Home » Brianza lecchese » Cassago Brianza » Cassago, il Mausoleo Visconti di Modrone
Cassago, il mausoleo

Cassago, il Mausoleo Visconti di Modrone

A Cassago il Mausoleo Visconti di Modrone, conosciuto anche con il nome di Sepolcreto Visconti, rappresenta una tappa obbligata durante una gita in Brianza. Simile nello stile al Duomo di Milano, è aperto solo in occasioni particolari, ma può essere ammirato dall’esterno sempre: leggi il resto di questo post per scoprire come raggiungerlo e visitarlo.

Cassago, Mausoleo Visconti di Modrone: la storia

A Cassago il Mausoleo Visconti di Modrone è un vero gioiello architettonico, circondato dal verde di Tremoncino.

Il Sepolcreto Visconti a Cassago
Il mausoleo fa capolino tra la vegetazione

Si tratta di un monumento in cui sono ospitate le tombe della famiglia dei Visconti di Modrone.

Progettato dall’architetto Giovanni Ceruti a partire dal 1884, fu portato a termine nel 1890.

San Salvatore a Cassago
Il mausoleo circondato da cipressi

Il mausoleo venne edificato là dove in precedenza sorgeva l’antica Chiesa di San Salvatore, di origine medievale. Qui, fra l’altro, erano conservati i resti delle persone che erano morte per la peste che aveva colpito la zona nel XIV secolo.

Cassago Brianza, il Sepolcreto
L’eleganza del mausoleo, costruito con il marmo di Carrara

Ancora adesso, all’ingresso della cripta sono presenti alcune teche che accolgono alcune delle ossa che vennero rinvenute quando la chiesetta fu demolita.

Il Mausoleo Visconti di Modrone a Cassago
Il viale prospettico davanti al mausoleo

A proposito: sai da dove arriva la parola mausoleo? Le origini del nome vanno fatte risalire a un monarca asiatico, Mausolo, re di Caria, il quale venne sepolto, insieme con i suoi familiari, all’interno di una tomba monumentale in marmo impreziosita da varie statue che la moglie Artemisia aveva fatto costruire tra il 353 e il 350 avanti Cristo: si trattava del mausoleo di Alicarnasso, considerato una delle sette meraviglie del mondo antico, purtroppo poi distrutto da un terremoto.

Cassago, il Mausoleo Visconti di Modrone
Il mausoleo visto da un’altra angolazione

Il mausoleo

Se il mausoleo di Cassago ti sembra assomigliare al Duomo di Milano, sappi che hai ragione e che non è un caso. I Visconti, infatti, nel concepire il monumento volevano proprio evocare l’eleganza e l’imponenza della cattedrale meneghina.

Il Sepolcreto di San Salvatore a Cassago
La bellezza del neogotico del mausoleo

Contribuisce a trasmettere una sensazione di imponenza anche la particolare posizione dell’edificio, situato in cima a una piccola collina a cui si accede percorrendo un viale prospettico di cipressi.

Il viale di cipressi del Mausoleo Visconti
Il viale di cipressi che conduce al mausoleo

Il mausoleo, realizzato in stile gotico internazionale con marmo di Carrara, ha una pianta ottagonale: ciò sta a simboleggiare l’ottavo giorno, vale a dire la resurrezione.

Il Sepolcreto Visconti
Il mausoleo “tutto arieggiante con le sue cuspidi e i suoi finestroni ogivali sottili e slanciati”, come ha scritto Luigi Beretta

All’ingresso puoi notare lo stemma della famiglia Visconti, il biscione, accompagnato dal motto di famiglia, Frangar non Flectar (dal latino, traducibile come “mi spezzerò ma non mi piegherò”): indice di un’integrità morale assoluta, resistente a qualunque pericolo o minaccia. Il biscione – che oltre a essere l’emblema della casata nobiliare dei Visconti è anche il simbolo dell’Inter, di Fininvest, dell’Alfa Romeo e della città di Milano – è tipicamente raffigurato con un bambino tra le fauci. Compare, fra l’altro, nello stemma del Comune di Macherio, paese in cui i Visconti di Modrone vissero e fecero costruire edifici di pregio.

Il Mausoleo Visconti di Modrone
La maestosità del monumento

L’entrata della cripta è racchiusa da due scale simmetriche che portano al piano superiore.

Cassago, il Mausoleo Visconti
Il Mausoleo Visconti di Modrone

In tutto sono 35 i membri della famiglia Visconti di Modrone sepolti qui: quelli vissuti nel Settecento e nell’Ottocento si trovano al piano inferiore; quelli vissuti nel Novecento al piano superiore, nelle nicchie laterali. Ecco l’elenco completo.

  • Marianna Fagnani marchesa Visconti di Modrone (1739-1814).
  • Contessa Visconti di Modrone nata Gonzaga principessa Aurelia (1768-1857), madre di Uberto.
  • Duca Carlo Visconti di Modrone (1770-1836), primo Duca Visconti di Modrone.
  • Duca Uberto Visconti di Modrone (1802-1850).
  • Conte Carlo Visconti di Modrone (1804-1873), fratello di Uberto.
  • Duchessa Giovanna nata marchesa di Gropallo (1805-1884), moglie di Uberto.
  • Conte Carlo Visconti di Modrone (1833-1837), figlio di Uberto.
  • Duca Raimondo Visconti di Modrone (1835-1882), figlio di Uberto.
  • Conte Luigi Visconti di Modrone (1839-1879), figlio di Uberto.
  • Conte Gaetano Visconti di Modrone (1840-1844), figlio di Uberto.
  • Duca Guido Visconti di Modrone (1838-1902), figlio di Uberto. Fu sindaco di Macherio tra il 1878 e il 1882, ma anche consigliere comunale a Somma Lombardo e Besate e Senatore del Regno d’Italia.
  • Duchessa Ida Visconti di Modrone nata Rensi (1850-1915).
  • Duca Uberto Visconti di Modrone (1871-1923), figlio di Guido. Ricoprì le cariche di consigliere comunale a Milano e Senatore del Regno. Fu lui, inoltre, a volere la costruzione – nella conformazione attuale – di Villa Belvedere (nota anche come Villa Visconti di Modrone, appunto) a Macherio, attualmente di proprietà della famiglia Berlusconi.
  • Duchessa Marianna Visconti nata Groppallo (1870-1941).
  • Conte Giovanni Visconti di Modrone (1873-1931), figlio di Guido.
  • Conte Raimondo Visconti di Modrone (1877-1880), figlio di Guido.
  • Duca Guido Carlo Visconti di Modrone (1881-1967). Fu Senatore del Regno d’Italia.
  • Contessa Edoarda Visconti di Modrone nata Castelbarco (1881-1929).
  • Matilde Visconti di Modrone nata Marescalchi (1881-1973).
  • Contessa Maria Visconti di Modrone (1896-1981), figlia di Uberto.
  • Conte Guido Visconti di Modrone (1897-1899), figlio di Uberto.
  • Duca Marcello Visconti di Modrone (1898-1964), figlio di Uberto. Fondò un cotonificio a Vaprio d’Adda; fu podestà di Milano tra il 1929 e il 1935, periodo in cui venne inaugurato l’Idroscalo, e in seguito presidente del conservatorio Giuseppe Verdi di Milano.
  • Xenia Visconti di Modrone nata Berlingieri di Valle Perrotta (1901-1973).
  • Ruggero Visconti di Modrone (1906-1991).
  • Conte Emanuele Visconti di Modrone (1907-1945). Militare del Reparto Arditi Ufficiali RSI, morì il 2 maggio 1945 nella strage di Graglia, quando vennero uccisi 28 ufficiali appartenenti al 2°RAU (Raggruppamento Arditi Ufficiali della RSI ) che pochi giorni prima a Cigliano si erano arresi ai partigiani.
  • Conte Raimondo Visconti di Modrone (1907-1983).
  • Ferdinando Visconti di Modrone (1909-1963).
  • Conte Ottorino Visconti di Modrone (1909-1978). Fu attore con lo pseudonimo di Paolo Varna, recitando in tre film nella seconda metà degli anni ’30.
  • Filippo Visconti di Modrone (1913-1982).
  • Nucci Visconti di Modrone nata Cima (1921-1990).
  • Contessa Matilde Visconti di Modrone (1931), figlia di Marcello.
  • Conte Guido Visconti di Modrone (1941-1974).
  • Niccolò Visconti di Modrone (1920-2004).
  • Contessa Elena Visconti di Modrone nata Castellini (1914-2015).
  • Matteo Visconti di Modrone (1947-2023).

[Se non hai ancora iniziato a seguire la pagina Facebook di Viaggiare in Brianza, è il momento di farlo: ogni giorno potresti trovare nuove idee per gite, passeggiate ed escursioni a pochi chilometri da casa tua!]

All’entrata della chiesa sono visibili quattro lapidi (due a destra e due a sinistra) in marmo nero che ricordano quattro membri della famiglia Visconti di Modrone:

  • Il duca Carlo Visconti di Modrone, già sepolto nell’antica Chiesa di San Salvatore dopo la morte di apoplessia, avvnuta a Milano il 10 marzo del 1836.
  • Il duca Uberto Visconti di Modrone, pronipote di Carlo, che in occasione dei moti rivoluzionari della seconda metà degli anni ’40 dell’Ottocento fu costretto a fuggire in Svizzera, a Ginevra, dove morì nel 1850.
  • Il duca Guido Visconti di Modrone (a cui si devono la costruzione del mausoleo e quella dell’asilo infantile di Cassago), che fu presidente del Comitato di Gestione della Scala di Milano.
  • Il duca Uberto Visconti di Modrone, figlio di Guido, che come il padre fu presidente del Comitato di Gestione della Scala di Milano.

Cassago, Mausoleo Visconti di Modrone: come arrivare

A Cassago il Mausoleo Visconti di Modrone si trova in via San Salvatore.

Cassago Brianza, il mausoleo
L’ingresso del monumento

Se decidi di ammirarlo da vicino e hai intenzione di arrivare a Cassago Brianza in auto, puoi lasciare la macchina nei parcheggi di via San Salvatore.

Preferisci arrivare a Cassago Brianza in treno? Allora puoi fare riferimento alla stazione di Cassago Bulciago Nibionno. Uscito dalla stazione, imbocca via Volta e vai sempre dritto fino alla rotonda che ti permette di girare a destra in piazza Duca Uberto Visconti di Modrone; poi tieni la destra per proseguire lungo via Sauro. Alla seconda rotonda, svolta a destra in via Tremoncino, e da qui prendi la seconda traversa sulla sinistra, via San Salvatore. Eccoti giunto a destinazione!

infine, nel caso in cui tu abbia in mente di arrivare a Cassago in Brianza in autobus, potrai utilizzare le linee C46 o C47 e scendere alla fermata di Cassago Stazione Fs. Da qui, le istruzioni da seguire per raggiungere il mausoleo sono le stesse che ti ho indicato nel paragrafo precedente.

Cassago, Mausoleo Visconti di Modrone: quando è aperto

Il mausoleo di Cassago Brianza viene aperto e può essere visitato in occasione dell’iniziativa Ville Aperte e nel mese di maggio, quando si celebra la Festa di Sajopp.

Cassago, il mausoleo
Il mausoleo

Questo evento è dedicato a San Giobbe (Sajopp, appunto), protettore dei bachi da seta, la cui coltivazione era diffusa in tutta la Brianza fino al secolo scorso. In passato, in paese il santo veniva celebrato attraverso l’esposizione di un dipinto, risalente al XVII secolo, che lo ritraeva in un letamaio in compagnia della moglie.

La festa consisteva in una fiera agricola e prevedeva la benedizione delle cosiddette maestà, vale a dire le immagini sacre che venivano affisse nelle abitazioni al fine di richiedere la protezione celeste.

Il Mausoleo Visconti
Il mausoleo “trafitto” da un raggio di sole

Che cosa vedere a Cassago Brianza

Il Mausoleo Visconti di Modrone è solo uno dei tanti posti che meritano di essere visti a Cassago Brianza. Per sapere quali sono gli altri e scoprire come raggiungerli, leggi il post qui sotto: ti propone un itinerario completo per una passeggiata a Cassago, indicandoti anche i locali in cui puoi fermarti a pranzo o a cena.

Che cosa fare a Cassago Brianza: guida per turisti





E perché non inizi a seguire Viaggiare in Brianza su X, Instagram e Facebook?

Se invece desideri scrivermi, magari per darmi un consiglio o segnalarmi un’informazione sbagliata che hai trovato su questo sito, non devi far altro che cliccare qui sotto.

Scrivimi!

Infine, non posso dimenticarmi di segnalarti il sito web di Cassiciaco, che propone tantissime notizie e interessanti approfondimenti sul Mausoleo Visconti di Modrone e sulla storia di Cassago.

Ti è piaciuto questo post? Fallo conoscere ai tuoi amici!

2 commenti su “Cassago, il Mausoleo Visconti di Modrone”

  1. ciao sono Piera Mazzola Cermenati ho scoperto per caso il tuo “Viaggiare in Brianza” l’ho trovato molto interessante. Io sono di Cesano Maderno (MB) e anche qui abbiamo dei tesori da vedere e ammirare. Palazzo Borromeo Arese – il santuario S. Maria delle Grazie alla frasca sito nella frazione di Binzago – la LIPU – ti seguirò con molta curiosità e vorrei chiederti se potessi mettere anche gli orari dei siti visitabili e quando. forse ci sono ( ho letto ) Meda s. Crocifisso e mi pare che non ci siano. Grazie Buona serata.

    1. Simone - Viaggiare in Brianza

      Ciao, grazie mille per il tuo commento!
      Sul sito trovi articoli dedicati anche all’oasi Lipu e al santuario di Binzago.
      Per quanto riguarda gli orari delle aperture, se non sono riportati è perché non sono reperibili informazioni ufficiali.
      Grazie ancora!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *