Che cosa fare ad Albiate? Tra una passeggiata nella natura lungo le rive del Lambro e una visita al Santuario di San Fermo, non dimenticare di andare alla scoperta di Villa Campello e del suo grande parco. Ma in paese trovi anche trattorie e ristoranti da non perdere: scopri quali sono leggendo le prossime righe.
Tutto quello che ti serve sapere
La città
Situato sulla destra del fiume Lambro, Albiate è un paese di poco più di 6mila abitanti della provincia di Monza e Brianza. Qui viene organizzata la sagra più antica della Brianza: si tratta della Sagra di San Fermo, nata addirittura nel 1609.
Il territorio di Albiate fa parte del Parco Regionale della Valle del Lambro.
Ad Albiate sono nati Vittorino Colombo (più volte ministro tra gli anni ’60 e gli anni ’70, oltre che presidente del Senato nel 1983) e Bernardo Caprotti, il “padre” dell’Esselunga.
Se ti interessa il turismo cimiteriale, puoi trovare la tomba di Bernardo Caprotti nel cimitero cittadino di via Giorgio La Pira.
Te ne parlo anche in questo post dedicato alle tombe di personaggi famosi in Brianza.
Che cosa fare ad Albiate: i monumenti da vedere
Per scoprire che cosa vedere ad Albiate potresti iniziare il tuo tour del paese dall’incrocio tra via Trento e viale Lombardia: qui trovi il Monumento del Donatore, progettato dal pittore Franco Della Godenza.
Il monumento è composto da un cerchio con al centro due mani congiunte in procinto di accogliere una goccia di sangue.
Lasciandoti il monumento alla tua destra, gira a destra in viale Lombardia: ti imbatterai, così, nel Santuario di San Fermo. In origine era consacrato a San Pietro, e ottenne la nuova intitolazione dopo il restauro del 1570. All’interno sono presenti due mosaici di Giorgio Scarpati e una pala dell’Ecce Homo, che al tempo della Seconda Guerra Mondiale fu prelevata da alcuni militari sul fronte albanese da una chiesa che stava andando a fuoco.
Il santuario tra la prima domenica di agosto e la prima domenica di settembre accoglie le reliquie dei Santi Fermo e Rustico, che nel resto dell’anno sono conservate nella Chiesa di San Giovanni Evangelista (che scoprirai tra poco).
Nel post qui sotto, comunque, ti racconto tutta la storia del Santuario di San Fermo di Albiate, indicandoti anche le opere d’arte di maggior pregio custodite al suo interno.
Nel piazzale di fronte al santuario puoi osservare una croce di ferro su una colonna in pietra, che ricorda che quel luogo in occasione della peste del 1630 fu utilizzato come cimitero.
Davanti alla croce, merita la tua attenzione una pensilina del bus artistica: a realizzarla è stata il performer e pittore Fabrizio Vendramin.
L’opera vuol essere un omaggio ad Albiate e alla sua storia, con un richiamo a Villa Campello, allo storico campanile della Chiesa di San Giovanni Evangelista (scoprirai entrambi tra poco), all’icona di San Fermo, allo stendardo degli Amici di San Fermo e alla tradizione contadina del paese.
I pannelli posteriori, invece, raffigurano un motivo floreale.
Lasciandoti il santuario sulla destra, percorri viale Lombardia e alla rotonda gira a destra in via Italia, per poi raggiungere il civico 2: qui, circondata da un grande parco che comprende vari rustici e una palazzina all’inglese, sorge Villa Tanzi. L’edificio ospita la casa dei Padri Betharramiti dalla metà del Novecento, ma risale ad almeno un secolo prima; purtroppo puoi osservarlo solo da fuori.
Ti basta percorrere qualche metro per giungere in piazza Conciliazione, sulla quale si affaccia la Chiesa di San Giovanni Evangelista. Costruita negli anni ’80 del Settecento, la chiesa fu ampliata all’inizio del XX secolo secondo un progetto di Spirito Maria Chiappetta. Al suo interno sono presenti affreschi di Raffaele Casnedi (di cui puoi osservare pitture anche nella Basilica dei Santi Pietro, Marcellino ed Erasmo a Besana in Brianza).
La torre campanaria fu realizzata con tutta probabilità nella prima metà dell’XI secolo e presenta un concerto di cinque campane: tre risalgono al 1832, mentre le altre due furono aggiunte tra il 1880 e il 1882.
Sempre in piazza Conciliazione, al civico 34, trovi la Casa del Conte Tomini, nota come Palazzo Tomini, edificio che fino a qualche decennio fa era di proprietà della famiglia Caprotti. Dell’impianto settecentesco originale restano solo il portale centrale e il triportico ad archi ribassati della parte posteriore.
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Se vai dritto puoi imboccare via San Valerio, dove al civico 11 c’è Villa San Valerio, conosciuta anche come Villa Airoldi Caprotti. Costruita sulle rovine di alcune fortificazioni medievali nel XVII secolo, è poco visibile dalla strada, essendo protetta da una muraglia rivestita di piante rampicanti. Si nota, comunque, la torre merlata, ma vale la pena di osservare anche il timpano mistilineo a mensola del portone di servizio che si affaccia sulla strada.
Di fronte alla villa c’è l’Oratorio di San Valerio, in origine era intitolato alla Beata Vergine Immacolata: ancora oggi ospita una pala d’altare che raffigura la Madonna affiancata da San Carlo e San Francesco. Sotto l’altare è presenta un’arca di legno dorato con cristalli, che fu usata per trasportare da Roma le reliquie di San Valerio.
A questo punto ti consiglio di percorrere a ritrovo via San Valerio, girare a sinistra in via Roma e, alla fine di questa strada, imboccare sulla destra il tornante di via Viganò che ti porta in via Salvadori 1: arriverai così in Villa Campello. Costruita nei primi anni del Novecento, la villa oggi ospita il municipio all’interno di un parco di 50mila metri quadri con cedri, tigli e faggi. L’edificio si sviluppa su tre piani ed è raggiungibile attraverso un suggestivo viale alberato.
Vuoi conoscere Villa Campello più da vicino? Clicca qui sotto per leggere l’approfondimento che le ho dedicato.
Che cosa fare ad Albiate: gli itinerari naturalistici
Il parco di Villa Campello è aperto tutti i giorni: puoi accedervi da via Salvadori o da via Dante 15/A. All’interno è presente anche un bagno pubblico.
Per scoprire che cosa vedere ad Albiate in mezzo alla natura, poi, potresti concederti una passeggiata lungo il Lambro, partendo dal parcheggio di via Lambro: qui inizia il sentiero Roggia del Principe che ti conduce fino a Canonica di Triuggio. Lungo il percorso ti imbatterai negli edifici della filatura Galeazzo Viganò, uno dei tanti luoghi abbandonati della Brianza che meritano di essere visti: se vuoi saperne di più ti basta leggere il post qui sotto.
Dove mangiare ad Albiate
Tra i ristoranti di Albiate in cui puoi fermarti a pranzo o a cena ti segnalo Parco dei Principi, in via Roma 24: è aperto tutti i giorni sia a pranzo che a cena.
Nel novero delle pizzerie di Albiate c’è, in via Italia 9, Sandy’s Steakhouse, aperta a pranzo tutti i giorni e a cena dal mercoledì alla domenica. Oltre alle pizze, il menù comprende – fra l’altro – arancini, jalapenos ripieni, panzerotti e hamburger.
In via Trento 39, infine, trovi un’altra location dove mangiare ad Albiate: è La Dispensa, aperta tutti i giorni a pranzo e a cena. Tra le specialità proposte: pizza, fajitas, nachos, tacos e paella.
Come arrivare ad Albiate
Come arrivare ad Albiate in auto? Provenendo da Milano devi percorrere la SS 36 e uscire a Seregno San Salvatore; quindi gira subito a destra e vai dritto lungo via Sole delle Alpi. Alla rotonda successiva vai a sinistra per immetterti in via Arno; poi svolta a destra in via Montello: quella è la strada che ti porta a destinazione.
Provenendo da Lecco, devi percorrere la SS 36 e uscire a Seregno San Salvatore; alla prima rotonda vai a sinistra per salire sul ponte che oltrepassa la superstrada, e alla rotonda successiva gira a destra: andando sempre dritto, giungerai ad Albiate.
Ad Albiate non ci sono stazioni ferroviarie. Per arrivare ad Albiate in treno devi fare riferimento alla stazione di Triuggio, servita dalla linea suburbana S7 di Milano e collegata, tra l’altro, con Monza, Villasanta, Arcore, Biassono, Macherio, Carate Brianza, Besana in Brianza, Renate, Cassago Brianza, Costa Masnaga, Molteno, Oggiono, Galbiate, Civate e Valmadrera.
Per arrivare ad Albiate in autobus puoi sfruttare la linea Z221, che passa da Mariano Comense, Giussano, Verano Brianza, Carate Brianza, Sovico, Macherio, Biassono, Vedano al Lambro, Monza e Sesto San Giovanni (in corrispondenza con la fermata della linea 1 della metropolitana di Milano). I bus Z233, invece, collegano il paese con Triuggio, Carate Brianza e Seregno.
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