La riserva naturale della Fontana del Guercio è una delle aree verdi più importanti della Brianza. Situata nel territorio comunale di Carugo, fa parte del Parco delle Groane e della Brughiera Briantea. Se vuoi sapere come raggiungerla e perché vale la pena di visitarla (a piedi o in bici), prosegui nella lettura di questo post.
Tutto quello che ti serve sapere
Che cos’è la Fontana del Guercio di Carugo
La riserva naturale della Fontana del Guercio di Carugo accoglie numerose sorgenti che scaturiscono nella Val Sorda, nella parte settentrionale del paese.
Le acque che provengono da queste sorgenti danno origine all’antica Roggia Borromeo, per la maggior parte di origine artificiale, che attraversa l’intera riserva.
Le sorgenti hanno contribuito allo sviluppo di un ambiente particolare, con la presenza di animali come:
- ricci;
- ghiri;
- anfibi (tra cui la salamandra pezzata);
- gamberi di fiume.
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Si pensa che le sorgenti venissero usate già ai tempi dei Celti, gli antichi abitanti del Nord Italia, che forse se ne servivano anche per svolgere riti magici. I fontanili sono delimitati da muri a secco molto antichi (i più recenti sono stati realizzati verso la fine del XVII secolo); oltre alla Fontana del Guercio, che dà il nome all’intera riserva, vale la pena di citare anche la Testa del Capùn e la Testa del Nan, da cui scaturisce la Roggia Borromeo.
La riserva fu istituita nel 1986, e si sviluppa su una superficie di quasi 28 ettari.
Giro ad anello: Fontana del Guercio – Cascina Sant’Ambrogio – Fontana del Guercio
Ti propongo un giro ad anello che, partendo dalla Fontana del Guercio, passa da Cascina Meroni a Pozzolo e da Cascina Sant’Ambrogio, per poi riportarti al punto di partenza. Ovviamente si tratta solo di uno dei tanti itinerari che puoi percorrere all’interno della riserva, visti i tanti sentieri che si diramano dal percorso principale: lascio a te il piacere di scoprirli tutti. 🙂
La strada che ti porta verso la Fontana del Guercio è costeggiata dalla Roggia Borromeo, che sgorga proprio dalle risorgive della riserva naturale. La roggia fu realizzata nel 1682 per trasportare l’acqua fino ai giardini di Palazzo Arese Borromeo a Cesano Maderno.
All’inizio del percorso trovi un pannello che riporta tutte le informazioni che potrebbero esserti utili per goderti una passeggiata indimenticabile.
Qui sono indicate, fra l’altro, le regole da rispettare per non compromettere la quiete della riserva. Come puoi immaginare, è vietato:
- cacciare;
- accendere fuochi;
- campeggiare;
- svolgere manifestazioni sportive.
Più in generale, è proibito “esercitare ogni altra attività che comporti alterazioni alla qualità dell’ambiente incompatibili con le finalità della riserva”.
A proposito di divieti, ti ricordo che nella riserva naturale i cani non possono entrare, neppure se tenuti al guinzaglio.
Lo stesso pannello ospita, inoltre, la carta dei sentieri e dei percorsi del Parco della Brughiera Briantea e un cartellone dedicato, nello specifico, alla riserva naturale della Fontana del Guercio, con una descrizione dettagliata delle sue particolarità naturalistiche.
Accanto al pannello puoi ammirare un lavatoio, di cui viene raccontata anche la storia, risalente addirittura al 1725. L’11 maggio del 1725 il conte Carlo Borromeo concedeva agli abitanti della Cascina Sant’Ambrogio e di Incasate la possibilità di aprire, da un lato del ponte situato sopra la Roggia Borromeo, un piccolo guado, che consentisse di abbeverare gli animali e di lavare i panni. A questo scopo furono poste sette pietre per lavare: tre sulla destra e quattro sulla sinistra. Come si legge nella relazione dell’ingegner Italo Azimonti sulla Roggia Borromeo del 1914 citata nella bacheca in legno presente oggi davanti al lavatoio, “queste opere dovevano essere mantenute a spese di detti abitanti i quali si assumevano l’impegno di non impedire mai né direttamente né indirettamente il libero deflusso delle acque”.
A proposito di questa bacheca in legno, vale la pena di osservarla con attenzione: realizzata in legno di castagno, ospita due bassorilievi che raffigurano rispettivamente le lavandaie intente a lavare i panni e il gambero di fiume, simbolo della roggia. I bassorilievi sono stati disegnati da Luigi Marelli e scolpiti da Danilo Borgonovo.
Direi che a questo punto puoi incamminarti lungo via Fontana del Guerc per immergerti nell’ambiente della riserva naturale!
Il percorso può essere affrontato senza problemi anche in bici; più difficile, invece, muoversi con passeggini o carrozzine.
Non mancano i ponticelli che scavalcano i corsi d’acqua, contribuendo a rendere il contesto ancora più suggestivo.
Il sentiero principale è ampio: non corri il rischio di perderti. Dopo alcune centinaia di metri arrivi a un bivio che ti segnala che, svoltando a sinistra, puoi raggiungere Cascina Sant’Ambrogio. Se vuoi seguire il giro ad anello che ti sto proponendo, però, vai dritto: tanto arriverai comunque a Cascina Sant’Ambrogio in seguito.
Ancora pochi passi e il bosco si dirada, lasciando spazio a piante erbacee e arbusti.
La strada poi si dirama: se prosegui verso destra, dopo un piacevole tratto nel verde sbucherai in zona Sant’Isidoro; per questo giro ad anello, invece, devi andare a sinistra. Prima di proseguire, però, dai uno sguardo alla tua sinistra e lasciati sorprendere dalla bellezza del panorama.
Continuando la tua passeggiata, percorrerai una strada che nel periodo autunnale è meta di chi ama raccogliere castagne.
Stai per lasciare il territorio di Carugo ed entrare in quello di Brenna.
Arrivi, così, nella zona di Pozzolo Inferiore, nel paese di Brenna. Tenendo la sinistra, raggiungi la bella Cascina Meroni, nella zona “due gelsi”: alberi che ricordano l’antica tradizione della bachicoltura. Qui trovi anche le indicazioni dei sentieri del Parco della Brughiera Briantea: tu devi seguire per Cascina Sant’Ambrogio.
Un breve tratto in discesa ti riporta in mezzo ai boschi.
Seguono alcuni saliscendi poco impegnativi; non ci sono altri cartelli, ma il sentiero è uno solo: non puoi sbagliare strada.
Uscito dal bosco, il paesaggio che si presenta ai tuoi occhi è incantevole.
Dopo poche decine di metri riesci finalmente a intravedere il complesso di Cascina Sant’Ambrogio.
Il complesso comprende, oltre al fabbricato principale, anche una cappella intitolata al santo.
La storia di Cascina Sant’Ambrogio merita di essere conosciuta da vicino: se vuoi approfondirla, ti basta leggere il post qui sotto.
Dopo aver ammirato la cascina, puoi riprendere il tuo percorso, seguendo la discesa che ti porta alla cosiddetta diga di Carugo.
In realtà non si tratta di una diga, ma di una vasca di laminazione.
Lasciata la vasca di laminazione alle spalle, ti basta percorrere poche decine di metri per ritornare al punto di partenza: il lavatoio del 1725.
Fontana del Guercio a Carugo: come arrivare
La Fontana del Guercio di Carugo si trova in via Fontana del Guerc.
Se scegli di arrivare a Carugo in auto, ti conviene lasciare la macchina nei parcheggi di via XXV Aprile.
Da qui, lasciandoti la scuola alla tua destra procedi lungo via XXV Aprile, continuando poi in via Diaz. Oltrepassato un sottopassaggio, arrivi a un bivio tra via Cascina Capriola e Cascina Sant’Ambrogio.
Tu vai dritto, seguendo per Cascina Sant’Ambrogio, e dopo poche decine di metri sarai arrivato.
Hai deciso di arrivare a Carugo in treno? Allora puoi fare riferimento alla stazione di Carugo Giussano. Uscito dalla stazione, allo stop gira a sinistra in via Toti e percorri questa strada fino in fondo, per poi svoltare a destra in via Garibaldi; quindi vai a sinistra in via Roma e prosegui in via Sirtori e in via Diaz. Andando sempre dritto, superato il sottopassaggio raggiungerai il bivio tra via Cascina Capriola e Cascina Sant’Ambrogio: segui per Cascina Sant’Ambrogio, e dopo poche decine di metri sarai giunto a destinazione.
Nel caso in cui tu abbia in mente di arrivare a Carugo in autobus, infine, ti basterà utilizzare la linea C45, scendendo alla fermata piazza Municipio. Da qui, lasciandoti i numeri civici dispari alla tua destra, procedi lungo via Cadorna e continua in via Garibaldi, per poi svoltare a sinistra in via Roma. Vai dritto lungo via Sirtori, e poi tieni la destra per proseguire in via Diaz. Andando sempre dritto, supererai un sottopassaggio e giungerai al bivio tra via Cascina Capriola e Cascina Sant’Ambrogio: tu segui per Cascina Sant’Ambrogio, e in breve sarai arrivato.
In ogni caso, per arrivare alla Fontana del Guercio ti basta seguire i cartelli con l’indicazione “Percorso Acqua per la Vita” disseminati per le strade di Carugo: non correrai il rischio di perderti.
Che cosa vedere a Carugo
La Fontana del Guercio può essere il punto di partenza ideale per una passeggiata a Carugo: nel post qui sotto ti propongo un itinerario che ti permette di conoscere tutti i monumenti storici e tutte le location da non perdere in paese. Approfittane per organizzare una gita in Brianza da queste parti 🙂
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Ciao Simone e complimenti per tutte le informazioni fornite di tutti i paesi!!! A volte sconosciute anche a noi…
Abito a Carugo e volevo segnalarti che “usciti dal Museo del ‘900” non puoi in fondo alla via Don Gnocchi andare in via Cattaneo in quanto è strada chiusa. Per cui devi segnalare che giri a dx in via Garibaldi fino alla rotonda del Municipio ed entri in via Toti e in fondo prima della stazione trovi la chiesa di San Zeno sulla dx.
Grazie e continua così!
Grazie mille, correggo subito!
Ciao! Quanto dura, all’ incirca, il giro ad anello? Grazie mille
Ciao! Ovviamente dipende dal ritmo di camminata; due ore, al massimo due ore e mezza.