Che cosa fare a Tavernerio? Boschi, colline, sentieri che conducono alle vette montuose, perfino cascate: non hai che l’imbarazzo della scelta se decidi di regalarti una gita da queste parti. Vuoi saperne di più? Continua a leggere per conoscere il Ponte dei Bottini, le Marmitte dei Giganti, la Passeggiata Voltiana e la valle del Cosia.
Tutto quello che ti serve sapere
La città
Paese di quasi 6mila abitanti della Brianza comasca, Tavernerio fa parte della Comunità Montana del Triangolo Lariano.
Che cosa fare a Tavernerio: i monumenti da vedere
Se sei curioso di sapere che cosa vedere a Tavernerio ti consiglio di iniziare il tuo tour del paese dal civico 21 di via IV Novembre, dove sorge Villa Bossi Porro Lambertenghi, edificio ottocentesco circondato da un grande parco. Il complesso oggi ospita Villa Santa Maria, centro specializzato per la cura di bambini autistici e con patologie psichiatriche. Nei primi anni ’50 qui furono accolte molte persone provenienti dal Polesine alluvionato, così come le famiglie di Tavernerio colpite dall’alluvione del 1951 del torrente Cosia.
Accanto, in fondo a via IV Novembre, ecco la Chiesa di San Martino. La chiesa ospita all’interno una croce d’argento che fu cesellata nel 1592 da Gaspare Molo, artista le cui opere sono conservate anche al Victoria and Albert Museum di Londra e alla National Gallery of Art di Washington. Sul muretto della piazza davanti alla chiesa, invece, puoi notare alcune tavole mulino, un antico gioco da tavolo astratto.
Dalla Chiesa di San Martino puoi raggiungere il centro storico del paese percorrendo la Scalinata Guido Frangi, composta da più di 200 gradini che arrivano in via Armando Diaz, a pochi passi dal ponte sul Cosia.
Giunto in via Diaz, oltrepassa il ponte per imboccare via Vittorio Veneto, e alla rotonda svolta a sinistra in via Provinciale. Dopo poche decine di metri alla tua sinistra, all’incrocio con via San Fermo, ti imbatterai nell’Oratorio di San Fermo, costruito nel 1835. Nei suoi pressi puoi osservare, incuneato nel muro sulla SP 37, un blocco di serizzo che rappresenta per convenzione il confine tra la diocesi di Como e quella di Milano: sulla sua superficie sono scolpite alcune coppelle di età neolitica.
A questo punto puoi ripercorrere a ritroso la provinciale e, superata la rotonda, imboccare via I Maggio. La seconda traversa che incrocerai sulla sinistra è via San Fereolo, la strada che ti permette di raggiungere il Santuario di San Fereolo. Edificata all’inizio del Seicento inglobando un sacello primitivo, questa chiesa è “a ponte”, essendo situata sopra il torrente Tisone: il corso d’acqua contribuisce a rendere umida la parete della camera dietro l’altare in cui è ospitato un affresco quattrocentesco (risalente all’oratorio precedente) che raffigura la Crocifissione. La devozione popolare in passato induceva gli abitanti del posto a ritenere che l’umido non fosse altro che il sudore del santo: per questo motivo tutti toccavano l’affresco per farsi il segno della croce. Il continuo sfregamento dei fedeli, però, ha finito per compromettere lo stato di conservazione del dipinto.
Ora riprendi la tua passeggiata lungo via I maggio e procedi tenendo la destra, in modo da imboccare via Cesare Battisti e da qui svoltare subito a destra in via Cappelletta. In fondo a questa strada gira a destra e immettiti in via Nazario Sauro, per andare ad ammirare, all’incrocio con via della Liberazione, la Chiesa di San Giovanni Battista. Realizzata negli anni ’40 del XVII secolo, è la chiesa parrocchiale di Solzago e può vantare una pala d’altare dipinta nel 1884 da Lodovico Pogliaghi (autore, tra l’altro, del gruppo della Pietà alla Cappella Espiatoria di Monza).
Da qui puoi imboccare via della Liberazione: arrivato in fondo gira a destra in via Como e raggiungi il civico 18. Ti ritrovi, così, in località Casina (o Villaggio Cassina), dove puoi vedere un antico rustico che ti porta indietro nel tempo, almeno con l’immaginazione: gli stemmi nobiliari incisi sull’arco di ingresso, la piccola chiesa privata e i tanti affreschi che costellano questo complesso ti lasceranno a bocca aperta.
A questo punto continua lungo la provinciale e, prima del cartello che indica l’inizio di Como, gira a destra in via Volta per raggiungere la frazione di Ponzate. Giunto in centro, in via Monte Grappa potrai osservare la Chiesa di Santa Brigida d’Irlanda, con la sua facciata decorata ad affresco. Costruita nel XVII secolo, ospita al proprio interno un organo realizzato da Francesco Carnisi e un affresco attribuito a Giovanni Andrea de Magistris che rappresenta la Madonna del latte con San Rocco, risalente alla fine del Quattrocento o ai primi anni del Cinquecento.
[Qui sotto ti spiego quali posti vedere durante una gita in Brianza, dove mangiare a Tavernerio e come arrivare. Intanto, se vuoi lascia il tuo like alla pagina Facebook di Viaggiare in Brianza: te ne sarei grato!]
Che cosa fare a Tavernerio: gli itinerari naturalistici
Hai voglia di scoprire che cosa vedere a Tavernerio in mezzo alla natura? Puoi approfittare degli itinerari del Parco Locale di Interesse Sovracomunale della Valle del Torrente Cosia.
Da via Raffaello puoi imboccare il sentiero che ti conduce fino al Ponte dei Bottini. Da qui hai l’opportunità di osservare la Cascata dei Bottini, con un salto di 8 metri che ha scavato delle cavità profonde e levigate in virtù del moto rotatorio delle ghiaie e delle sabbie trasportate dalla corrente. Tali cavità prendono il nome di Bottini, appunto, ma sono note anche come Marmitte dei Giganti.
Proseguendo lungo il tracciato puoi percorrere la Passeggiata Voltiana, che da Solzago porta a Camnago Volta, nei boschi della cosiddetta via del tram: qui, infatti, fino agli anni ’50 del secolo scorso passava il tram che congiungeva Como a Lecco, non in grado di percorrere la salita eccessivamente ripida della strada.
Da via Pirandello, invece, puoi imboccare il Sentiero della Valle del Cosia, tra gole profonde fino a 20 metri e numerose cascatelle: il percorso ti porta fino alla Chiesa di San Francesco in Ravanera.
Dalla Chiesa di San Martino parte il Sentiero della Valle di Tavernerio, che porta fino alla vetta del Monte Boletto, coprendo un dislivello di quasi 800 metri. Procedendo lungo il sentiero puoi imbatterti nelle due cappelle votive della Madonna del Mulinètt (o Madonna della Guardia), che nel secolo scorso erano luoghi di adorazione in cui si radunavano i contadini del posto per pregare.
A quota 900 metri, il percorso si interseca con il Sentiero della Valle Piattellina, che parte dalla località Gilasca a Solzago.
A Ponzate, infine, nei pressi del cimitero di via Monte Rosa in corrispondenza della Cappelletta della Beata Vergine Addolorata inizia il Sentiero della Valle di Ponzate.
Dove mangiare a Tavernerio
Tra i più noti ristoranti di Tavernerio c’è Gnocchetto, in via I Maggio 56 a Solzago. Aperto a pranzo dal mercoledì al lunedì e a cena dal mercoledì alla domenica, il locale propone una vasta selezione di pizze con ingredienti speciali (miele di acacia, crema al pistacchio, limone, polpo, pesto, sciatt) e, tra le altre specialità, bollito misto con salsa verde e risotto alla milanese con ossobuco in gremolada.
Un’altra location dove mangiare a Tavernerio è Il Crotto del Giuvanin, in via Manzoni 61 (accesso da via IV Novembre). Nel menù trovi carne salada alla piemontese, tagliatelle al ragù di anatra e pizze gourmet.
A proposito di pizzerie a Tavernerio, in via Provinciale 27 trovi il Ristorante Elvis, aperto tutti i giorni. Ti consiglio di provare il risotto al caffè con tartare di tonno, la tagliata di pesce spada con frutta secca e il petto d’anatra al sale nero.
Sempre in via Provinciale, ma al civico 62B, il ristorante Il Pashà è un’ottima pizzeria a Tavernerio (anche d’asporto) che propone anche specialità di carne e di pesce. Il menù include, tra l’altro, paella, ostriche e carpaccio di salmone.
Se preferisci il sushi all you can eat in Brianza puoi provare il Miho di via Provinciale 71, sempre aperto a pranzo e a cena: la sera il prezzo fisso è di 25.90 euro, bevande escluse.
Una valida alternativa per assaporare sushi all you can eat a Tavernerio è il Sushi Bar Lin di via Briantea 23.
Se hai voglia di un hamburger in Brianza, la Birreria Trinchetta di via Provinciale 75 è la meta che fa per te: non perdere la polenta uncia, il cinghiale brasato e il birramisù.
Nel novero dei posti dove mangiare a Tavernerio ti segnalo, infine, la Baita Boletto Fabrizio, in via alle Colme: la location ideale dove fermarsi dopo una camminata in montagna gustando taglieri di salumi, formaggi, carne di selvaggina e polenta.
Come arrivare a Tavernerio
Come arrivare a Tavernerio in auto? Provenendo da Milano devi procedere lungo l’Autostrada A8 fino a Lainate e qui immetterti sulla A9. Quindi prosegui fino allo svincolo per la A59 (la Tangenziale di Como): imboccala e percorrila fino in fondo; poi prosegui fino alla prima rotonda, dove dovrai svoltare a sinistra. A quel punto, andando sempre dritto giungerai sulla SP 342 che ti porterà a Tavernerio.
Provenendo da Como, ti basta seguire la SP 342.
A Tavernerio non ci sono stazioni ferroviarie. Per arrivare a Tavernerio in treno puoi fare riferimento alla stazione di Erba, servita dalla linea Milano-Canzo-Asso e collegata, tra l’altro, con Canzo, Caslino d’Erba, Ponte Lambro, Merone, Lambrugo, Inverigo, Arosio, Carugo, Mariano Comense, Cabiate, Meda, Seveso e Cesano Maderno.
Per arrivare a Tavernerio in autobus puoi sfruttare la linea C40, che passa da Como, Lipomo, Albese con Cassano, Albavilla, Erba, Pusiano, Cesana Brianza, Bosisio Parini, Suello, Civate, Valmadrera, Malgrate e Lecco. La linea C43, invece, collega il paese con Como, Camerlata e Lipomo. Puoi raggiungere Tavernerio con i pullman C45 se parti da Cantù, Mariano Comense, Carugo, Arosio, Inverigo, Lurago d’Erba, Alzate Brianza, Orsenigo, Montorfano, Lipomo o Como, o con i bus C49 se parti da Erba, Lipomo o Como. Tavernerio è servita anche dalla linea C46, che passa da Como, Lipomo, Montorfano, Alzate Brianza, Anzano del Parco, Lurago d’Erba, Lambrugo, Nibionno, Cassago Brianza, Bulciago, Barzago, Sirtori, Cremella, Viganò, Barzanò, La Valletta Brianza, Santa Maria Hoè, Olgiate Molgora, Calco, Merate, Imbersago, Brivio e Bergamo. Infine, gli autobus C47 collegano Tavernerio con Como, Lipomo, Montorfano, Alzate Brianza, Anzano del Parco, Monguzzo, Lurago d’Erba, Lambrugo, Nibionno, Bulciago, Cassago Brianza, Cremella, Barzanò, Sirtori, Viganò, Monticello Brianza, Casatenovo, Missaglia, Montevecchia, Cernusco Lombardone, Osnago e Merate.
Sul web non troverai troverai nessun altro sito come Viaggiare in Brianza: se vuoi aiutarmi a tenere in vita questo progetto, puoi farlo con una donazione attraverso il tasto qui sopra.
Desideri contattarmi per darmi un suggerimento, segnalarmi un errore o propormi una collaborazione? Puoi scrivermi cliccando qui.