Che cosa fare a Cabiate? Sono soprattutto i boschi e il verde della brughiera a offrirti una ragione per una piacevole gita in Brianza da queste parti. Puoi arrivare qui facilmente sia in treno che in auto; nelle prossime righe ti suggerisco che cosa visitare e dove andare a mangiare (o a bere una birra).
Tutto quello che ti serve sapere
La città
Situata a 16 km da Monza e a circa 20 km da Como, Cabiate è una cittadina di poco più di 7mila abitanti. Circondata dai boschi della Brughiera Briantea, è bagnata dal Torrente Terrò (o Tarò) e dai suoi affluenti: la Roggia Vecchia, la Valle di Mezzo e la Valletta.
Che cosa fare a Cabiate: i monumenti da vedere
Che cosa vedere a Cabiate? Ti propongo di iniziare il tuo tour del paese da via Anderloni 14, per osservare un dipinto della Sacra Famiglia risalente alla fine dell’Ottocento e restaurato nel 2001 da Federico Pillan, grazie alla collaborazione del circolo Arci Il Filologico del paese.
Lasciati il dipinto sulla sinistra e vai fino in fondo a via Anderloni, per poi girare a destra in via Magenta: qui al civico 10 sorge Villa Anderloni, dove visse Pietro Anderloni, copista e pittore del XIX secolo.
Sulla facciata dell’edificio sono presenti tre medaglioni in terracotta che raffigurano Galileo, Raffaello e Michelangelo.
Sei curioso di conoscere la storia della vita di Pietro Anderloni e dei suoi soggiorni a Cabiate? Te ne parlo nel post qui sotto!
Poco oltre, di fianco al civico 2 di via Magenta, trovi il dipinto di una Madonna addolorata di fine Ottocento, di autore ignoto, restaurata da Serena Nigido e Stefania Boido nel 2001.
Al termine di via Magenta gira a sinistra in via Tasso e poi subito a destra in via Ponte: giungerai così in piazza Umberto I, dove c’è l’ingresso di Villa Padulli. Costruita sulla cima di una collina in posizione dominante rispetto al centro del paese, la villa è in stile tardo neoclassico e ospitò in più occasioni Alessandro Manzoni. Al momento l’edificio non può essere visitato; puoi, però, osservare la deliziosa architettura della portineria che si affaccia sulla piazza.
Pochi metri più in là, all’incrocio tra piazza Umberto I e via Vittorio Emanuele II, c’è il Santuario di Santa Maria Annunciata.
A questo santuario ho dedicato un post di approfondimento, che ne racconta la storia in maniera dettagliata con foto e curiosità: per leggerlo ti basta cliccare qui sotto.
Lasciandoti il santuario sulla destra, imbocca via della Resistenza. Nel giardino che separa questa strada da via Carso, alla tua destra, potrai notare due deliziose sculture in legno donate dall’intagliatore cabiatese Maurizio Colombo e realizzate direttamente sui tronchi di due alberi: una raffigura due scoiattoli sui rami di una pianta; l’altra rappresenta due rapaci.
Ora prosegui lungo via della Resistenza e vai sempre dritto, fino a quando non incroci sulla tua destra via Piave. In questa strada accanto al civico 3 puoi ammirare il murale Ombre Cabiatesi. Lungo 60 metri, è stato creato da Enrico Cazzaniga, e riproduce le ombre di diversi abitanti del paese: uomini, donne e bambini che si sono messi a disposizione per un progetto di arte collettiva.
Se vuoi sapere come è stato realizzato il murale e conoscere tantissimi altri dettagli su questa opera di street art, ti basta leggere il post qui sotto, interamente dedicato a Ombre Cabiatesi.
A questo punto prosegui fino alla fine di via Piave, e poi gira a destra in via Roma; giunto in piazza Libertà, vedrai sulla rotonda la scultura Proposta dell’artista medese Osvaldo Minotti. Contraddistinta da volumi puri ed essenziali, l’opera è stata concepita per essere goduta da tutti i punti di vista: il titolo scelto vuol mettere in evidenza la libertà di lettura e interpretazione da parte di chi osserva.
Dalla rotonda supera il passaggio a livello; prosegui in via Vittorio Veneto, e – arrivato in fondo – gira a sinistra in via Padulli. Raggiunto il civico 51, fermati ad ammirare i murales che decorano l’edificio che ospita la Scuola d’Arte di Cabiate.
Intitolata Cabiate, l’artigianato e la cadrega, l’opera è stata progettata da Marco Minotti e realizzato da Akila Porage, Silvano Villa, Saviana Brivio e Mauro Calvi, con la collaborazione di Gianluca Liuzzi.
Come riportato sulla targa esplicativa a corredo dei murales, “mediante colori e forme si racconta la storia da un paesaggio bucolico d’altri tempi all’insegnamento, dalla lavorazione artigianale all’utilizzo delle nuove tecnologie: la ‘cadrega’, prodotto iconico, si fa sedia, è design”.
Superata la Scuola d’Arte, gira a sinistra in via Battisti e poi a destra in via Manzoni, per andare a osservare un altro murale, che abbellisce l’edificio della scuola media del paese, al civico 51. Anche questa opera è stata realizzata da Akila Porage, con la collaborazione di Silvano Villa.
A questo punto puoi tornare indietro lungo via Padulli; prosegui in via Rossini e poi gira a sinistra in via Dante. Qui, all’incrocio con via Don Canali, sorge la Chiesa di Santa Maria Nascente, costruita tra gli anni ’40 e ’50 del secolo scorso su progetto di Ottavio Cabiati (architetto anche della Basilica dei Santi Filippo e Giacomo a Giussano e della Chiesa dei Santi Nazaro e Celso di Verano Brianza).
Anche in questo caso ho dedicato alla chiesa un post a parte: ti consiglio di cliccare qui sotto per leggerlo se vuoi scoprire tutti i segreti che la riguardano, a cominciare dalle immagini raffigurate sui portali di ingresso.
Ora prosegui la tua passeggiata lungo via Dante; superato il semaforo, gira nella terza via a sinistra, via Baracca. Al civico 4 c’è l’ingresso del Centro Giovanile San Luigi, nel cui cortile puoi ammirare un’altra opera di Osvaldo Minotti, la scultura Altius Age Iter. Il titolo fa riferimento a un verso delle Metamorfosi di Ovidio dedicato a Icaro (Altius Egit Iter, “Andò troppo in alto”, che poi diventò anche il titolo di una poesia di Gabriele D’Annunzio), trasformandolo in un invito a mirare verso l’alto: “Age” è, appunto, imperativo.
Ritornato in via Dante, percorrila fino in fondo: giunto di fronte all’ingresso del cimitero, noterai il Monumento all’Avis, realizzato sempre da Osvaldo Minotti.
Accanto c’è il Monumento ai Caduti, il cui autore è lo stesso Minotti. L’opera, inaugurata nel 1974, rappresenta tre bambine in cerchio impegnate a giocare.
In origine questo monumento era stato collocato davanti alla scuola media del paese; poi è stato trasferito nella posizione in cui si trova ancora oggi. Il basamento riporta una frase che si immagina pronunciata da una bambina della scuola media: “Il tuo sacrificio per la nostra libertà”.
Da qui, gira a destra in via Fermi, poi svolta a sinistra in via Milano e subito dopo a destra in via Giovanni XXIII, per andare ad ammirare da vicino (di fronte al civico 7) la Chiesa di San Giorgio.
Risalente al Settecento e progettata da Giacomo Antonio Quadrio, sotto la finestra di facciata accoglie una scultura che raffigura il santo, opera – anche in questo caso – di Osvaldo Minotti. Accanto al portale di ingresso, invece, le due finestrelle sono caratterizzate da teche che accolgono teschi e ossa, con tutta probabilità appartenenti a vittime della peste.
Per conoscere meglio la storia della Chiesa di San Giorgio di Cabiate e scoprire come è fatta al suo interno, puoi leggere il post qui sotto, che descrive questo edificio religioso in maniera più approfondita.
Che cosa fare a Cabiate: gli itinerari naturalistici
Volendo scoprire che cosa fare a Cabiate, potresti approfittare della bellezza della natura del Parco della Brughiera Briantea. I sentieri a cui puoi fare riferimento sono il 3, il 4 e il 5.
Il sentiero 3 ti porta dalla località Ipporonco a Mariano Comense passando, tra l’altro, per i laghetti della Mordina. Puoi accedervi da via dei Ronchi.
Nel post qui sotto trovi un resoconto dettagliato del sentiero 3 del Parco della Brughiera Briantea.
Anche il sentiero 4 ti conduce da Cabiate a Mariano Comense, ma seguendo un percorso parzialmente diverso. Puoi accedervi da via Nicolini.
Inizialmente costeggi il torrente Valletta (che per la maggior parte dell’anno è in secca), per poi attraversare vari boschi: la Beula del Gos, il Bosco del Crocefisso e il bosco San Francesco. Quindi, dopo aver superato una vasta radura, ti ricolleghi al sentiero 3.
Nel post qui sotto trovi tutto quello che ti serve sapere sul sentiero 4 del Parco della Brughiera Briantea, con foto e indicazioni dettagliate per percorrerlo e scoprire che cosa vedere a Cabiate in mezzo ai boschi.
Il sentiero 5, infine, collega Cabiate con Camnago, frazione di Lentate sul Seveso, passando dal Bosco di San Francesco e dalla località Ipporonco. Puoi accedervi dalla fine di via della Resistenza.
Anche in questo caso puoi leggere un resoconto dettagliato: clicca qui sotto se vuoi conoscere ogni singola location del sentiero 5 del Parco della Brughiera Briantea.
[Prima di leggere dove mangiare a Cabiate, perché non lasci il tuo Mi Piace alla pagina Facebook di Viaggiare in Brianza? Potrai scoprire dove e come organizzare splendide gite vicino a Milano]
Dove mangiare a Cabiate
Uno dei migliori posti dove mangiare a Cabiate è Pizziamoci Su, in viale Repubblica 48: perfetto per assaggiare la vera pizza napoletana in Brianza, è aperto dalle 12 alle 14 e dalle 18.30 alle 22 dal martedì alla domenica. Tra le specialità presenti nel menù, oltre alle pizze classiche, puoi trovare pizze fritte, zucchine alla scapece, saltimbocca della casa e arancini napoletani; su prenotazione anche pastiera e casatielli napoletani.
Se cerchi un ottimo ristorante a Cabiate, in via Buozzi 22 trovi La Pergola: da provare le tagliatelle al ragù di cinghiale, i ravioli pizzoccherini e gli scialatielli del pescatore.
Cerchi una pizzeria a Cabiate? In via Padulli 86 c’è la Pizzeria Sole, che mette a disposizione il servizio di asporto: è aperta a cena tutte le sere tranne il martedì e a pranzo tutti i giorni tranne il martedì e la domenica. Da provare, tra le specialità mediterranee del suo menù, gli arancini e i cannoli siciliani.
Anche Dimensione Gusto è un’ottima pizzeria a Cabiate: si trova in via Vittorio Veneto 29 e propone anche kebab, piadine, panini e hamburger. Ovviamente puoi approfittare del take away.
Tra i posti dove mangiare a Cabiate spendendo poco c’è Amici Miei, pizzeria d’asporto situata in via Grandi 44: oltre a pizze e focacce, propone nel menù panini e piadine kebab, falafel, hamburger e panzerotti fritti.
Infine, un eccellente ristorante a Cabiate è L’Osteria de Cabiàa, in via Grandi 11, specializzata in cucina tipica lombarda. Spesso vengono organizzate anche serate a tema (paella, bollito, cassoeula, e così via).
Come arrivare a Cabiate
Come arrivare a Cabiate in auto? Provenendo da Milano devi percorrere la strada statale 35 dei Giovi (cioè la superstrada Milano-Meda, anche se sui cartelli stradali viene indicata come Milano-Como), uscendo a Meda. Allo svincolo, tieni la destra e segui per Meda centro; alla rotonda, vai a destra per poi spostarti la sinistra e proseguire lungo via Cadorna. Percorrila fino in fondo, poi svolta a destra in via Indipendenza e subito a sinistra in viale Brianza: andando dritto, arriverai a Cabiate.
Per arrivare a Cabiate in treno puoi fare riferimento alla stazione cittadina, servita dalla linea suburbana S2 di Milano e dalla linea regionale Milano-Canzo-Asso: è collegata, tra l’altro, con Varedo, Bovisio Masciago, Cesano Maderno, Seveso, Meda, Mariano Comense, Carugo, Arosio, Inverigo, Lambrugo, Merone, Erba, Ponte Lambro, Caslino d’Erba e Canzo.
Per arrivare a Cabiate in bus devi fare riferimento alla linea C80, che passa da Monza, Lissone, Desio, Seregno, Meda, Mariano Comense e Cantù. Se provieni da Como, devi prendere il C50 e poi fare cambio a Cantù.
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