresa, all’interno del Parco del Monte Barro: qui è presente, tra l’altro, un campo attrezzato per gare di orienteering. Puoi accedervi direttamente da via Pian Sciresa.
Il pianoro è attraversato dal sentiero 301, dal sentiero 304, dal sentiero 306 e dal sentiero 313.
Dove mangiare a Malgrate
Uno dei posti migliori dove mangiare a Malgrate è il Ristorante Da Giovannino, in viale Italia 4: è aperto tutti i giorni a pranzo e a cena. Il menù comprende piatti tipici del lago, come il riso con filetti di pesce persico e la miascia, torta tradizionale a base di pane, mele, pere, fichi e noci.
Al civico 18 di via Volta c’è La Botte, birreria paninoteca che puoi scegliere anche per un aperitivo.
In piazza Garibaldi 8 trovi un altro dei ristoranti di Malgrate più noti: si tratta dell’Osteria Era Ora, che propone cucina tipica lombarda e lariana, con pesce di lago. Tra le specialità del menù ti segnalo i ravioli ripieni di lavarello al burro e salvia, il missoltino con polenta grigliata e le alborelle fritte.
In piazza Garibaldi 24 ecco il Covo Nord Ovest, ottima location dove mangiare a Malgrate godendo di una vista panoramica sul lago.
Se sei un amante del sushi all you can eat in Brianza, in via Provinciale 39 puoi provare il ristorante Koi, con prezzo fisso nei giorni feriali di 14.90 euro e nei giorni festivi di 19.90 euro (esclusi coperto, bevande, dolci e caffè).
Come arrivare a Malgrate
Come arrivare a Malgrate in auto? Provenendo da Milano devi percorrere la SS 36 fino allo svincolo di Lecco / Bellagio / Oggiono / Civate. Uscito dalla superstrada, andando sempre dritto arriverai a destinazione.
Provenendo da Como, devi seguire la SP 342 fino a Nibionno e qui immetterti nella SS 36, da percorrere fino allo svincolo di Lecco / Bellagio / Oggiono / Civate.
A Malgrate non ci sono stazioni ferroviarie. Per arrivare a Malgrate in treno puoi fare riferimento alla stazione di Valmadrera, servita dalla linea Como-Lecco e dalla linea suburbana S7 di Milano: è collegata, tra l’altro, con Civate, Galbiate, Oggiono, Molteno, Costa Masnaga, Cassago Brianza, Renate, Besana in Brianza, Carate Brianza, Triuggio, Macherio, Biassono, Arcore, Villasanta, Monza, Rogeno, Merone, Anzano del Parco, Brenna e Cantù.
Per arrivare a Malgrate in autobus puoi sfruttare la linea D41, che passa per Lecco, Valmadrera, Civate, Suello, Cesana Brianza, Bosisio Parini, Pusiano, Erba, Albavilla, Albese con Cassano, Tavernerio, Lipomo e Como. Puoi raggiungere il paese anche con la linea Lecco-Bellagio.
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