Che cosa fare ad Airuno? Nelle prossime righe ti accompagnerò in un tour virtuale di questo paese della Brianza lecchese, alla scoperta dei posti più interessanti da vedere e da scoprire, indicandoti anche i sentieri per trekking e mtb. In più, ti segnalerò locali e ristoranti in cui potrai fermarti a pranzo o a cena.
Tutto quello che ti serve sapere
La città
Paese di quasi 3mila abitanti della Brianza lecchese, Airuno include, oltre al capoluogo, la frazione di Aizurro e i nuclei abitati di Veglio, Prada, Gibello, Cerè e Fabene.
Il territorio fa parte del Parco Adda Nord e del PLIS del Monte di Brianza; è bagnato dal fiume Adda e dal torrente Tolsera, le cui sorgenti sgorgano nella valletta tra Veglio e Gavazzolo.
Che cosa fare ad Airuno: i monumenti da vedere
Vuoi sapere che cosa vedere ad Airuno? Ti consiglio di iniziare la tua passeggiata in paese dall’incrocio tra via Italia e via Europa: qui troverai la fontana della Bagina, un antico lavatoio pubblico ancora funzionante.
Lasciandoti la fontana sulla destra puoi imboccare via Italia e percorrerla fino in fondo, per poi svoltare a sinistra in via Postale Vecchia. Questa è una strada dalla storia interessante: fu utilizzata, infatti, come mulattiera da Napoleone in occasione della Campagna d’Italia e poi come strada militare dagli Austriaci, quando venne ribattezzata “via Radetsky”.
Incamminati lungo via Postale Vecchia e prendi la terza strada a sinistra (via Dante), per poi girare subito a destra in via Pizzagalli Magno. Sbucherai, così, nel vecchio nucleo del paese in via San Giovanni, dove alla tua destra potrai notare la Chiesa di San Giovanni Battista, affacciata su vicolo San Giovanni. Eretta negli anni ’50 del Seicento su richiesta di Francesco Bernardino Vimercati, accoglie al proprio interno una pala d’altare che raffigura la Madonna col Bambino e ai piedi San Lorenzo e San Giovanni Battista.
Continuando a passeggiare in via San Giovanni, gira nella prima strada a destra per raggiungere piazza Fenaroli, dove sorge Palazzo Fenaroli, in passato noto come Villa Loajsa: i Loajsa erano una famiglia spagnola che visse in paese nella seconda metà del XVI secolo.
Di fronte al palazzo puoi notare la Torretta Fenaroli.
Tenendo la torre alla tua destra, imbocca via Vittorio Emanuele e poi gira a sinistra; superati i parcheggi, attraversa via dei Nobili per raggiungere via San Francesco, dove al civico 24 c’è la Chiesa dei Santi Cosma e Damiano. L’edificio deve il proprio aspetto attuale all’ampliamento progettato all’inizio degli anni ’30 del secolo scorso da Giovanni Barboglio. Impreziosita da un organo realizzato nel 1721, la chiesa ospita al proprio interno dipinti di Giuseppe Paganelli sulle pareti e di Giuseppe Carsana sulla cupola.
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Di fianco alla chiesa c’è la salita di via Santi Cosma e Damiano, strada lastricata che conduce al Santuario della Madonna della Rocchetta, situato in posizione panoramica: da qui potrai godere di un panorama splendido.
Il percorso per arrivare al santuario presenta sette cappelle settecentesche su cui sono affrescati i misteri della Passione. L’edificio, invece, ospita un paliotto del 1709 e una tela del 1607 che raffigura San Giovanni di Compostela. All’esterno, una porta consente l’ingresso a un antico cortile con un pozzo della prima metà del XVIII secolo, mentre una piccola loggia con archi sostenuti da colonne seicentesche permette di osservare il paesaggio disegnato dall’Adda.
Ritornato all’inizio di via San Francesco, gira a destra in via dei Nobili e prosegui sul viadotto Alcherio, per poi girare a sinistra in via Don Gaetano Solaro sorge Villa Fenaroli, nota per aver ospitato tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70 del secolo scorso una casa di riposo per giornalisti anziani intitolata a Giovanni Amendola: in occasione della sua inaugurazione fu visitata anche dal Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat. Oggi l’edificio ospita una congregazione di suore missionarie. L’ingresso è al civico 19, ma per ammirare la villa da lontano ti conviene portarti di fronte al civico 18.
Lasciandoti la villa alla tua sinistra, puoi procedere lungo via Don Solaro in direzione del piccolo abitato di Aizurro. Dopo una decina di tornanti sbucherai via San Genesio, dove al civico 19 merita di essere vista la Chiesa di San Macario: la figura del santo è dipinta sulla facciata, in mezzo a due angeli genuflessi. La chiesa, a tre navate, accoglie una cappella dedicata alla Beata Vergine Assunta e una dedicata a San Giuseppe.
Che cosa fare ad Airuno: gli itinerari naturalistici
Se sei curioso di sapere che cosa vedere ad Airuno in mezzo al verde, puoi approfittare dei sentieri nella natura del PLIS del San Genesio.
In particolare, il sentiero 4 parte dalla stazione di Airuno per arrivare a San Genesio passando da Aizurro e Campiano.
Il sentiero 5 porta da Aizurro a Crosaccia in circa trenta minuti: puoi accedervi da via alla Chiesa. Se arrivi ad Aizurro in macchina, ti consiglio di lasciare l’auto nei parcheggi di piazza Roma (dove è presente un altro suggestivo lavatoio pubblico di origini antiche). Proprio in piazza, di fronte al tabellone delle affissioni istituzionali e dei necrologi, trovi i cartelli segnavia con l’indicazione dei sentieri.
Il sentiero 7, infine, conduce da Airuno a Crosaccia in poco più di un’ora. I boschi nei dintorni di Aizurro, per altro, sono alcune delle zone migliori dove trovare le castagne in Brianza.
Non solo montagne, però: ad Airuno puoi concederti anche una passeggiata lungo l’Adda. Per arrivare sul lungofiume devi percorrere la strada bianca che trovi in via del Donatore poco dopo l’incrocio con via Di Vittorio. Una volta giunto sull’Adda, se giri a destra in breve tempo potrai raggiungere anche una spiaggetta in cui sostare.
Dove mangiare ad Airuno
Tra le location dove mangiare ad Airuno ti segnalo il Ristorante Pizzeria Due Platani, in via Statale 18. Se lo desideri, puoi usufruire anche del servizio d’asporto per le pizze.
Il Gabbiano di via Gibello 6, invece, è certificato AIC, e in quanto tale si propone come uno dei ristoranti gluten free in Brianza.
In via Statale 33 trovi un altro posto dove mangiare ad Airuno: si tratta di Vite, uno dei locali più interessanti dove fare aperitivo in Brianza. Per un pasto completo, invece, il menù propone tra l’altro i paccheri con gamberoni al rum e agrumi, la vellutata di zucca al tartufo con burrata e lo spezzatino di cervo con polenta.
Nel novero delle pizzerie di Airuno ti consiglio L’Orso Bianco, in via Statale 36, sempre aperto tranne la domenica a pranzo.
In piazza IV Novembre 1 c’è, invece, Pizzamania, un’altra ottima pizzeria di Airuno: hai l’opportunità di scegliere, oltre all’impasto tradizionale, anche quello alla soia, quello integrale, quello al kamut, quello multicereali e quello senza glutine.
Come arrivare ad Airuno
Come arrivare ad Airuno in auto? Provenendo da Milano devi percorrere tutta la Tangenziale Est (A51) per poi proseguire lungo la SP 41 e la SP 342 dir. Andando sempre dritto, superi gli abitati di Lomagna, Carnate, Osnago, Cernusco Lombardone, Merate, Calco e Brivio, fino a quando non giungi e destinazione.
Provenendo da Lecco devi percorrere la SS 36 e uscire a Pescate. Alla prima rotonda che incontri prendi la terza uscita (via Roma) e segui la strada che costeggia il lago. Andando sempre dritto, supererai gli abitati di Pescate, Garlate prima di giungere ad Airuno.
Per arrivare ad Airuno in treno puoi fare riferimento alla stazione cittadina, servita dalla linea suburbana S8 di Milano e collegata, tra l’altro, con Monza, Arcore, Carnate, Osnago, Cernusco Lombardone e Olgiate Molgora.
Per arrivare ad Airuno in autobus puoi sfruttare la linea D48, che passa da Santa Maria Hoè, Olgiate Molgora, Calco, Brivio, Merate, Cernusco Lombardone, Montevecchia, Missaglia, Casatenovo, Monticello Brianza e Besana in Brianza. Puoi raggiungere il paese anche con la linea D50 se parti da Lecco, Pescate, Garlate, Olginate, Olgiate Molgora, Calco, Merate o Cernusco Lombardone.
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