Il sentiero 5 del Parco della Brughiera Briantea inizia a Camnago, prosegue a Meda e si conclude a Cabiate dopo aver sfiorato Mariano Comense. Se vuoi percorrerlo durante una gita fuori porta in Brianza, ti consiglio di leggere le prossime righe: troverai tutte le indicazioni utili per scoprire le location più affascinanti di questo tracciato.
Il punto di partenza del sentiero 5 del Parco della Brughiera Briantea è al confine tra Lentate sul Seveso e Meda in corrispondenza della rotonda tra via XXIV Maggio, via Brianza e via Manzoni. Il percorso che ti attende, in verità, è ostico nella prima parte, fino alla Zoca dei Pirutit; dopodiché ti imbatterai in una sequela di paesaggi davvero incantevoli.
Tutto quello che ti serve sapere
Parco della Brughiera Briantea: la vecchia ferrovia delle cave
All’imbocco del sentiero a Camnago trovi un pannello con la cartina dei sentieri del Parco della Brughiera Briantea, utile per avere dei punti di riferimento lungo il percorso.
Nella parte iniziale il tracciato è accogliente, con una natura rigogliosa ai tuoi lati.
Quello che stai percorrendo è un tratto davvero piacevole.
E se sei fortunato, puoi trovare anche qualche compagno di viaggio.
Ben presto, però, dopo una breve salita la vegetazione prende il sopravvento, rendendo la fruizione del sentiero molto complicata, se non addirittura impossibile.
Sei circondato da rovi per diverse decine di metri, quindi procedi con la massima attenzione.
Non senza fatica, giungi a un bivio, dove trovi le indicazioni per la Zoca dei Pirutit: significa che devi girare a destra.
Da questo momento, purtroppo, il sentiero non migliora molto, e in più inizia a diventare fangoso. Poche decine di metri e ti ritrovi a un altro bivio senza indicazioni: devi girare a sinistra.
Salendo verso Cascina Malpaga, il sentiero si divide: tu devi andare a destra.
Poco oltre, subito dopo un ponticello, un altro punto in cui il sentiero si dirama: anche in questo caso vai a destra.
Ora sei sul percorso della vecchia ferrovia delle cave, che fino a qualche decennio fa veniva sfruttata dalle fornaci del posto. Il terreno è argilloso: i piedi sprofondano nella melma, ma purtroppo tra poco ti andrà ancora peggio.
Questa parte di percorso è in comune con il sentiero 6 del Parco della Brughiera Briantea, come ti confermano i cartelli. Da qui, tu devi andare dritto, tenendo la sinistra.
Ora arriva la parte tragica: il sentiero diventa impraticabile, e se non hai scarponi da montagna rischi di rimanere immerso nel fango fino alle caviglie. Quando, dopo aver superato pozzanghere e tratti limacciosi, sentirai il rumore delle macchine, per paradosso ti sembrerà una liberazione: significa che il fango è finito e potrai camminare su strada asfaltata!
Anche il pannello con la mappa in pessimo stato e i cartelli ricoperti dalla vegetazione danno l’idea di un tratto di sentiero abbandonato a sé stesso: ma non temere, perché d’ora in poi sarà tutto diverso e molto, molto più bello.
Eccoti giunto all’incrocio con via Santa Maria: da qui devi attraversare e proseguire verso la Zoca dei Pirutit.
Come vedi, è presente anche uno spiazzo per la sosta delle auto; tienilo a mente, nel caso in cui tu abbia in mente di fare un giro alla Zoca dei Pirutit senza fare troppa strada a piedi.
Non farti intimorire dalla presenza della sbarra: è solo per proibire il transito alle auto, mentre tu che sei a piedi puoi (ovviamente) passare.
Il sentiero che ti porta verso la Zoca è largo e confortevole: davvero diverso rispetto a quello di prima!
Incontrerai un bivio, ma puoi scegliere quale strada seguire, visto che entrambe ti portano alla Zoca. Io ti consiglio, comunque, di prendere quella sulla sinistra.
Parco della Brughiera Briantea: la Zoca dei Pirutit
La Zoca dei Pirutit è un laghetto sorto in quella che un tempo era una cava di argilla; oggi è una delle tante zone dove fare picnic in Brianza.
Dalla Zoca dei Pirutit, però, non ci sono indicazioni per proseguire lungo il sentiero 5. Ti aiuto io: rispetto alla strada da cui sei arrivato, devi tenere il laghetto sulla destra e andare a sinistra, dove ci sono le panchine.
Tieni le panchine alla tua sinistra, e in breve tornerai su un sentiero riconoscibile.
Dopo poco, eccoti a un bivio. I due percorsi poi si ricongiungono, quindi puoi scegliere quello che preferisci. Io comunque ti suggerisco di andare a sinistra.
Lungo questo tratto, infatti, troverai qualche indicazione in più.
Dopodiché dovrai girare a destra (se vai dritto, infatti, continui lungo il sentiero 7).
Giungi al punto in cui i due percorsi si ricongiungono, come ti dicevo prima. Tieni la sinistra e vai dritto.
Arrivato presso l’incisione della valle del Boscaccio, puoi scegliere se salire sul ponticello o attraversare il letto del corso d’acqua in secca. [aggiornamento del 27 luglio 2020: purtroppo il ponticello non c’è più, causa maltempo].
In breve raggiungi un altro ponticello sul torrente Valle di Mezzo, dopo il quale c’è un quadrivio: se vai a destra o a sinistra, ti sposti sul sentiero 3.
Tu, invece, devi andare dritto.
Stai per addentrarti in uno dei punti più suggestivi di tutto il percorso: svoltando a destra, lo scenario che si presenta ai tuoi occhi è davvero sorprendente.
La discesa tra terrazzi e scalini in legno è facile.
Ti consiglio di goderti il panorama attorno.
Terminata la discesa, il Ponticello dei Narcisi ti permette di superare il torrente Valletta.
Ti attende una breve salita, sempre in uno scenario da fiaba.
Parco della Brughiera Briantea: il Bosco di San Francesco
Quindi arrivi a un altro quadrivio, dove il sentiero 5 incrocia il 4. Tu devi andare dritto.
Stai per entrare, infatti, nel Bosco di San Francesco.
Alla tua sinistra un bassorilievo in terracotta realizzato dagli allievi della Scuola d’Arte di Cabiate che rappresenta San Francesco, patrono dell’ecologia.
Puoi concederti anche una sosta ristoratrice, vista la presenza di alcune panche in pietra.
Dopodiché puoi riprendere il cammino, verso l’alto.
Stai per abbandonare il bosco: svoltando a sinistra, entri nel vasto prato di San Francesco.
I cartelli ti confermano che sei sulla strada giusta.
Parco della Brughiera Briantea: i boschi ex Roccolo del Porta
Andando dritto, entrerai nei boschi ex Roccolo del Porta.
Da questo momento in avanti, alcuni tratti del percorso ritornano a farsi fangosi.
Gira a sinistra e passa sotto il parapioggia.
Ti stai chiedendo a che cosa servono quei bidoni? Ecco la risposta.
A questo punto entri in uno splendido bosco. Troverai una diramazione verso sinistra, ma tu non farci caso: devi proseguire dritto.
Incontrando un pannello con la mappa dei sentieri della Brughiera Briantea, devi girare a destra, per uscire dal bosco.
In questo punto il terreno è particolarmente melmoso: procedi con attenzione.
Percorri, così, un breve tratto di strada campestre.
Il percorso si fa gradualmente in discesa. Potrebbero esserci anche veicoli a motore, a cui devi dare la precedenza.
C’è solo una diramazione, e senza cartelli: tu devi tenere la sinistra e proseguire lungo la discesa.
Anche in questo tratto la scenografia che ti circonda è decisamente piacevole.
Dopo aver superato il depuratore di Mariano Comense alla tua sinistra, raggiungi l’ultima parte del sentiero.
Arrivato a un bivio, devi tenere la destra e andare dritto (girando a sinistra, dopo aver attraversato il torrente Terrò ti ritroveresti sul sentiero 3).
Ed eccoti giunto, infine, alla conclusione del sentiero 5 del Parco della Brughiera Briantea, in via della Resistenza a Cabiate.
Un percorso in verità molto più affascinante nel secondo tratto rispetto al primo. Il mio consiglio? Se non vuoi complicarti troppo la vita, parti direttamente dalla Zoca dei Pirutit. La prima parte del sentiero (quella da Camnago fino a via Santa Maria a Meda, per intenderci) purtroppo è ai limiti dell’impraticabilità, vuoi per la natura sin troppo selvaggia, vuoi per i lunghi tratti fangosi che rendono impossibile camminare. La sensazione è che, in questo tratto, il sentiero sia un po’ abbandonato a sé stesso, a differenza che nel tratto di Cabiate.
Che cosa vedere a Cabiate
Ora che sei arrivato a Cabiate vuoi scoprire che cosa vedere nei dintorni e dove mangiare? Nel post qui sotto ci sono tutti i consigli che ti servono.
Che cosa vedere a Lentate sul Seveso
Se, invece, sei curioso di sapere come arrivare e che cosa fare a Lentate sul Seveso, le risposte sono in questo post.
Per scrivere questo post ho investito un bel po’ di tempo: se ti va di ricompensarmi con una piccola donazione per me sarebbe un importante stimolo a continuare a offrirti informazioni e consigli.
Vuoi sapere chi sono e perché ho creato Viaggiare in Brianza? Clicca qui sotto e lo scoprirai.
Infine, un’avvertenza (forse banale): ho descritto e fotografato il sentiero 5 del Parco della Brughiera Briantea secondo le condizioni in cui l’ho trovato quando l’ho percorso. Tieni presente, ovviamente, che alcune sue caratteristiche variano in base alla stagione, alla manutenzione del momento, ai fenomeni atmosferici dei giorni precedenti o delle modifiche apportate dall’uomo.
Quindi, se camminando lungo il sentiero noterai qualche differenza rispetto a ciò di cui ti ho parlato, non volermene: anzi, clicca qui sotto e scrivimi per segnalarmelo.
Molto chiaro ed esaustivo mi piacerebbe conoscere in modo così dettagliato altri percorsi della nostra Brianza! Grazie
Grazie a te, Rosalba! Pian piano ne metterò altri 🙂
Salve
Articolo molto utile soprattutto per i suggerimenti riguardanti il primo tratto dell’itinerario.
Stavo progettando di portare un gruppo ma a quanto riferisci non è molto consigliabile.
Ti chiedo se ti viene in mente qualche altro sentiero fattibile del parco della brughiera?
Grazie
Ciao Stefano,
ti ringrazio! Che ne dici di questo?
https://www.viaggiareinbrianza.it/brianza-comasca/parco-della-brughiera-briantea-il-sentiero-4-da-cabiate-a-mariano-comense/