Se ti piacciono le ville antiche abbandonate, non potrai che innamorarti dell’edificio di cui ti parlerò in questo post. Si tratta di una meravigliosa dimora settecentesca, sorprendente nella sua imponente eleganza, capace di affascinare chiunque la osservi: ti presento la bellissima Villa Caglio Cioja a Missaglia. Se ti va, qui puoi scoprire la sua storia.
Tutto quello che ti serve sapere
Villa Caglio Cioja a Missaglia: la storia
Villa Caglio Cioja è un’antica residenza in stile neoclassico con un grande parco situata nel cuore di Missagliola, frazione di Missaglia.
Fu costruita nel XVIII secolo, anche se non si sa precisamente quando. Di certo esisteva già nel 1759, perché a quell’anno risale un rogito notarile che attribuisce la proprietà della residenza a un certo Gianmaria Caglio, possidente terriero del posto e componente della prepositura della Pieve di Missaglia.
Morto Gianmaria, la villa venne ereditata dai suoi figli: non conosciamo i loro nomi ma solo i loro soprannomi, Cajom e Cajin.
La famiglia Caglio si estinse alla fine del XIX secolo; così nel 1892 la villa venne comprata dai fratelli Cioja.
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In epoca fascista, il proprietario della villa era l’avvocato Giuseppe Cioja, che era anche il commissario prefettizio del paese.
Fu proprio lui, nel 1928, a gestire la fusione delle località di Contra e Lomaniga nel Comune di Missaglia: fino a quel momento, infatti, i tre paesi erano stati Comuni distinti.
Una fusione che, per altro, non fu semplice da affrontare, vista la reazione furibonda della popolazione di Lomaniga.
Così recitava l’avviso emanato da Cioja il 2 maggio del 1928:
“CITTADINI! Con Regio Decreto Legge 29 Marzo 1928, N. 817 i Comuni di CONTRA, LOMANIGA e MISSAGLIA vennero riuniti in un unico Comune denominato ‘Missaglia’.
Per tale motivo con Lunedì 7 corrente mese, comincierà a funzionare regolarmente nella Casa Comunale di MISSAGLIA lo Stato Civile, l’Anagrafe e l’Ufficio di Conciliazione, mentre la fusione della contabilità di detti Comuni avrà luogo a partire dal 1° Gennaio 1929.
A’ termini dell’Art. 102 del Regio Decreto Legge 30 Dicembre 1925, N. 2839, essendo stato nominato Commissario Prefettizio con l’incarico della gestione del nuovo Comune e della sistemazione di tutti i rami di servizio, sento il dovere di rivolgere un deferente ossequio alle Autorità Politiche, Ecclesiastiche ed ai Maggiorenti del Comune che mi daranno, non dubito, il migliore ausilio possibile per attuare il mandato affidatomi, nonché per migliorare sempre più i servizi pubblici.
A Voi tutti, Cittadini, invio il saluto mio cordialissimo, augurandomi che le tradizioni di questo ridente paese abbiano a splendere maggiormente con l’esempio di tranquilla operosità e di sereno spirito di sacrificio.
Per volontà di S. M. il RE, per desiderio del DUCE la nuova MISSAGLIA sia faro di fede della Brianza.
In questo augurio è il mio saluto”.
A Giuseppe Cioja ancora oggi sono intitolate la scuola dell’infanzia e la piazza centrale di Missagliola.
Ma torniamo alla villa. La famiglia Cioja mantenne la proprietà fino al 1954, quando Giuseppe Cioja lasciò in eredità l’edificio all’Istituto dei Salesiani.
Questi aggiunsero un piano alla struttura, che in seguito avrebbe ospitato un seminario.
Nel 1974 la villa fu comprata dal Comune di Missaglia, che decise di utilizzarla come scuola e poi come biblioteca.
Ora, però, la villa è vuota: una situazione che si trascina ormai da 30 anni.
Del complesso fa parte anche un vecchio salone teatrale, in passato scelto per ospitare l’archivio cartaceo del Comune di Missaglia.
Una parte della struttura, invece, è stata trasformata per accogliere appartamenti per persone anziane. Tuttavia il resto della villa è in attesa di essere riqualificato.
Dopo essere stata una residenza nobiliare, un seminario, una scuola e una biblioteca, adesso Villa Caglio Cioja regala a chi la osserva da fuori uno spettacolo contraddittorio, un terribile magnetismo figlio della sua grandezza e del parziale stato di abbandono in cui versa.
La Chiesa di San Zenone a Missaglia
Proprio accanto all’ingresso di Villa Caglio Cioja sorge la piccola Chiesa di San Zenone.
Devi sapere che la località di Missagliola nei secoli scorsi venne scelta come residenza da molti esponenti della nobiltà. Non è difficile intuirne il motivo, visto l’ameno paesaggio di colli e boschi che caratterizza la zona ancora oggi: si può solo immaginare quanto dovesse essere piacevole in passato.
Nel 1558 fra i proprietari di terreni di Missagliola c’erano Jovatta Perego, Madonna Isabella Villanova e don Francesco Fumagallo.
Si trattava – però – di persone che badavano unicamente ai propri affari e non prestavano troppa attenzione alla comunità. Questo, almeno, si può dedurre dal fatto che nel 1567 la cappella di San Zenone veniva descritta dal vicario foraneo in visita pastorale come in stato di abbandono, al punto da avere le sembianze di una “spelonchetta”.
Nel 1571 la chiesetta venne risistemata, e in quel periodo venne visitata anche da Carlo Borromeo.
Un nuovo restauro fu effettuato nel 1598, quando l’edificio venne innalzato e il campanile fu spostato sul lato destro.
Ciò, tuttavia, non fece venir meno il disinteresse della nobiltà locale nei confronti della chiesetta. Nel 1603 il prevosto Tettamanzi si scagliò contro i signori del posto, definiti “cattivi e avari” e “figli più ingrati”, sottolineando che piuttosto che lasciare la chiesa in quello stato sarebbe stato meglio demolirla e dare i paramenti a un’altra chiesa. Lo stesso Tettamanzi, però, si diede da fare per sistemare l’edificio, spiegando: “Non sono venuto per spiantare ma a piantare”.
Dopo essere diventata di proprietà della famiglia Cioja, oggi la chiesetta è impreziosita dalle vetrate realizzate da Sante Pizzol, pittore e creatore di vetrate artistiche in Italia e all’estero.
Villa Caglio Cioja a Missaglia: come arrivare
Villa Caglio Cioja a Missaglia si trova in piazza Cioja.
Se desideri vedere da vicino la villa e la Chiesa di San Zenone e hai in mente di arrivare a Missaglia in auto, puoi lasciare la macchina nei parcheggi di via Corte del Nerino.
Preferisci arrivare a Missaglia in treno? Allora devi fare riferimento alla stazione di Besana in Brianza, che però si trova a circa 5 chilometri di distanza. Uscito dalla stazione, imbocca di fronte a te via Dante e continua fino alla seconda rotonda, dove devi girare a sinistra in viale Kennedy. Da qui vai sempre dritto, supera il paese di Monticello Brianza e, dopo essere entrato a Missaglia, alla prima rotonda che trovi (a forma di fagiolo) gira a destra in via Vespucci: sbucherai così in piazza Cioja e troverai la villa e la chiesa alla tua destra.
Infine, nel caso in cui tu scelga di arrivare a Missaglia in autobus, puoi utilizzare la linea C47 e scendere alla fermata di piazza Cioja, proprio accanto alla tua destinazione.
Che cosa vedere a Missaglia
Villa Caglio Cioja a Missaglia può essere una delle tante tappe di una splendida passeggiata nel verde della Brianza lecchese. Se dai uno sguardo al post qui sotto, potrai scoprire che cosa vedere a Missaglia, quali sono i monumenti da non perdere e dove puoi fermarti a mangiare in paese.
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