La Chiesa di San Francesco a Mariano Comense ha una storia lunga e ricca di sorprese: nel corso dei secoli ha attraversato disavventure e curiosi imprevisti che vale davvero la pena di conoscere! Leggi il resto di questo post per scoprire tutti i segreti di questa chiesa e capire come raggiungerla e vederla da vicino.
Tutto quello che ti serve sapere
Chiesa di San Francesco di Mariano Comense: le origini
La Chiesa di San Francesco di Mariano Comense ha origini molto antiche, risalenti almeno al XIII secolo.
La chiesa fu costruita sui resti di un tempio dedicato a San Giorgio: lo sappiamo perché fino al XIX secolo sul suo portale di ingresso era presente una lapide con la scritta D.O.M San.ma Genitrici Dei Mariae Virgini, oc Beato Antonio de Padu Ordinis Minorum Signis et miraculis clarissimo, Istius Monasterii et Ecclesiae, S. Martiri Georgio dicatas Fondatori inclito. Anno salutis 1228, cioè “A Dio Ottimo Massimo A Maria Vergine Santissima Madre di Dio e al Beato Antonio da Padova dell’Ordine dei Minori celebre per i suoi miracoli, glorioso fondatore di questo monastero e della chiesa dedicata al Santo Martire Giorgio. Nell’anno di grazia 1228”.
In origine l’edificio era caratterizzato da una struttura romanica a tre navate.
Con il tempo, tuttavia, esso fu oggetto di interventi che ne cambiarono l’aspetto: da tre navate si passò a una navata sola, con le cappelle ai lati dedicate a San Francesco, all’Incoronazione, al Crocifisso, all’Immacolata, a Sant’Antonio da Padova e alla Vergine Maria.
La chiesa rimase per diversi secoli senza campanile: ne fu costruito uno nel XVII secolo, ma fu necessario abbatterlo dopo poco tempo perché rischiava di crollare. In seguito, fu eretto un campanile più piccolo.
Annesso alla chiesa era un convento, che fu messo a disposizione di una comunità di frati francescani.
Come riporta lo storico locale Gianfranco Lucca (preziosa fonte di informazioni per questo articolo), in paese la presenza dei frati era vista di buon grado, anche perché il convento fungeva da ricovero per i viandanti e aiutava i più poveri con le elemosine.
I monaci, inoltre, si occupavano di dare ai giovani marianesi un’istruzione di base.
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Un documento del 1788 (un verbale del Convocato del Comune di Mariano) riferisce che al tempo il paese era “provvisto di una Scuola che graziosamente si tiene all’uso normale da questi Padri di San Francesco”: per questo motivo, gli amministratori marianesi decisero di non accettare l’invito, proveniente dalla Regia Intendenza Politica di Milano, di dar vita a una scuola nella chiesa di San Rocco, dato che Mariano era “un borgo tutto agricolo e che non presenta la necessità (di mandare a scuola i ragazzi, nda) che in tempo d’inverno”.
L’addio dei frati francescani
Sul finire del XVIII secolo, il governo della Repubblica Cisalpina chiese ai frati un contributo di 6.300 lire, denaro necessario a finanziare le spese della guerra sostenute dall’esercito francese.
Non avendo a disposizione tale cifra, i francescani furono costretti a chiedere un prestito al Monte di Santa Teresa, all’epoca l’unico istituto per il credito pubblico dello stato.
I frati, però, non riuscirono a raccogliere l’importo richiesto, nonostante il prevosto dell’epoca, don Giovanni Perego, avesse erogato per aiutarli un contributo di 2.300 lire.
Visto che le loro richieste non erano state assecondate, i responsabili del governo della Repubblica Cisalpina decisero di mettere all’asta non solo la chiesa, ma anche il fabbricato annesso e i vari possedimenti terrieri del convento.
Il 4 marzo del 1799 (14 Ventoso dell’anno VII Repubblicano), l’amministrazione francese decretò ufficialmente la soppressione del Convento di San Francesco. Alle 9 di mattino di quel giorno, nel piazzale davanti alla chiesetta si aprì la gara d’asta per la vendita degli arredi, dei mobili e e delle campane.
Il giorno successivo fu fornita all’Agenzia dei Beni Nazionali la lista dei mobili del convento appena soppresso, destinati a essere usati come arredi per gli uffici dell’agenzia da realizzare a Mariano.
L’elenco comprendeva:
- due materassi;
- sette panche;
- dodici sedie di noce;
- tre sedie di salice;
- tre tavoli piccoli;
- due tavoli grandi;
- quattro lenzuoli;
- un guardaroba in legno di abete a due ante con serratura e chiave.
I frati, intanto, non poterono far altro che andare via da Mariano, e si trasferirono a Casal Maggiore.
Il 15 marzo la Chiesa di San Francesco di Mariano e il convento vennero affidati a don Perego, in attesa del nuovo acquirente.
Fu il conte Ignazio Besana, un banchiere milanese, ad aggiudicarsi la chiesa e le proprietà annesse, acquisite a fronte di un esborso di poco più di 97mila lire.
La Chiesa di San Francesco a Mariano Comense dal ‘900 a oggi
Nel 1925 sia la chiesa che il convento furono venduti alla famiglia Mauri, i cui eredi successivamente cedettero le proprie quote all’amministrazione comunale.
Dopo alcuni lavori di restauro resisi necessari per motivi di sicurezza, a partire dal 2011 la chiesa è stata riconsegnata al culto.
Chiesa di San Francesco a Mariano Comense: come arrivare
La Chiesa di San Francesco a Mariano Comense si trova in via San Francesco, accanto a largo Alpini.
Se hai in mente di arrivare a Mariano Comense in auto, puoi lasciare la macchina nei parcheggi di largo Alpini.
Preferisci arrivare a Mariano Comense in treno? Uscito dalla stazione di Mariano Comense, gira a destra; attraversa il passaggio a livello e subito dopo gira a sinistra in via Damiano Chiesa. La prima strada che trovi sulla destra è via San Francesco: la chiesa è davanti a te.
Infine, nel caso in cui tu scelga di arrivare a Mariano Comense in autobus, ti conviene utilizzare la linea Z221 e scendere alla fermata Chiesa/S. Francesco. Da qui procedi lungo via Damiano Chiesa tenendo i binari alla tua sinistra, e all’incrocio gira a destra in via San Francesco: in pochi passi sarai arrivato a destinazione.
Che cosa vedere a Mariano Comense
La Chiesa di San Francesco a Mariano Comense potrebbe essere il punto di partenza per una passeggiata che ti permetta di scoprire tutte le bellezze della città. Se cerchi un itinerario da seguire, leggi il post qui sotto, che ti aiuta a capire che cosa vedere (e dove mangiare) a Mariano Comense.
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