Il cimitero di Carate Brianza è ricco di tombe di personaggi famosi che hanno contribuito a scrivere un pezzo di storia del nostro Paese: tra questi c’è anche Giannina Arangi-Lombardi, soprano di origini napoletane le cui spoglie riposano in una cappella dallo stile davvero inconfondibile. Se ti va di saperne di più, leggi questo post!
Tutto quello che ti serve sapere
Chi era Giannina Arangi-Lombardi
Giannina Lombardi nasce il 20 giugno del 1891 a Marigliano, vicino a Napoli.
Studia come mezzosoprano al Conservatorio di Napoli con Beniamino Carelli, diplomandosi nel 1911.
Poco dopo si trasferisce con la famiglia a Roma, e qui conosce Lorenzo Arangi, con il quale si sposa nel 1912.
I due vanno a vivere a Palermo, città di origine di Lorenzo: qui nel 1919 nasce Vittoria, la loro unica figlia.
Nel 1920 Giannina esordisce in Cavalleria rusticana nel ruolo di Lola al Teatro Costanzi di Roma.
Tornata a studiare sotto la guida di Tina Poli-Randaccio e Adelina Stehle, nel 1923 debutta come soprano.
Si trasferisce con la famiglia a Milano, dove ben presto si guadagna l’apprezzamento e la stima di Arturo Toscanini, che la dirige alla Scala per diverse stagioni, ritenendola una fra le interpreti migliori delle opere di Verdi.
Canta, tra l’altro:
- La Favorita di Donizetti al Teatro Comunale di Bologna;
- Il Trovatore di Verdi alla Staatsoper di Berlino;
- Il Guglielmo Tell di Rossini all’Opera di Roma.
È protagonista, inoltre, di diverse tournée all’estero, in Egitto, in Argentina, in Portogallo e in Australia.
Nel 1938 Giannina si ritira al termine di una carriera più breve della media, iniziata tardi (quando aveva quasi 30 anni) per colpa della Prima Guerra Mondiale e finita presto probabilmente anche a causa della scelta di forzare la voce su un registro diverso da quello naturale.
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Dopo aver insegnato per dieci anni al Conservatorio di Milano, nel 1947 si trasferisce ad Ankara, dove apre una scuola di canto in conservatorio: tra le sue allieve c’è Leyla Gencer, che nella seconda metà del Novecento sarà protagonista sul palco della Scala.
Tornata a Milano, Giannina Arangi-Lombardi muore l’8 luglio del 1951 per aneurisma.
Giannina Arangi-Lombardi a Carate Brianza
Durante la Seconda Guerra Mondiale, Giannina Arangi-Lombardi insieme con il marito e la figlia trovò ospitalità nella villa di Ernesta Lanzani e Carlo Rossi, in quella che oggi è nota come Villa Tagliabue Buttafava Rossi.
Vittoria, figlia di Giannina, sposò il secondogenito della famiglia Rossi, Riccardo.
Quando Giannina morì, venne sepolta a Palermo, dove già riposavano le spoglie del marito.
Negli anni Ottanta, poi, Vittoria – che viveva a Milano e voleva avere i genitori più vicini a sé – fece realizzare una cappella per loro nel cimitero di Carate. L’autore del progetto era proprio Riccardo Rossi, il marito di Vittoria: per mantenere il legame con la Sicilia, realizzò il monumento funebre in uno stile arabeggiante.
Vittoria è morta il 4 settembre del 1989; Riccardo il 2 luglio del 1991.
La tomba di Giannina Arangi-Lombardi
È impossibile non notare la Cappella Arangi-Lombardi nel cimitero di Carate Brianza, con il suo stile architettonico moresco e la sua cupola con mattonelle color turchese.
La struttura è a pianta quadrata; ogni lato è caratterizzato da un grande arco acuto valorizzato da un raffinato bugnato.
L’interno della cupola è ricoperto da un mosaico azzurro, dove spicca una croce greca dorata; i bordi presentano arabeschi in bianco e nero, sempre a mo’ di mosaico. Sotto la cupola, c’è il monolite in cui riposa l’artista insieme con il marito.
Un monumento funebre davvero particolare, con le sue aperture in stile gotico e la sua architettura esotica, che richiama tratti di quella turca.
Dove si trova il cimitero di Carate Brianza
Il cimitero di Carate Brianza si trova in viale delle Rimembranze.
Dall’ultima domenica di marzo all’ultima domenica di ottobre è aperto dal lunedì al sabato dalle 8 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 18.30; la domenica con orario continuato dalle 8 alle 18.30.
Dall’ultima domenica di ottobre all’ultima domenica di marzo è aperto dal lunedì al sabato dalle 8 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17.30; la domenica con orario continuato dalle 8 alle 17.30.
Che cosa vedere a Carate Brianza
Il cimitero di Carate Brianza può essere il punto di partenza per una splendida passeggiata alla scoperta della città e delle sue frazioni. Ti piacerebbe sapere dove andare? Leggi il post qui sotto, che ti propone un itinerario grazie a cui potrai capire che cosa vedere a Carate Brianza e dove fermarsi a pranzo o a cena.
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Infine, vorrei segnalarti i siti web Monumentale Diffuso della Brianza e Museo Diffuso Carate Brianza, che si sono rivelati delle preziose fonti di informazioni senza le quali non avrei potuto scrivere questo post: ti consiglio di visitarli perché ne vale davvero la pena 🙂