Che cosa fare a Rogeno? Nel paese in cui era solito trascorrere le vacanze in estate Carlo Emilio Gadda puoi scegliere se fare un bagno nel lago di Pusiano (recandoti alla spiaggia di Punta del Corno) o ammirare i più importanti edifici storici locali, dalla Villa Isacco con la ex filanda alla Villa Osnago Gadda.
Tutto quello che ti serve sapere
La città
Paese di poco più di 3mila abitanti della Brianza lecchese, Rogeno si affaccia sul lago di Pusiano ed è bagnato dalle acque del fiume Lambro. Comprende quattro frazioni: Maglio, Maggiolino, Calvenzana e Casletto.
Di Rogeno è originario l’ex ciclista Gabriele Bosisio. Qui, inoltre, ha vissuto Giuseppe Gadda, zio dello scrittore Carlo Emilio ma anche senatore, deputato e ministro dell’Italia dell’Ottocento.
A Rogeno era molto legato anche Achille Ratti, Papa Pio XI (originario di Desio): i suoi genitori, infatti, erano nati qui, e lui quando era ancora vescovo di Milano ogni settimana – impegni permettendo – era solito venire in paese per celebrare una messa in suffragio dei propri cari.
Che cosa fare a Rogeno: i monumenti da vedere
Che cosa vedere a Rogeno? Potresti iniziare la tua passeggiata in paese dalla frazione di Maglio, partendo dalla ex Trattoria 5 Cerchi in via Salvo D’Acquisto 4. Si tratta di un ristorante che per più di 40 anni è stato gestito da un campione olimpico: Giacomo Fornoni, ciclista medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Roma nella 100 km a squadre. Dopo aver concluso la carriera come ciclista professionista (ha partecipato anche a diversi Giri d’Italia), Fornoni ha sempre vissuto a Rogeno, dove è morto nel 2016. Ora il locale è chiuso, ma rappresenta comunque un luogo storico del paese che vale la pena di conoscere.
Lasciandoti la trattoria sulla destra, ti basta percorrere pochi passi per girare a destra in via Maglio: dopo il primo caseggiato gira a sinistra e vai fino in fondo alla strada per osservare il complesso del Mulino Leone, realizzato a partire dal Seicento. Il mulino conserva parte delle opere idrauliche e, all’interno, i manufatti della macinazione del grano, inclusa una macina del XVIII secolo. Inserito nel Parco Regionale della Valle del Lambro, si trova lungo un canale di derivazione del fiume Lambro.
Tornato all’inizio di via Maglio, gira a destra e – dopo il tornante – continua a passeggiare lungo via Salvo d’Acquisto; vai dritto in via Nazario Sauro, proseguendo fino all’incrocio con via Gadda per ammirare da vicino Villa Osnago Gadda. La residenza fu costruita alla fine del XVI secolo (anche se l’ala destra risale al Settecento e quella sinistra all’Ottocento): dopo essere stata abitata dalla famiglia del cardinale Giuseppe Ripamonti, passò alla famiglia Gadda e accolse nei mesi estivi lo scrittore Carlo Emilio Gadda. La struttura è tipicamente a U, con giardino e parco interno.
Lasciandoti Villa Osnago Gadda alla tua destra, percorri tutta via Gadda per sbucare in piazza Vittorio Emanuele: qui sorge Villa Isacco, che in epoca risorgimentale ospitò, nella notte del 24 ottobre del 1847, una importante riunione di patrioti lombardi in previsione delle Cinque Giornate di Milano.
A ricordare l’evento c’è una scultura in bronzo che ritrae Pietro Negri, all’epoca proprietario dell’edificio ed eroe risorgimentale. In seguito la villa fu ampliata dalla famiglia Isacco con una filanda, presso la quale nei primi anni del secolo scorso erano impiegate decine di persone.
Dall’incrocio tra piazza Vittorio Emanuele e via Gadda puoi imboccare via Cavour, dove al civico 1 c’è l’abitazione in cui vissero i genitori del futuro papa Achille Ratti.
Proseguendo lungo via Cavour, arrivi in piazza Sant’Ippolito, dove c’è la Chiesa dei Santi Ippolito e Cassiano.
La chiesa ospita una delle tante reliquie di santi cristiani in Brianza: il corpo di Sant’Ippolito Martire. La reliquia giunse qui nel 1786, anno in cui fu soppressa la Chiesa di Santa Elisabetta a Milano (in piazza Fontana, davanti al Palazzo Arcivescovile), che aveva custodito il corpo del santo fino ad allora.
Ma della storia di questa reliquia, e di tutte le opere d’arte che meritano di essere viste all’interno della Chiesa dei Santi Ippolito e Cassiano, ti parlo in maniera più approfondita nel post qui sotto.
Tenendo la facciata della chiesa alla tua sinistra, imbocca via Binda: tra il civico 19 e il civico 21 troverai l’antico edificio dell’Asilo Infantile “Coniugi Antonio ed Ippolita Ratti”. La scuola dell’infanzia fu istituita nel 1906 su iniziativa del sindaco di allora, l’industriale Giuseppe Ratti, che decise di intitolarla ai propri genitori per poi delegare la direzione al Cottolengo di Torino.
Le suore provenienti dalla Piccola Casa della Divina Provvidenza si occuparono non solo della didattica, ma anche della formazione educativa delle bambine e delle ragazze di Rogeno: per questo nel cortile della scuola venne eretta una piccola chiesa, l’Oratorio della Beata Vergine Maria Immacolata, che puoi vedere ancora oggi.
Superato l’asilo, prosegui la tua passeggiata in via Binda e vai sempre dritto: dopo la seconda curva verso sinistra, concediti una sosta per ammirare il paesaggio alla tua sinistra.
Continua la tua passeggiata in via Rogenino e poi in via Gramsci: proprio all’inizio di via Gramsci sulla tua sinistra trovi una stradina che ti porta davanti alla Chiesa di San Marcello di Calvenzana. Risalente almeno al XIV secolo, ospita al proprio interno un dipinto dell’Annunciazione.
Adesso ritorna nel centro storico di Rogeno, e all’incrocio tra via Gadda e via Sauro gira a destra in via Battisti; dopo la curva a sinistra, vai dritto in via Canali, dove davanti al municipio noterai il busto di Giuseppe Gadda.
Da qui torna indietro in via Canali e svolta a sinistra in via Parini, per poi proseguire dritto in viale Piave. Superato il passaggio a livello, imbocca la prima strada a sinistra, via XXIV Maggio: qui, al civico 2, troverai un affresco della Madonna della Fiducia dipinto da Paolo Cattaneo. Sopra la scritta Mater mea, fiducia mea, la Vergine è rappresentata in cima al mondo mentre calpesta il serpente, che simboleggia Satana.
Alla tua destra, invece, affacciata su piazza San Marco ecco la Chiesa dei Santi Marco e Gregorio. Al suo interno sono presenti una cappella di San Giuseppe (a destra) e una cappella della Madonna del Rosario (a sinistra), con le rispettive statue in legno. L’arco trionfale che delimita il presbiterio rappresenta nella lunetta superiore la Crocifissione.
Di fronte alla chiesa puoi osservare, invece, un grande affresco che raffigura San Marco, anche questo realizzato (nel 1983) da Paolo Cattaneo. L’evangelista è rappresentato – secondo l’iconografia classica – con un libro in mano e accanto a un leone: il suo Vangelo, infatti, comincia con la voce nel deserto di San Giovanni Battista che annuncia la venuta di Cristo agli uomini come un ruggito.
Oltrepassato l’affresco, continua a camminare lungo via Vittorio Emanuele e poi gira nella prima strada a destra, via Al Lago. Giunto di fronte al lago, alla tua sinistra potrai vedere la Madonnina del Lago. È stata progettata e realizzata da Danilo Panzeri, così come le due opere da cui è affiancata: un Crocifisso con i quattro punti cardinali, a simboleggiare la strada da seguire nel mondo individualista di oggi, e l’Albero della Vita, che riporta incisa la croce di San Francesco.
Che cosa fare a Rogeno: gli itinerari naturalistici
La risposta alla domanda “che cosa vedere a Rogeno?” non può non includere un riferimento al lago di Pusiano. Nel tratto della spiaggia di Punta del Corno, per altro, hai la possibilità di fare il bagno: la zona è stata definita balneabile da ATS Brianza, per la sicurezza di tutti coloro che desiderano rinfrescarsi nelle acque del bacino.
Se vuoi sapere come raggiungere la spiaggia, nel post qui sotto trovi tutte le indicazioni di cui hai bisogno.
Questo è anche uno dei luoghi dove pescare in Brianza, se lo desideri: per farlo, però, devi richiedere il permesso di pesca valido per il lago disponibile all’Info Point di Pusiano (in via Mazzini 30) che viene rilasciato da Egirent Services.
Il bosco che costeggia il lago, inoltre, ti permette di passeggiare da Casletto fino al lido di Moiana a Merone: perfetto per una camminata in Lombardia in mezzo alla natura.
Puoi scegliere tra due sentieri: oltre a quello affacciato sul lago ce n’è anche uno più in alto, impreziosito da cartelli che ti segnalano le varie specie vegetali che incroci.
Si tratta di un vero e proprio sentiero didattico naturalistico, realizzato grazie ai volontari del Gruppo Micologico Brianza, che aiuta a conoscere le specie arboree presenti lungo il percorso.
Lungo il sentiero “basso” ti attendono anche delle magnifiche sculture in legno realizzate da Maurizio Chiamone: te ne parlo in maniera approfondita nel post qui sotto!
Dove mangiare a Rogeno
Se vuoi sapere dove mangiare a Rogeno specialità a km zero puoi dirigerti in viale Piave 9 alla Fattoria Dassogno: qui è possibile gustare gelati, yogurt o aperitivi.
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La pizzeria Cairo è un altro locale dove mangiare a Rogeno: è in via Cesare Battisti 8 ed è aperta sia a pranzo che a cena.
Il lido di Casletto (via Al Lago), invece, accoglie uno dei bar di Rogeno, il Chico’s Bar.
A proposito di bar a Rogeno, in viale Piave 24 c’è il Caffè del Viale.
Come arrivare a Rogeno
Come arrivare a Rogeno in auto? Provenendo da Milano devi percorrere la SS 36 fino all’uscita di Molteno / Merone. Tenendo la destra per restare su via Mazzini, giungerai all’incrocio con via Consolini dove devi svoltare a sinistra. Superato il cavalcavia sulla Milano-Lecco, gira a destra in via don Luigi Monza: quella è la SP 47, che ti porterà a Rogeno.
Provenendo da Como, devi percorrere la SP 342 fino alla rotonda che incrocia via degli Artigiani a Lurago d’Erba; svolta a sinistra prosegui lungo quella strada e, alla rotonda con la SP 41, gira a sinistra continuando lungo la provinciale. Vai sempre dritto fino a Merone: subito dopo aver attraversato il Lambro devi svoltare a destra per immetterti sulla SP 47 che ti porterà a Rogeno.
Per arrivare a Rogeno in treno, puoi fare riferimento alla stazione cittadina situata nella frazione di Casletto, lungo la linea Como-Lecco, che collega il paese – tra l’altro – con Cantù, Brenna, Anzano del Parco, Merone, Molteno, Oggiono, Galbiate e Civate.
Per arrivare a Rogeno in autobus, devi sfruttare la linea C95, che collega il paese con Erba, Merone e Bosisio Parini.
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