Il fisico Alessandro Volta, conosciuto da tutti come l’inventore della pila, era solito andare in villeggiatura in Brianza, nella sua dimora di Lazzate. Proprio qui avviò una coltivazione di patate e contribuì alla diffusione del tubero in Brianza. Ancora oggi, i lazzatesi onorano la memoria di Volta e… celebrano la patata con una sagra dedicata.
Tutto quello che ti serve sapere
Il busto di Alessandro Volta davanti al municipio di Lazzate
Davanti al municipio di Lazzate, in piazzetta Cesarino Monti, potete vedere un busto di Alessandro Volta: è stato realizzato nel 1999, in occasione del 200esimo anniversario dell’invenzione della pila.
Così si legge nell’epigrafe: “1799-1999. A 200 anni dalla invenzione della pila i lazzatesi ricordano il grande Alessandro Volta”.
Ma che cosa c’entra Volta con Lazzate? Tutti noi sappiamo che era nativo di Como!
Per scoprirlo, vi basta compiere pochi passi, lasciando il municipio alla vostra sinistra e percorrendo la strada che porta verso la chiesa parrocchiale di Lazzate: al civico 8 di via Volta (guarda caso), troverete un edificio con la targa “Casa di Alessandro Volta”.
La lapide accanto svela il mistero: “Alessandro Volta. In questa modesta e diletta sua casa tentò e compì il miracolo della pila rinnovatrice di scienze e industrie onde i terrieri stupiti e grati insieme del tubero americano da lui qui recato pel primo mago benefico lo appellarono. Municipio e popolo riconoscenti e orgogliosi posero questa lapide il dì 22 aprile 1889”.
E poi sotto, un’altra lapide: “Ad Alessandro Volta nella ricorrenza del primo centenario della morte i lazzatesi, memori del beneficio portato all’umanità, questa lapide posero. 6 novembre 1927”.
Alessandro Volta a Lazzate
Secondo la tradizione locale, fu proprio a Lazzate che Volta inventò la pila elettrica. Forse non andò proprio così, ma di certo qui il fisico comasco si cimentò in numerosi esperimenti.
Egli era solito trascorrere in paese lunghi periodi di villeggiatura sin da quando era bambino, soprattutto in autunno, e continuò a frequentare Lazzate anche da adulto.
Come si legge nel volume Lazzate: un borgo attraverso i secoli scritto da Mirco Cappelli, Matteo Turconi Sormani e Maria Cristina Volonté, Alessandro Volta era figlio di Maddalena dei Conti Inzaghi e Filippo Maria Volta, a sua volta figlio di Giovanni Benedetto Volta e Anna Maria Stampa.
Proprio l’antica famiglia Stampa, originaria di Gravedona, era presente a Lazzate sin dal Seicento, e nel secolo successivo poteva essere annoverata fra i grandi proprietari terrieri del paese.
Nel 1756 Nicolò Stampa, fratello della nonna di Alessandro Volta e grande proprietario terriero, aveva lasciato i suoi possedimenti in eredità al suo pronipote Luigi (fratello di Alessandro), che sarebbe poi diventato arcidiacono della cattedrale di Como.
Nel 1809 Luigi Volta morì, e i suoi beni passarono ad Alessandro: tra questi c’era anche la casa di Lazzate, che Volta in una lettera a Salvatore de Capitani del 15 novembre del 1796 aveva definito “picciolo casino di villeggiatura annesso ad alcuni nostri fondi”.
Ma perché nella lapide in onore di Volta si parla “del tubero americano da lui qui recato”?
Si racconta che nel 1777 Volta abbia portato in paese le patate – che aveva visto in Savoia – e abbia cominciato a coltivarle nel proprio orto.
Quindi, avrebbe suggerito ai contadini del posto di iniziare a coltivare a scopi alimentari il tubero, che egli aveva avuto modo di assaggiare in occasione dei suoi viaggi in Francia e in America. Ai tempi la patata era già presente in Italia, ma non era ancora diffusa nel territorio lombardo.
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Che sia stato merito di Volta o no, di sicuro il tubero è diventato protagonista della cucina e del folklore lazzatese: ogni anno in paese a settembre si tiene la Sagra della Patata, uno degli appuntamenti più noti della tradizione brianzola, con spettacoli e stand gastronomici. Per l’occasione, Casa Volta è sede di mostre ed esposizioni.
Casa Volta a Lazzate
E a proposito di Casa Volta: curiosamente, a metà dell’Ottocento l’abitazione – pur essendo situata nel centro del borgo – fu scelta come ricovero per i colerosi.
La decisione venne aspramente contestata da Zanino Volta (figlio di Alessandro e proprietario della residenza), anche perché l’edificio era già occupato.
Così scriveva Volta in una missiva inoltrata alla Deputazione Comunale il 26 ottobre del 1854: “[…] non si trova punto opportuna la propria casa civile in Lazzate per ricovero dei cholerosi e non aderisce pertanto alla destinazione della stessa a tale scopo. […] esistono in Lazzate delle case che sono isolate e quindi idonee per la cura di questa malattia contagiosa, e siccome per prepararle pei cholerosi occorre di farle sgombrare dagli attuali inquilini, [lo scrivente] crede che questi debbano essere provveduti a carico comunale di altra abitazione”.
La Commissione Distrettuale di Barlassina il 2 luglio del 1855 incaricava la Deputazione di “formare la casa di soccorso” e avvisare i proprietari, “dei quali essendo ben nota la nobiltà d’animo e la filantropia in ogni caso che riguarda il pubblico bene, non si attende opposizione alcuna”.
Zanino Volta, però, non era d’accordo: “[…] il sottoscritto non acconsente punto a che la sua casa civile in Lazzate venga destinata per casa di soccorso pei cholerosi, essendo affatto impropria e perché angusta e, soprattutto perché in parte abitata da un massaro e confinante in perfetto contratto all’abitazione di un altro massaro”.
Alla fine, però, Casa Volta fu occupata dai malati di colera.
Quante storie ha da raccontare Casa Volta!
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L’importanza di Alessandro Volta per Lazzate è tale che negli anni ’30 del secolo scorso il podestà locale avanzò la proposta di cambiare il nome di Lazzate in Lazzate Volta: tuttavia l’idea non venne accolta.
Ma la memoria del fisico e accademico lombardo resta viva: la pila voltiana è addirittura presente nello stemma comunale di Lazzate!
Che cosa vedere a Lazzate
La storia di Alessandro Volta a Lazzate ti ha incuriosito? Allora potresti approfittarne per visitare il paese e andare alla scoperta di tutti i luoghi storici, i monumenti e i sentieri nei boschi: se clicchi sul post qui sotto hai l’opportunità di scoprire che cosa vedere a Lazzate, dove passeggiare e in quali ristoranti fermarti a pranzo o a cena.
La Sagra della Patata di Lazzate
Prima ti ho parlato della Sagra della Patata di Lazzate, che da anni rappresenta un appuntamento fisso a inizio autunno in paese. Se vuoi saperne di più, dai uno sguardo al post qui sotto, che ti racconta anche di tutte le altre sagre in Brianza in programma da gennaio a dicembre: prendi nota sul calendario!
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