Che cosa fare ad Alzate Brianza? Nel paese che ospita l’unico aeroporto della Brianza puoi visitare il Santuario della Madonna di Rogoredo (magari in occasione della fiera secolare che lo vede protagonista nel mese di settembre) o scoprire le tante dimore patrizie della zona, compresa quella in cui visse niente meno che Papa Innocenzo XI.
Tutto quello che ti serve sapere
La città
Paese di poco meno di 5mila abitanti della Brianza comasca, Alzate Brianza ha dato i natali a Francesco Anzani, patriota e amico di Giuseppe Garibaldi, comandante della Legione Italiana in Uruguay.
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Che cosa fare ad Alzate Brianza: i monumenti da vedere
Ti stai domandando che cosa vedere ad Alzate Brianza? Potresti iniziare scoprendo l’unico aeroporto della Brianza, in località Verzago, in via Isonzo 226. La struttura non è aperta al traffico di linea ma è destinata solo ai velivoli leggeri. Qui vengono organizzate lezioni per il conseguimento della licenza di pilota privato di aliante: la flotta dell’Aeroclub Volovelistico Lariano include tre trainatori, due motoalianti e quattro alianti biposto.
Dopo aver ammirato gli alianti in azione, lascia l’aeroporto risalendo la stradina sterrata e gira a sinistra in via Risorgimento. Percorri questa strada e, dopo la curva verso destra, sbucherai in via Giovio: di fronte a te puoi vedere Villa Giovio, dimora risalente al XVII secolo affacciata su un suggestivo giardino terrazzato. Vi soggiornò, tra gli altri, Ugo Foscolo.
Per ammirare sia il giardino che la villa, anche se da lontano, gira a destra e percorri via Giovio lasciandoti l’edificio alla tua sinistra: dopo una curva a sinistra, di fronte a te si aprirà una splendida visuale.
Prosegui la tua passeggiata in via Giovio e vai sempre dritto, continuando in via Gramsci, al termine della quale girerai a destra in via IV Novembre. Superata la rotonda, al semaforo svolta a sinistra in via Trento e Trieste; alla rotonda gira a destra e vai dritto, fino a che non ti ritrovi in piazza San Pietro. Eccoti davanti alla Chiesa dei Santi Pietro e Paolo: il suo aspetto attuale è frutto del progetto di Giacomo Moraglia, lo stesso architetto che si occupò della ricostruzione del Santuario della Madonna dei Miracoli di Cantù.
All’interno la navata è decorata con affreschi di Giuseppe Carsana, risalenti al 1877, fra cui un dipinto di San Pietro che cura un paralitico. Otto medaglioni raffigurano, invece, Salomone, Davide, Aronne, Mosè, Sant’Ambrogio, Sant’Agostino, San Girolamo e San Gregorio.
Dalla stradina accanto alla chiesa potresti riuscire a intravedere, sulla tua sinistra, Villa del Soldo, progettata – come la chiesa – da Giacomo Moraglia, su incarico di Giacomo Appiani d’Aragona. La villa è appartenuta, in passato, al conte Francesco Turati e al senatore Mario Crespi; oggi ospita convegni nazionali e internazionali. Il complesso include la portineria, la limonaia, la chiesina e la casa del pescatore. Molto particolare è il castelletto, con due torrette circolari, caratterizzato da smerlature tipiche delle fortezze di un tempo.
Ora ritorna indietro verso la rotonda; in piazza Roma, davanti al civico 1, puoi notare il monumento dedicato a Francesco Anzani, realizzato nel 1911 dal piemontese Leonardo Bistolfi e inaugurato in occasione del 50esimo anniversario dell’unità d’Italia.
Subito dopo la rotonda, in via Don Guanella, sulla tua destra noterai una stradina che conduce a Villa del Soldo, di cui ti ho parlato poco fa. Da qui, però, si può vedere solo la portineria di Villa del Soldo, realizzata in stile lombardo, rivestita all’esterno da piccole scaglie di pietra.
Adesso ritorna al semaforo da cui sei arrivato in precedenza e vai dritto in via Diaz: dove la strada curva verso destra, non potrai fare a meno di notare lo splendido edificio di Palazzo Alciati. Conosciuto anche con il nome di Villa Baragiola, oggi accoglie una residenza sanitaria assistenziale; il giardino dell’antica dimora, invece, è diventato un parco pubblico.
Prosegui la tua passeggiata in via Diaz e, all’incrocio, gira a destra in via Alciato. Qui, di fronte al civico 15, merita di essere vista la Chiesa di San Giorgio.
Al suo interno puoi osservare, sulla cappella dedicata alla Vergine Immacolata, un ciclo di affreschi risalente al 1531, tra cui un’Ultima Cena molto simile a quella celeberrima di Leonardo da Vinci, La Fuga in Egitto e La Presentazione di Gesù al Tempio. L’intradosso dell’arco di ingresso mostra fra due stemmi un re biblico, Davide, Mosè e un vescovo.
Se vuoi conoscere in maniera più approfondita la storia dell’affresco dell’Ultima Cena della Chiesa di San Giorgio di Alzate Brianza, puoi leggere l’approfondimento che gli ho dedicato nel post qui sotto.
Lasciandoti la chiesa sulla sinistra puoi passeggiare lungo la suggestiva via Alciato fino a giungere in piazza Fiume, dove il tuo sguardo sarà catturato dalla Torre Civica. La torre, a base quadrata, incorpora frammenti di sculture romane e lapidi, ed è ciò che rimane di un antico castello medievale.
Accanto alla torre, sopra il civico 1 di via Anzani, ecco una targa a ricordo di Andrea Alciato, giurista e umanista nato ad Alzate l’8 maggio del 1492.
Proseguendo lungo via Anzani, alla tua destra noterai l’edificio di Villa Odescalchi, conosciuta anche come Villa del Papa: fu, infatti, la dimora personale di papa Innocenzo XI, appartenente appunto alla nobile famiglia degli Odescalchi e di origine comasca. La villa (con ingresso tra i civici 8 e 12) è circondata da un parco di 30mila metri quadri, e negli anni è stata parzialmente trasformata in un albergo.
Ritornato nella piazza della Torre Civica, gira a sinistra in via Santuario a vai dritto: incontrerai una doppia rotonda dove dovrai prendere la seconda uscita per rimanere in via Santuario e da qui, arrivare dopo poche decine di metri al Santuario della Madonna di Rogoredo. Il quartiere di Milano non c’entra niente: Rogoredo deriva dal termine dialettale che indica il bosco di querce, bosco che era presente proprio nel punto in cui l’edificio fu eretto.
Al suo interno è presente un ciclo di affreschi risalente al 1533, che comprende una Madonna con Bambino simile a quella ospitata nel Santuario della Madonna dei Miracoli di Cantù.
Il Santuario della Madonna di Rogoredo è protagonista della Fiera Secolare di Settembre, che si svolge tutti gli anni proprio in via Santuario. A proposito: se vuoi conoscere tutte le sagre in programma in Brianza nel corso dell’anno, dai un’occhiata al post qui sotto!
A questo punto ritorna alla doppia rotonda e gira nella prima strada a destra (via Girola); vai sempre dritto e prosegui lungo via Anzani. Superato il passaggio a livello, ti ritrovi in via Volta: di fronte a te, ecco la scalinata che conduce al Castello Durini.
Costruito nella sua conformazione attuale tra il Sei e il Settecento, è conosciuto anche come Villa Durini e si sviluppa attorno a una torre di origine romana. L’edificio in passato ha ospitato, tra gli altri, Giovanni Verga, Giuseppe Parini e Gioacchino Rossini. La cappella di famiglia, la sala da pranzo e il parco furono progettati da Carlo Amati, l’architetto del porticato della Chiesa di San Giorgio a Casatenovo. L’edificio è aperto alle visite del pubblico in occasioni speciali (o tutti i giorni per gruppi di almeno 20 persone su prenotazione).
Continuando la tua passeggiata in via Volta, gira nella prima strada sulla sinistra, via Parini: dopo un tornante verso destra potrai imbatterti nella Chiesa di Sant’Andrea, risalente al 1907.
Che cosa fare ad Alzate Brianza: gli itinerari naturalistici
Se sei curioso di sapere che cosa fare ad Alzate Brianza a contatto con la natura puoi esplorare i sentieri del Parco Locale di Interesse Sovracomunale Zocc del Peric. Scille, primule e pungitopo sono tra le specie vegetali in cui puoi imbatterti; le due mulattiere principali sono segnate come Sentiero S1 e Sentiero S2. Puoi accedervi da via Monte Rosa, accanto al civico 203.
Dove mangiare ad Alzate Brianza
In via IV Novembre, al civico 262, trovi La Forchetta, ristorante di Alzate Brianza che propone linguine alla bottarga, risotto con salsiccia e liquirizia e molte altre prelibatezze: è aperto tutti i giorni tranne il mercoledì.
Hai voglia di mangiare la puccia in Brianza? Sempre in via IV Novembre – ma al civico 367 – c’è Il Lupo Mannaro, trattoria pizzeria aperta a pranzo e a cena dal martedì alla domenica.
Se sei alla ricerca di una pizzeria ad Alzate Brianza, Le Arcate è la location che fa per te: situato al civico 344 di via Santuario, oltre alle pizze propone specialità di pesce come le linguine all’astice e gli spaghetti allo scoglio.
Un’ottima trattoria in Brianza è Il Fungo, in località Miravano, in via Manzoni 2251: chiusa il martedì sera e il mercoledì, propone un ricco menù in cui spiccano il cervo, le lumache in umido e le specialità valtellinesi.
Ideal Pizza da Biagio, poi, è una pizzeria di Alzate Brianza che offre il servizio d’asporto: è al civico 36 di via Trento e Trieste.
Per un aperitivo in Brianza puoi scegliere Pecora Nera, al numero 104 della SP 342: un american bar & grill in cui trovi menù burger and chips da 10 euro, ma anche arrosticini abruzzesi e taglieri con gnocco fritto.
Come arrivare ad Alzate Brianza
Come arrivare ad Alzate Brianza in auto? Provenendo da Milano devi percorrere la SS 36 e uscire allo svincolo SS 342 Briantea Como-Bergamo; alla rotonda che trovi subito dopo, vai a sinistra in modo da scavalcare la superstrada. Ti trovi, così, sulla SP 342: andando sempre dritto giungerai a destinazione.
Provenendo da Como, non devi far altro che percorrere la SP 342 in direzione Bergamo.
Ad Alzate Brianza non ci sono stazioni ferroviarie. Per arrivare ad Alzate Brianza in treno puoi fare riferimento alla stazione di Brenna, situata lungo la linea Como-Lecco e collegata – tra l’altro – con Cantù, Anzano del Parco, Merone, Rogeno, Molteno, Oggiono, Galbiate e Civate.
Per arrivare ad Alzate Brianza in autobus puoi sfruttare la linea C45, che passa da Como, Lipomo, Montorfano, Tavernerio, Orsenigo, Anzano del Parco, Lurago d’Erba, Inverigo, Arosio, Carugo, Mariano Comense e Cantù. I bus C92, invece, tornano utili se parti da Erba, Alserio, Anzano del Parco, Orsenigo o Albavilla. I pullman C86 collegano il paese con Cantù, Brenna, Anzano del Parco, Orsenigo ed Erba, mentre quelli della linea C46 fermano a Como, Lipomo, Tavernerio, Montorfano, Anzano del Parco, Lurago d’Erba, Lambrugo, Nibionno, Bulciago, Cassago Brianza, Barzago, Sirtori, Cremella, Viganò, Barzanò, La Valletta Brianza, Santa Maria Hoè, Olgiate Molgora, Calco, Merate, Imbersago, Brivio e Bergamo. Infine ci sono i bus C47, che collegano Alzate Brianza con Como, Lipomo, Tavernerio, Montorfano, Anzano del Parco, Monguzzo, Lurago d’Erba, Lambrugo, Nibionno, Bulciago, Cassago Brianza, Cremella, Barzanò, Sirtori, Viganò, Monticello Brianza, Casatenovo, Missaglia, Montevecchia, Cernusco Lombardone, Osnago e Merate.
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Ho apprezzato molto la descrizione dettagliata dei luoghi da visitare e sicuramente seguirò il percorso proposto.
Piccolo errore di distrazione: la data di nascita di Andrea Alciato non è 8 maggio 1942, ma 1492.
Con cordialità
Ursula Stettler
Grazie mille per la segnalazione, ho corretto!