Non tutti sanno che Alessandro Manzoni, celebre romanziere autore dei Promessi Sposi, nacque da una relazione extra-coniugale. Il suo vero padre si chiamava Giovanni Verri, e ha vissuto anche in Brianza: la sua dimora era Villa Verri Mirabello a Lentate sul Seveso. Continua a leggere se vuoi conoscere la storia della villa… e di Manzoni!
Tutto quello che ti serve sapere
La storia di Villa Verri Mirabello a Lentate sul Seveso
Circondata dal verde e dalla quiete del Parco delle Groane a Lentate sul Seveso, Villa Verri Mirabello nella sua elegante bellezza nasconde gossip d’altri tempi.
Il complesso risale alla metà del XVII secolo. Nel 1650 fu dato in gestione a Francesco Clerici, Capitano d’armata spagnolo; in seguito venne venduto alla famiglia Diotti, che nel 1756 lo cedette al Conte Gabriele Verri: fu quest’ultimo a far costruire la villa che vediamo ancora oggi, per utilizzarla come dimora estiva.
Negli anni successivi, qui furono ospiti della famiglia Verri poeti e scrittori: fra questi gli intellettuali del Caffè, il periodico che fu il più importante strumento di promozione del pensiero illuminista nel nostro Paese, e Giuseppe Parini. Parini addirittura provò a farsi concedere dal governo austriaco un beneficio che gli permettesse di vivere proprio a Lentate vicino alla dimora degli amici Verri.
Grazie alla famiglia Verri, il complesso diventò un ritrovo culturale, richiamando filosofi e intellettuali, ma anche un punto di riferimento per le sperimentazioni agrarie nell’ambito della coltivazione delle piante di gelso e dell’allevamento dei bachi da seta.
Chi era Gabriele Verri, dunque? Era il nonno di Alessandro Manzoni, ma questo lo vedremo tra poco; per ora facciamo un passo indietro.
Nato a Milano nel 1695, Gabriele Verri si laurea in Giurisprudenza a Pavia nel 1717, per poi intraprendere la carriera forense.
Nel 1728 si sposa con Barbara Dati della Somaglia, che porta in dote 84mila lire.
Proprio quell’anno arriva il primo figlio della coppia, Pietro. L’anno dopo nasce Fulvia, che però muore a nemmeno tre mesi di vita. Anche Maria Antonia, nata nel 1732, muore piccolissima, a due anni e mezzo, per epilessia. Tra il 1732 e il 1734 Gabriele diventa padre di Anna Clara, Teresa e Francesca Maria: quest’ultima, però, contrae il vaiolo, che ne causa la morte a due mesi e mezzo di vita. Nel 1736 in casa Verri nasce un’altra figlia a cui viene dato il nome di Francesca Maria, e due anni più tardi vede la luce Giuseppe Maria: anche lui perirà ancora bambino, a soli 10 anni. Infine, tra il 1740 e il 1745 nascono Gerolama Antonia, Alessandro, Carlo e Giovanni.
Di tutti i dodici figli avuti da Gabriele e Barbara, dunque, solo otto raggiungono l’età adulta: due sorelle diventeranno monache, e le altre due si sposeranno. I fratelli, invece, entreranno nella storia: i fratelli Verri, appunto.
I più famosi sono Alessandro e Pietro, letterati e fondatori del periodico Il Caffè, simbolo dell’illuminismo italiano.
Il più piccolo, invece, è Giovanni. Cavaliere dell’Ordine di Malta, è protagonista sin da giovane di una vita molto libertina, tra imprese in alto mare e avventure con il gentil sesso.
Dopo un periodo di vita dissoluta a Malta, Giovanni ritorna a Milano, dove – ammalato e debilitato nel fisico – resta quasi sempre chiuso in casa.
Qui, però, Giovanni – insieme con Carlo, l’altro fratello più piccolo dei Verri – si ritrova spesso a litigare con Pietro. I due cadetti, quindi, per trovare quiete vanno a vivere nella casa di famiglia di Lentate.
Della compagnia di amici dei giovani Verri fa parte anche Teresa Blasco, moglie di Cesare Beccaria (sì, il filosofo del trattato Dei delitti e delle pene) e madre di una ragazza di nome Giulia.
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Giovanni Verri incontra Giulia Beccaria per la prima volta nel 1780, quando lei ha appena 18 anni. Poi i due si perdono di vista e riprendono a frequentarsi all’inizio del 1782. Tra Verri e la giovane Beccaria ci sono 17 anni di differenza.
Mentre i genitori di Giovanni approvano la relazione, i suoi fratelli Pietro e Alessandro non sono dello stesso parere: una ragazza senza dote non va bene per un cadetto spiantato come lui.
Così, anche costretta dalla pessima situazione economica della famiglia, la giovane Beccaria il 12 settembre del 1782 a soli 20 anni si unisce in matrimonio con il ricco gentiluomo lecchese Pietro Antonio Manzoni, che di anni ne ha 26 in più ed è perfino più vecchio di suo padre.
Anche dopo il matrimonio, però, Giulia e Giovanni Verri continuano a incontrarsi: egli diventa perfino il suo cicisbeo, cioè il gentiluomo che la accompagna a ricevimenti, feste e occasioni mondane.
Da questo amore nasce nel 1785 un bambino: Alessandro Manzoni.
Il futuro autore dei Promessi Sposi, dunque, non è figlio di colui da cui ha preso il cognome, ma di Giovanni Verri.
A partire dalla nascita del piccolo Alessandro, però, Giovanni non solo si disinteressa di quello che con tutta probabilità è suo figlio, ma smette anche di frequentare Giulia, iniziando a incontrare altre donne.
Pietro Manzoni, a sua volta, dimostra ben poche attenzioni nei confronti di quel bambino non suo.
Giulia Beccaria, terminata la relazione con Giovanni Verri, si lega al nobile Carlo Imbonati.
E la villa di Lentate? Dopo la morte di Gabriele Verri, avvenuta nel 1782, i suoi figli si ritrovano a litigare tra di loro per la spartizione dell’eredità. Alla fine, è proprio Giovanni a ottenere la dimora di Mirabello.
Vi fa ritorno nel 1789, dopo aver soggiornato per una convalescenza ad Asso: proprio qui aveva intrapreso una relazione con Bambina Maiocchi, moglie di Giuseppe Curioni, notaio della famiglia Verri. Come dire: il lupo perde il pelo ma non il vizio.
In seguito Giovanni convive a Lentate proprio con i Curioni. Nel 1797, anno in cui Bambina dà alla luce un figlio, Giuseppe è in cerca di lavoro, e Giovanni lo aiuta a diventare giudice dipartimentale a Lecco.
Due anni più tardi, la villa verrà messa in vendita dal Verri.
La proprietà passa ai Cajrati di Birago, e in seguito viene acquistata da Cipriano Odazio: quest’ultimo, industriale serico, nel 1874 vi impianta una filanda per la seta (che rimarrà attiva fino al 1918) per la lavorazione dei bozzoli che vengono nutriti con le foglie dei gelsi della zona. In seguito nella filanda viene impiantato un reparto di tessitura, che però ha vita breve.
Oggi il Mirabellino appartiene alla famiglia Botton, che ne ha curato il restauro. La villa è aperta in occasione di eventi dedicati (come Ville Aperte).
Attualmente, quindi, Villa Verri Mirabello è un’abitazione privata: potete osservarla da fuori quando volete, durante una passeggiata o – perché no? – un giro in bici lungo i sentieri del Parco delle Groane.
Magari ripenserete alla storia di Alessandro Manzoni, che aveva due padri e non ne ha avuto nessuno.
Villa Verri Mirabello a Lentate sul Seveso: come arrivare
Villa Verri Mirabello a Lentate sul Seveso si trova in via Manzoni 53.
Hai intenzione di ammirarla da vicino? Se decidi di arrivare a Lentate sul Seveso in auto puoi lasciare la macchina nel parcheggio di via Manzoni.
Qualora tu preferisca arrivare a Lentate sul Seveso in treno, puoi fare riferimento alla stazione di Camnago. Uscito dalla stazione, prendi via XXIV Maggio e vai dritto dopo il semaforo. Segui la doppia curva a destra e sinistra e prosegui lungo via Vittorio Veneto. Al secondo semaforo gira a destra in via Nazionale dei Giovi e vai dritto; dopo la rotonda, al primo incrocio con semaforo gira a sinistra: sei in via Manzoni. Proseguendo lungo questa strada, troverai la villa alla tua sinistra.
Infine, potresti anche decidere di arrivare a Lentate sul Seveso in autobus: in questo caso ti conviene utilizzare la linea Z160 e scendere alla fermata di via Manzoni 12 a Lentate. Da qui, tenendo i numeri civici pari sulla destra percorri via Manzoni fino a che non troverai il Mirabellino alla tua sinistra.
Che cosa vedere a Lentate sul Seveso
Villa Verri Mirabello a Lentate sul Seveso potrebbe essere l’ideale punto di partenza per una passeggiata in città. Se sei curioso di scoprire che cosa vedere a Lentate sul Seveso, leggi il post qui sotto: troverai un itinerario che ti permetterà di osservare tutti i monumenti e i luoghi storici dei dintorni.
Lentate sul Seveso e il Parco delle Groane
Come ti ho accennato, Villa Verri Mirabello a Lentate sul Seveso si trova nel verde del Parco delle Groane. Puoi raggiungerla anche in bici, sfruttando le piste ciclabili presenti nel parco: nel post qui sotto ti fornisco tutte le indicazioni che ti potrebbero servire.
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Infine, ci tengo a citare Maria Cristina Volonté, storica locale che mi ha fornito alcune preziose indicazioni per la stesura di questo articolo; altre informazioni sono state tratte da questa relazione tecnica dell’ente Parco delle Groane e dal libro Quel che il cuore sapeva. Giulia Beccaria, i Verri, i Manzoni di Marta Boneschi.