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La Chiesa di San Zeno a Carugo

La Chiesa della Madonna di San Zeno di Carugo

A pochi passi dalla stazione ferroviaria di Carugo, lungo la strada che unisce il paese comasco con Giussano, sorge la piccola e accogliente Chiesa della Madonna di San Zeno. A questo santuario, oggi decorato con splendidi quadri del pittore Antonio Martinotti, è legata una curiosa leggenda: se ti interessa scoprirla, ti basta proseguire la lettura!

La storia della Chiesa della Madonna di San Zeno di Carugo

Si pensa che l’esistenza della Chiesa della Madonna di San Zeno di Carugo possa essere fatta risalire addirittura al IV o V secolo dopo Cristo, epoca dell’iniziale diffusione del Vangelo in Brianza.

Con tutta probabilità, qui sorgeva un piccolo tempio pagano che accoglieva i viandanti in transito da o verso Agliate.

Dopodiché, l’edificio in un primo momento rimase inutilizzato, e in seguito fu ripristinato per il nuovo culto e dedicato a San Zeno, vescovo veronese di forte richiamo.

Quel che è certo è che la chiesa dedicata a San Zeno esisteva nel XIII secolo: essa, infatti, veniva citata in un documento della fine del Duecento, il Liber Notitiae Sanctorum Mediolani compilato dall’ecclesiastico milanese Goffredo da Bussero. Così scriveva Goffredo: “Calugo Ecclesia sancti Zenonis (…) Notate quod in Mediolanensi Diocesi habet altare [sancti Patalimonis] in Ecclesia sancti Zenonis de Carugo plebis de Marliano”. La chiesa, dunque, apparteneva alla pieve di Mariano e ospitava un altare dedicato a San Pantaleone.

Nel 1566 – come racconta il sito web della parrocchia di Carugo – la Chiesa di San Zeno accolse padre Leonetto Clivone, giunto in visita pastorale su mandato di San Carlo Borromeo. Al tempo, la chiesa era priva di pavimento e di paramenti, quasi sempre chiusa: la messa, infatti, veniva celebrata di rado.

Era dotata, invece, di un cimitero aperto, forse realizzato prima del cimitero della chiesa parrocchiale di Carugo (intitolata a San Bartolomeo), o forse destinato alla sepoltura di benefattori legati a messe o lasciti correlati al santuario.

Una terza ipotesi è che questo cimitero venisse usato in situazioni – per così dire – di emergenza, non così rare a causa delle frequenti pestilenze ed epidemie dell’epoca.

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Nel 1606 la Chiesa di San Zeno – nel frattempo restaurata grazie alle elemosine dei fedeli – accolse il cardinale Federico Borromeo, a sua volta in visita pastorale.  

A partire dal Seicento, il frontespizio della chiesa fu ornato con un dipinto dell’Annunciazione (oggi non più presente): per questo motivo in seguito la chiesa venne dedicata anche alla Vergine. Con il passare del tempo, il culto della Madonna divenne più importante rispetto alla devozione per San Zeno.

L'altare della Chiesa di San Zeno di Carugo
L’altare della Chiesa della Madonna di San Zeno

Attualmente la Madonna di San Zeno viene festeggiata a Carugo l’8 dicembre: il giorno dell’Immacolata Concezione, ma anche della data in cui San Zeno fu consacrato vescovo nel 362.

La leggenda della Madonna di San Zeno

Alla Chiesa di San Zeno di Carugo è legata anche una curiosa leggenda, che da tempo viene tramandata di generazione in generazione essendo entrata a far parte della tradizione del paese.

Come si può leggere sul sito web dell’Associazione Museo “Nel ‘900”, si racconta che in passato fosse sorta un’accesa rivalità tra gli abitanti di Carugo e quelli di Giussano, dovuta forse al possesso di una statua che raffigurava la Madonna, forse alla gestione della chiesa stessa.

Carugo, la Chiesa di San Zeno
L’interno della Chiesa della Madonna di San Zeno

La contesa andò avanti per lungo tempo, senza essere mai risolta. Così – narra sempre la leggenda – i fedeli scelsero di rivolgersi direttamente alla Madonna, aspettando un suo indizio che aiutasse a stabilire chi avesse ragione.

Si decise di attendere, dunque, un segnale “dall’alto”: non solo metaforicamente, ma anche in senso letterale, visto che una sera la statua della Vergine venne collocata sopra un albero, in posizione – per così dire – neutrale, affinché potesse essere tenuta sotto controllo da entrambe le comunità. Il mattino dopo, la statua era rivolta verso Carugo, che da quel momento ne ottenne il possesso.

Secondo un’altra versione della storia, la Madonna fu protagonista di una vera e propria apparizione.

Ciò che conta, in ogni caso, è la forte devozione popolare da parte degli abitanti di Carugo, che è sopravvissuta con il passare dei secoli.

I dipinti di Antonio Martinotti

Oggi l’interno della Chiesa della Madonna di San Zeno di Carugo è decorata con sei dipinti realizzati nel 1964 da Antonio Martinotti.

Le Nozze di Cana di Antonio Martinotti
Le Nozze di Cana, uno dei quadri di Antonio Martinotti nella chiesa di Carugo

Martinotti è autore di numerosi cicli figurativi di storie sacre in diverse chiese della Lombardia, e a Carugo ha decorato anche gli interni della Chiesa di San Bartolomeo, con raffigurazioni di episodi della vita di Gesù, della storia terrena di Maria e di Santi che simboleggiano le Beatitudini.

Nato nel 1908 a Pavia, all’età di dieci anni Antonio si trasferisce a Milano con la famiglia; da adolescente, poi, frequenta la scuola d’arte sacra Beato Angelico. Ottenuto il diploma, vi rimane come insegnante.

Nel 1934 sposa una sua allieva, Mila Mattarelli, che lo renderà padre di due figli.

Ancora giovane, decora le chiese parrocchiali di Bollate e di Leggiuno; poi nel settembre del 1943, durante la Seconda Guerra Mondiale, con altri soldati italiani viene deportato in Germania, dove raggiunge il campo di prigionia di Bochum Hiltrop, nei pressi di Dortmund.

Rientra in Italia solo nell’agosto del 1945; in seguito riceverà il diploma d’onore al combattente per la libertà d’Italia 1943-1945 in qualità di internato militare non collaborazionista.

Nel dopoguerra Martinotti lavora a grandi cicli figurativi nelle chiese parrocchiali di Albairate e Rescaldina, e ha modo di frequentare anche Carugo, dove contribuisce ad abbellire non solo la Chiesa della Madonna di San Zeno, ma anche la Chiesa di San Bartolomeo.

Lavora in questa chiesa tra il 1953 e il 1955; poi vi ritornerà nel 1980, per ripassare le sue pitture e per realizzarne altre, su pareti che nel frattempo si sono liberate.

Rimasto vedovo nel 1985, muore nel 1999, all’età di 91 anni.

Chiesa della Madonna di San Zeno a Carugo: come arrivare

La Chiesa di San Zeno a Carugo si trova in via Enrico Toti, di fronte al civico 31.

La Chiesa di San Zeno a Carugo
La Chiesa di San Zeno a Carugo

Se decidi di visitarla e hai in mente di arrivare a Carugo in auto, puoi lasciare la macchina nel parcheggio accanto alla chiesa.

Preferisci arrivare a Carugo in treno? Uscendo dalla stazione di Carugo, vai a destra e allo stop gira a sinistra, lasciandoti il passaggio a livello alle spalle. Dopo pochi metri, troverai la chiesa sulla tua sinistra.

Infine, qualora tu voglia arrivare a Carugo in autobus, ti basta fare riferimento alla linea C45 e scendere alla fermata di via Toti. Da qui, percorri via Toti lasciandoti la Chiesa di San Bartolomeo alla tua sinistra; andando sempre dritto, vedrai la Chiesa di San Zeno alla tua destra.

Che cosa vedere a Carugo

Dopo aver visitato la Chiesa di San Zeno a Carugo, potresti esplorare anche il resto del paese, tra monumenti storici, sentieri nei boschi e itinerari culturali. Vuoi sapere che cosa vedere a Carugo e dove potresti fermarti a mangiare? Nel post qui sotto trovi tutte le informazioni che desideri.

Che cosa fare a Carugo: guida per turisti





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