Che cosa fare a Barzago? Tra le tante mete che puoi prendere in considerazione per una gita in Brianza, questa è una delle più suggestive: nelle prossime righe troverai suggerimenti sui monumenti da vedere, sulle chiese da visitare, sui sentieri nella natura da scoprire per un giro in bici e sui ristoranti in cui mangiare.
Tutto quello che ti serve sapere
La città
Paese di poco più di 2mila abitanti della Brianza lecchese, Barzago comprende le frazioni di Bevera e Verdegò. Quest’ultima in passato si chiamava Merdegò: poi all’inizio del secolo scorso il nome è cambiato (per fortuna!).
Che cosa fare a Barzago: i monumenti da vedere
Sei curioso di sapere che cosa vedere a Barzago? Ti suggerisco di iniziare la tua gita da via Santuario Inferiore 21, dove merita di essere vista Villa Perego Corvini Degli Occhi: si tratta di una dimora patrizia del XVIII secolo il cui cortile accoglie un grande camino in pietra, probabilmente seicentesco. Molto curioso lo stemma sull’architrave, con cartiglio a volute barocche con un’aquila nel quarto superiore e un castello a due torri nella metà sinistra della porzione inferiore.
Lasciandoti il cancello della villa alle spalle, percorri via Santuario Inferiore mantenendoti sulla destra al primo incrocio e poi seguendo la curva a sinistra per raggiungere il Santuario di Santa Maria Nascente di Bevera. La tradizione vuole che sia stato costruito nel 1603 per l’aiuto che la Vergine aveva prestato a una ragazza minacciata dalle prepotenze di un signorotto locale (noto come l’Orso di Barzago); quel che è certo è che è stato consacrato nel 1611 ed è stato progettato dall’architetto milanese Bernardo Sassi. Presso il santuario è presente un affascinante masso avello, un masso erratico in cui sono state scavate due tombe.
Superato il santuario, gira a destra in via la Santa e poi subito a sinistra in via Santuario Superiore, in fondo alla quale svolterai a destra in via Lecco. Vai sempre dritto, continuando anche dopo l’incrocio lungo via Vittorio Veneto, e poi gira a destra in via Como. Da qui prendi la seconda strada sulla sinistra, via del Poggio, che sbuca in via dell’Acqua. Continua la tua passeggiata fino alla prima strada a sinistra, via Verdegò, che ti permette di raggiungere l’Oratorio dei Santi Giovanni e Paolo (da molti chiamato Chiesa dei Santi Pietro a Paolo), costruito nel 1720 in stile romanico: sul sagrato puoi notare un masso avello risalente ai tempi dell’antica Roma. La chiesa ospita nella finestra in facciata le ossa delle vittime della peste del Settecento; all’interno c’è, invece, una pala d’altare della prima metà del XVIII secolo che raffigura la Crocifissione.
Ritornato all’inizio di via Verdegò, gira a destra in via dell’Acqua e poi tieni la sinistra per proseguire sulla stessa strada. Arrivato alla rotonda a fagiolo, prosegui dritto lungo via Milano, al termine della quale girerai a sinistra in via Dante. Vai sempre dritto fino a quando non troverai, sulla tua destra, la Chiesa di San Bartolomeo, all’incrocio con via San Giuseppe. Risalente nella sua configurazione attuale al 1778, fu realizzata in stile neoclassico ed è affiancata da un campanile alto 50 metri; sulla facciata accoglie un mosaico che rappresenta San Bartolomeo benedicente. All’interno sono presenti quattro cappelle dedicate al Sacro Cuore, alla Beata Vergine, a San Giuseppe e ad Antonio da Padova; intorno al presbiterio, invece, meritano la tua attenzione gli affreschi che raffigurano l’Ultima Cena e il sacrificio di Isacco.
Lasciandoti la chiesa alle spalle, puoi percorrere via San Giuseppe, svoltare a destra in piazza Garibaldi e poi girare a sinistra in via Pirotta: qui, al civico 20, sorge Villa Perego, il cui impianto risale alla seconda metà del XIX secolo. La dimora si caratterizza per un portico a tre luci con archi ellittici e un cancello baroccheggiante raggiunto da una scala prima lineare e poi a tenaglia.
Accanto alla villa, noterai un edificio con arco di ingresso che consente l’accesso a un cortile a pentagono: in fondo c’è un loggiato sovrapposto a due ordini di forme spontanee.
Se continui a passeggiare lungo via Pirotta, sbuchi in via Roma; svoltando a sinistra puoi raggiungere, al civico 97, Villa Redaelli, edificio di forme neoclassiche della prima metà dell’Ottocento. Il corpo laterale, barocchetto, presenta sullo spigolo esterno alcune pietre sovrapposte di grosse dimensioni che denotano una struttura probabilmente medievale: si presume che fosse lo spigolo di un forte o di una torre.
Andando sempre dritto, imboccherai via Como: lungo questa strada all’altezza del civico 21 puoi notare la bella Villa Redaelli Vallardi, costruita a cavallo tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Questa residenza presenta forme ridondanti neo-barocche, che coinvolgono oltre al blocco padronale anche le scalinate, le balaustre che delimitano le terrazzature, la cancellata laterale e il corpo di portineria
[Gestire questo sito è bello ma richiede un sacco di tempo! Potresti ripagarmi della fatica mettendo Mi Piace alla pagina Facebook di Viaggiare in Brianza?]
Che cosa fare a Barzago: gli itinerari naturalistici
Se ti interessa scoprire che cosa vedere a Barzago nel verde, puoi approfittare dei sentieri del Parco della Valletta.
In particolare, puoi accedere al percorso che congiunge Barzago con Besana in Brianza in fondo a via De Gasperi.
Puoi imboccare il percorso che unisce Bevera con Bulciaghetto, invece, dalla stradina accanto a Villa Perego Corvini Degli Occhi (dove c’è anche un parcheggio in cui hai l’opportunità di lasciare l’auto). Da qui puoi raggiungere la Chiesetta dei Santi Giovanni e Paolo a Verdegò e poi proseguire lungo il sentiero del Vai, circondato da boschi che dovresti scoprire se ti interessa sapere dove trovare le castagne in Brianza.
Dove mangiare a Barzago
Tra le location dove mangiare a Barzago ti segnalo il Ristorante Nuovo Pegaso, in località Costa d’Oro (Strada Provinciale 69, presso il centro ippico): è uno dei pochi posti in cui provare la cucina indiana in Brianza.
Leonardo, invece, è una pizzeria di Barzago che offre il servizio d’asporto: si trova al civico 16 della SP 342. Chiusa nel week-end a pranzo e il lunedì tutto il giorno, ti permette di gustare anche i panuozzi cotti nel forno a legna.
Come arrivare a Barzago
Come arrivare a Barzago in auto? Provenendo da Milano devi percorrere la SS 36 e prendere l’uscita SS 342 verso Bergamo / Como. Alla prima rotonda dopo lo svincolo tieni la destra per immetterti sulla SP 342: andando sempre dritto, giungerai a destinazione.
Provenendo da Lecco, devi percorrere la SS 36 e prendere l’uscita SS 342 verso Bergamo / Como. Alla prima rotonda dopo lo svincolo gira a sinistra per immetterti sulla SP 342: quella è la strada che ti porterà a Barzago.
A Barzago non ci sono stazioni ferroviarie. Per arrivare a Barzago in treno puoi fare riferimento alla stazione di Cassago Brianza, servita dalla linea suburbana S7 di Milano e collegata, tra l’altro, con Monza, Villasanta, Arcore, Biassono, Macherio, Triuggio, Carate Brianza, Besana in Brianza, Renate, Costa Masnaga, Molteno, Oggiono, Galbiate, Civate e Valmadrera.
Per arrivare a Barzago in autobus puoi sfruttare la linea D46, che passa da Como, Lipomo, Tavernerio, Montorfano, Alzate Brianza, Anzano del Parco, Lurago d’Erba, Lambrugo, Nibionno, Bulciago, Sirtori, Viganò, Barzanò, La Valletta Brianza, Santa Maria Hoè, Olgiate Molgora, Calco, Merate, Imbersago, Brivio e Bergamo. Puoi raggiungere il paese anche con i bus D60 se parti da Oggiono, Dolzago, Sirone, Garbagnate Monastero, Sirtori, Barzanò, Monticello Brianza o Casatenovo. Infine, i pullman D80 collegano Barzago con Oggiono, Dolzago, Sirone, Garbagnate Monastero, Sirtori, Barzanò, Monticello Brianza, Casatenovo, Lesmo, Arcore, Villasanta e Monza.
Mi farebbe piacere sapere che questo post ti è servito per organizzare una gita in Brianza; e mi farebbe ancora più piacere scoprire che ti è venuta voglia di premiarmi con una donazione, anche piccola. A te la scelta!
Può essere che nel redigere questo post abbia commesso qualche errore: se ti va di segnalarmelo, ti basta cliccare qui sotto.
Naturalmente, puoi scrivermi anche se:
- pensi che manchi una citazione doverosa;
- ti interessa propormi una collaborazione;
- vuoi chiedermi di rimuovere un contenuto;
- ti piacerebbe darmi un consiglio.
Ben scritto e molto utile! Grazie