Che cosa fare a Bulciago? Un piccolo museo, un santuario molto famoso, una splendida collina che ti regala panorami splendidi (non a caso la chiamano Bella Veduta): sono davvero tante le location che meritano di essere scoperte in questo paese. Nelle righe che seguono, inoltre, leggerai come accedere ai vari sentieri del Parco della Valletta.
Tutto quello che ti serve sapere
La città
Paese di poco meno di 3mila abitanti della Brianza lecchese, Bulciago è bagnato dal torrente Bevera, dal rio Gambaione e dalla roggia Lambro di Molinello.
[Ti piace organizzare gite in Brianza sul lago o in campagna? Segui la pagina Facebook di Viaggiare in Brianza e troverai un sacco di consigli preziosi! E ora, continua a scoprire che cosa vedere a Bulciago]
Il paese comprende due frazioni: Campolasco e Bulciaghetto.
Che cosa fare a Bulciago: i monumenti da vedere
Che cosa vedere a Bulciago? Nella tua ricerca di posti belli in Brianza potresti partire dalla frazione di Bulciaghetto: in via Santo Stefano di fronte al civico 16 sorge la Chiesa di Santo Stefano. La sua costruzione può essere datata addirittura all’epoca carolingia, e cioè a cavallo tra la fine dell’VIII secolo e l’inizio del IX secolo. Molto particolari le arcate cieche (tre sulla facciata e sei di lato) ben visibili sulla muratura in pietra mista; all’interno puoi ammirare, invece, una tela ovale, collocata sopra l’altare, che raffigura San Giovanni Evangelista mentre riceve la divina ispirazione del sacro testo.
Lasciandoti la chiesa sulla destra puoi percorrere via Santo Stefano fino a incrociare via Sant’Agostino, e dopo pochi metri girare a destra in via del Lavello: in fondo a questa strada troverai, ben segnalato dai cartelli, il Santuario dei Morti dell’Avello. L’edificio, costruito nei primi anni del Novecento, è intitolato alla Madonna del Carmine, festeggiata il 16 luglio di tutti gli anni.
All’interno, puoi vedere un dipinto della Madonna del Carmine con San Rocco e San Giobbe realizzato nel 1905 da Romeo Rivetta, artista di cui puoi ammirare opere anche nella Chiesa di San Cassiano a Erba.
Se sei interessato a conoscere più da vicino il Santuario dei Morti dell’Avello, i suoi tesori artistici e la sua storia, puoi leggere l’approfondimento che gli ho dedicato nel post qui sotto.
Ritornato all’inizio di via del Lavello, gira a destra in via Sant’Agostino e poi di nuovo a destra in via Provinciale; alla rotonda a fagiolo, vai a sinistra e poi subito a destra in via Dante Alighieri. Giunto davanti al municipio, svolta a destra in via Volta. Qui, di fronte al civico 24 sorge la Chiesa di San Giovanni Evangelista: eretta tra il 1829 e il 1830 su progetto di Biagio Magistretti, è affiancata da un campanile molto più antico. La volta della navata centrale ospita un affresco che rappresenta San Giovanni Evangelista, realizzato da Luigi Sabatelli; le due navate laterali, invece, sono dedicate all’Addolorata e a Santa Caterina.
Ora lasciati la chiesa sulla sinistra e percorri via Volta: poco dopo troverai, sempre alla tua sinistra, un viale alberato. Si tratta di viale Taverna, che conduce a Villa Taverna Riccardi. Realizzata all’inizio dell’Ottocento, è uno splendido esempio di stile barocchetto, separata da un muro semicircolare a esedra dal contesto urbano: un’altra imperdibile risposta alla domanda “che cosa vedere a Bulciago?”.
Fai ancora pochi passi in via Volta, poi svolta a sinistra in via Parini: questa è la strada che ti conduce fino a via Santi Cosma e Damiano, dove puoi ammirare la Chiesa dei Santi Cosma e Damiano, risalente almeno al XVI secolo. Puoi raggiungerla attraverso una strada sterrata situata accanto all’ingresso del cimitero.
La chiesa è normalmente chiusa, ma se vuoi visitarla all’interno puoi contattare la Parrocchia di Barzago al numero 031 860248. Sulla parete di fondo dell’abside, l’altare in marmi policromi ospita un dipinto affrescato che rappresenta i due santi a cui è intitolato l’edificio e la Madonna con bambino.
Proprio accanto alla chiesa, ecco il Piccolo Museo della Tradizione Contadina: al primo piano sono conservati attrezzi e oggetti utilizzati per l’agricoltura, risalenti al periodo a cavallo tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Come altri musei in Brianza, anche questo è aperto solo su prenotazione: a tale scopo puoi scrivere a piccolomuseodibulciago@gmail.com o contattare il numero 031 860568.
Se, invece, hai voglia di conoscere altri musei vicino a Milano, ti consiglio di dare un’occhiata al post qui sotto.
Continuando a camminare in via Parini, giungi a una rotonda a fagiolo: gira a destra in via Canali e raggiungi l’incrocio con via Cantù, dove sorge la piccola Chiesa di San Giorgio, conosciuta anche come Chiesetta della Madonnina.
A questo punto torna indietro; percorri a ritroso via Volta e vai sempre dritto, proseguendo lungo via Roma. Attraversa il passaggio a livello e, arrivato in fondo a via Roma, troverai alla tua destra via Campolasco. Imboccala e raggiungi il civico 35: di fronte, si affaccia la Chiesa di San Francesco, di origini seicentesche. Costruita su progetto di Gian Battista Maderna, è a navata unica: all’interno l’arco trionfale è valorizzato da una trave in legno che ospita un crocifisso in legno.
Che cosa fare a Bulciago: gli itinerari naturalistici
Il territorio di Bulciago fa parte del Parco della Valletta.
In particolare, il paese è attraversato dal sentiero che collega da nord a sud Barzago con Besana in Brianza. Puoi accedervi da via Cesare Cantù.
Il sentiero che collega Bulciaghetto con Bevera, invece, passa per l’Oratorio di Santo Stefano e il Santuario dei Morti dell’Avello. Puoi accedervi da via Santo Stefano: in fondo alla strada svolterai a sinistra per raggiungere il santuario, dietro il quale il percorso prosegue in direzione della cascina di Monte Gregorio.
In via Belvedere, infine, c’è la Bella Veduta: una collina rialzata creata in passato dai nobili locali per poter godere di una visuale panoramica suggestiva. Al centro della collina un tempo c’era il cosiddetto Piantone, una Sophora Japonica con più di un secolo di vita di cui ora rimane solo la base del tronco. Ma la location merita comunque di essere scoperta: puoi raggiungerla dalla scalinata che parte accanto al civico 36 della strada.
Dove mangiare a Bulciago
Tra le location dove mangiare a Bulciago ti segnalo la Pizzeria Il Nilo, in via Volta 19, che offre anche il servizio d’asporto.
Come arrivare a Bulciago
Come arrivare a Bulciago in auto? Provenendo da Milano ti basta percorrere la SS 36 e prendere l’uscita SS 342 Bergamo / Como. Alla prima rotonda dopo lo svincolo gira a destra per imboccare la SP 342 e vai dritto: quella è la strada che ti condurrà a destinazione.
Provenendo da Como, ti basta seguire la SP 342 in direzione Bergamo.
A Bulciago non ci sono stazioni ferroviarie. Per arrivare a Bulciago in treno puoi fare riferimento alla stazione di Cassago Brianza, servita dalla linea suburbana S7 di Milano e collegata, tra l’altro, con Monza, Villasanta, Arcore, Biassono, Macherio, Triuggio, Carate Brianza, Besana in Brianza, Renate, Costa Masnaga, Molteno, Oggiono, Galbiate, Civate e Valmadrera.
Per arrivare a Bulciago in autobus puoi sfruttare la linea D46, che passa da Como, Lipomo, Tavernerio, Montorfano, Alzate Brianza, Anzano del Parco, Lurago d’Erba, Lambrugo, Nibionno, Barzago, Sirtori, Barzanò, La Valletta Brianza, Santa Maria Hoè, Olgiate Molgora, Calco, Merate, Imbersago, Brivio e Bergamo. Il paese, inoltre, è collegato con Como, Lipomo, Tavernerio, Montorfano, Alzate Brianza, Anzano del Parco, Monguzzo, Lurago d’Erba, Lambrugo, Nibionno, Cassago Brianza, Cremella, Barzanò, Monticello Brianza, Casatenovo, Missaglia, Montevecchia, Cernusco Lombardone e Merate dai bus C47.
Ah, un’ultima cosa! Per un sito come Viaggiare in Brianza, ogni contributo da parte dei lettori può essere fondamentale: se ti va hai l’opportunità di lasciarmi una piccola donazione cliccando sul pulsante qui sopra!
In questo post hai trovato un errore o un contenuto che credi debba essere rimosso? Segnalamelo e rimedierò al più presto.
Se ti va puoi anche contattarmi per collaborare con me, darmi qualche consiglio o far conoscere la tua attività sulle pagine di Viaggiare in Brianza: mi farebbe piacere!