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Che cosa vedere a Montevecchia

Che cosa fare a Montevecchia: guida per turisti

Che cosa fare a Montevecchia? Per una gita in Brianza da queste parti potresti prenotare un pranzo in agriturismo, per poi concederti una passeggiata tra i boschi, salire lungo la scalinata del Santuario della Beata Vergine del Carmelo o ammirare dall’alto le piramidi. Piramidi in provincia di Lecco? Proprio così: tra poche righe scoprirai tutto.

La città

Sede del Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone, il paesino di Montevecchia conta meno di 3mila abitanti. Il suo territorio include le frazioni di Valfredda, Spiazzolo e Ostizza, ed è noto per la produzione di erbe aromatiche: non c’è angolo che non sia invaso da piante di rosmarino o di salvia.

Qui, inoltre, vengono prodotti i furmagett de faciröla e il Pincianel, vino rosso classico dell’Alta Brianza: ricordati di farne scorta prima di tornare a casa.

Che cosa fare a Montevecchia: i monumenti da vedere

Sei curioso di sapere che cosa vedere a Montevecchia? Ti consiglio di cominciare il tuo tour del paese dalla Chiesa di San Govanni Battista Martire, edificata negli anni ’20 del secolo scorso: si trova all’incrocio tra via Belvedere e via Donzelli, a metà collina, subito dopo la Trattoria da Pasqualino.

Cosa fare a Montevecchia, la Chiesa di San Giovanni Battista Martire
La Chiesa di San Giovanni Battista Martire

Lasciandoti la chiesa sulla sinistra, percorri via Belvedere fino all’inizio di via Alta Collina: qui gira a sinistra per raggiungere largo Agnesi e il Santuario della Beata Vergine del Carmelo. Emozionante e suggestivo fin dalla sua scalinata di accesso, costituita da 180 gradini e circondata da ligustro e tigli, fu costruito tra il 1571 e il 1636. Attorno al santuario sono collocate sedici edicole in pietra arenaria con sculture settecentesche in corrispondenza del sentiero della via Crucis, che interseca la scala santa dando vita a un balcone circolare. Da qui puoi ammirare buona parte della Brianza dall’alto.

Cosa fare a Montevecchia, il Santuario della Beata Vergine del Carmelo
Il Santuario della Beata Vergine del Carmelo

Largo Agnesi è la piazza centrale del paese: qui al civico 1 trovi anche Villa Agnesi Albertoni, villa di delizia di Maria Gaetana Agnesi, celebre matematica del XVIII secolo. Come riporta la lapide all’ingresso, Maria Gaetana qui giovanetta e ottuagenaria allietò nella pace la sua vita umile e grande.

Cosa fare a Montevecchia, Villa Agnesi Albertoni
L’ingresso di Villa Agnesi Albertoni

Proprio largo Agnesi, tra l’altro, è una delle tante location cinematografiche in Brianza: qui, infatti, sono state girate alcune scene della commedia I soliti idioti – Il film, con Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio.

Cosa fare a Montevecchia: I soliti idioti - Il film
Largo Agnesi a Montevecchia immortalato ne I soliti idioti – Il film

Se vuoi, nel post qui sotto trovi un approfondimento dedicato proprio alle location di Montevecchia che compaiono nel film.

Film girati in Brianza: I soliti idioti – Il film a Montevecchia

Pochi metri più in là c’è Villa Vittadini, eretta sulla cresta della collina e protetta da un portale secentesco. Alle sue spalle è presente un sentiero che, tra piante di rosmarino, filari di vite e alberi da frutto, ti porta in località Galeazzino.

Cosa fare a Montevecchia, Villa Vittadini
Villa Vittadini

Procedendo lungo via Alta Collina, poco prima del civico 27 trovi, in piazzetta San Bernardo, la Chiesa di San Bernardo, risalente al Cinquecento, con diversi affreschi di pregio restaurati di recente.

Cosa fare a Montevecchia, la Chiesa di San Bernardo
La Chiesa di San Bernardo

Tra le risposte alla domanda “che cosa vedere a Montevecchia?” c’è anche la Chiesa di San Mauro e Beata Vergine della Consolata: si trova accanto al civico 4 di via Passone, l’antica strada che conduce in cima alla collina. Privo di una vera e propria torre campanaria, questo oratorio comprende semplicemente un campanile a vela di modeste dimensioni, posizionato sopra al presbiterio sulla falda a ovest. Il pavimento del corridoio centrale è in seminato alla veneziana, mentre quello dell’aula è formato da pianelle in granigliato.

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Un altro edificio religioso che merita di essere visitato è la Chiesetta di San Giuseppe, in via Ostizza, una traversa della SP 54. Situata di fronte a un antico complesso portilizio, la chiesa presenta sulla facciata principale due stemmi con affreschi che rappresentano la vita di San Giuseppe; accanto al portale si notano un inginocchiatoio di arenaria e due piccole finestre con ante in legno.

Se ti domandi che cosa fare a Montevecchia la domenica pomeriggio puoi trovare aperta la Cascina Butto, in via della Valfredda. Si tratta della sede del Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone, che oltre agli uffici amministrativi ospita un centro visite a ingresso gratuito, dove puoi trovare depliant e pannelli informativi che ti aiuteranno a scegliere l’itinerario che preferisci.

Il Museo Cà del Soldato, invece, è aperto sia il sabato che la domenica. Il nome della struttura deriva da una leggenda secondo cui un soldato napoleonico diretto in Russia decise di fermarsi qui dopo essere rimasto affascinato dalla pace e dalla bellezza del luogo, anche se in realtà a quell’epoca la cascina esisteva già da secoli. Si tratta di uno dei musei in Brianza più intriganti per chi ama la natura, visto che ti permette di osservare e conoscere più da vicino la fauna del parco; nei dintorni sono disponibili tavoli e panchine, oltre ai servizi igienici. Puoi arrivare al museo a piedi dopo aver lasciato l’auto nel parcheggio di via Bagaggera.

Che cosa fare a Montevecchia: gli itinerari naturalistici

Per una gita in Brianza nella natura, Montevecchia è la destinazione ideale, grazie al Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone, che comprende ben 11 sentieri.

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Il sentiero 2, per esempio, ti permette di passeggiare lungo la mulattiera panoramica che arriva fino alla località Butto, che ospita gli uffici del Parco: da qui puoi giungere a Montevecchia alta, per poi percorrere la vecchia strada comunale del bosco e arrivare a Cà del Soldato. A breve distanza da qui trovi anche due piccoli stagni, facili da individuare anche grazie al gracidare degli esemplari di rospo comune e di rana rossa che li abitano; la presenza di una passerella in legno ti consente di avvicinarti senza difficoltà. L’itinerario 2 collega Cernusco Lombardone con Olgiate Molgora, ma se ti trovi a Montevecchia puoi accedervi da via del Pertevano.

Il sentiero 7, che collega Cernusco Lombardone con Missaglia, sfiora Montevecchia in località Deserto, dove c’è la strada panoramica che porta al Lissolo.

Il sentiero 8, invece, ti conduce in località Casarigo, dove il sentiero sale portandoti in località Galeazzino, e quindi a Montevecchia alta, costeggiando campi terrazzati e vigneti. Dopo aver goduto del panorama, puoi proseguire lungo la strada provinciale e, una volta arrivato davanti al cimitero, imboccare il sentiero che conduce fino alla Cascina Guaidana. Questo percorso congiunge Lomaniga (frazione di Missaglia) con Beolco (frazione di Olgiate Molgora); a Montevecchia puoi accedervi dalla Salita al Casarigo o dal cimitero (dove troverai anche parcheggio facilmente) di via Belvedere.

Grazie all’itinerario 8 puoi arrivare alla Cascina Verteggera, affiancata da un lavatoio in pietra da poco ristrutturato.

Cosa fare a Montevecchia, Cascina Verteggera
Cascina Verteggera

Per raggiungerla, dallo sterrato che porta a Cascina Casarigo devi svoltare a destra per seguire il passaggio che, dopo un cascinale, affianca i vigneti ed entra in un bosco di castagni. Dopo poco trovi un’area attrezzata per la sosta con il ponte della Verteggera, dalle origini incerte ma probabilmente risalente al Medio Evo. Ancora in ottimo stato di conservazione, presenta all’interno della luce una scalinatura sulla cui funzione ci si interroga ancora oggi.

Il sentiero 9 passa per il sentiero dell’Oliva e ti permette di arrivare in piazza dopo aver fiancheggiato le coltivazioni terrazzate tipiche del posto: in località Ghisalba entri in un bosco di castagno e puoi continuare fino alla Valle Santa Croce. Il percorso inizia in via del Fontanile, in località Pestalotto.

Anche il sentiero 10 dalla piazza di Montevecchia ti porta in località Ghisalba, e da qui a San Bernardo. In località Spiazzolo ti verrà sicuramente voglia di cimentarti in foto panoramiche stupende. Puoi lasciare l’auto in via Alta Collina e proseguire a piedi.

Infine, il sentiero 11 passa per la località Butto; se scegli questo sentiero hai l’opportunità di ammirare le sorgenti petrificanti del parco, oltre a numerose cascine: Guaidana, Valfredda e Malnido. Il percorso inizia a Cernusco Lombardone, e a Montevecchia puoi accedervi dall’incrocio tra via Donzelli, via Valfredda e via Belsedere (non ho sbagliato a scrivere, si chiama proprio così), dove c’è anche un parcheggio per le auto.

Presso la Cascina Valfredda (in via Valfredda) puoi ammirare un lavatoio e una fontana in pietra, realizzata con un altare di una chiesetta (oggi scomparsa) dedicata alla Madonna della Neve. Se ti avvicini alla fontana, noterai le incisioni riportate nella pietra. Dalla Cascina Valfredda si dipana un sentiero lastricato in pietra che porta alla Cascina Gaidana: sulla destra, dopo il ponticello che attraversa il torrente, trovi una sorgente con muri di contenimento che in passato riforniva di acqua le cascine.

Tieni presente che, se non sei allenato, i sentieri si potrebbero rivelare abbastanza impegnativi. Non avventurarti nei boschi con l’approssimarsi del buio e vestiti in modo adeguato.

La maggior parte dei sentieri può essere percorsa anche in bici. Se vuoi muoverti a piedi, ti consiglio il Sentiero dell’Oliva, una mulattiera con ripide scalinate di pietra circondata da antichi muri a secco, ma anche il Percorso Erbe Officinali, che passa tra viti e coltivazioni di rosmarino.

Sì, ok, ma le piramidi? Svelo subito il mistero: si tratta di tre formazioni collinari il cui posizionamento ricorda la Piana di Giza e le tre stelle della cintura di Orione. Secondo lo studioso Vincenzo di Gregorio, una civiltà antica avrebbe modellato le colline di roccia calcarea, che non possono essere coltivate, a scopo religioso. Le piramidi, oggi, possono essere scoperte attraverso il Percorso Prati Magri.

In ogni caso, se vuoi scoprire tutti i sentieri del Parco di Montevecchia puoi dare uno sguardo all’approfondimento qui sotto!

Il Parco di Montevecchia e della Valle del Curone

Dove mangiare a Montevecchia

Uno degli storici ristoranti di Montevecchia è la Trattoria da Pasqualino, che propone – tra l’altro – i celebri formaggini di Montevecchia (caprino e robiolina fresca). Si trova in via Belvedere 39 ed è aperta a cena dal mercoledì al lunedì e a pranzo dal giovedì al lunedì.

Se vuoi sapere dove mangiare a Montevecchia i piatti della tradizione lombarda, il Ristorante Passone (chiuso il mercoledì), in via del Pertevano 10, offre cene a tema e un menù alla carta in cui spiccano l’ossobuco di vitello alla milanese con polenta e i formaggi con composte di frutta.

In via del Pertevano c’è anche l’Osteria Abbandonato, un locale fuori dal tempo e per questo molto suggestivo: senza cartelli stradali che lo segnalino, senza insegne, senza sito Internet o numero di telefono. Per arrivarci bisogna conoscerla: un’osteria in Brianza dove non si accettano prenotazioni e, a prezzi ridotti, si possono gustare salumi, formaggi, sottaceti e polenta.

In alternativa, puoi provare i taglieri e la birra de Il Ritrovo, in largo Agnesi.

Cosa fare a Montevecchia, Il Ritrovo
Il Ritrovo

Sempre in largo Agnesi c’è il La Piazzetta, tra i migliori ristoranti di Montevecchia, con una saletta accogliente e nella bella stagione la balconata con vista mozzafiato.

In via Galeazzino 4, la Trattoria Al Galeazzino è un altro posto dove mangiare a Montevecchia potendo godere di uno scenario davvero romantico, grazie a una veranda con una vista eccezionale, soprattutto al tramonto.

Nella stessa piazza, ecco Montebianco, gelateria a Montevecchia gestita dagli stessi titolari de La Piazzetta, Marinella e Walter Stuerz, con proposte artigianali da non perdere.

In via Bergamo 5 c’è, invece, Gelartista, altra rinomata gelateria di Montevecchia, che propone addirittura gelati per cani.

Da non dimenticare, poi, gli agriturismi di Montevecchia: merita una menzione la Tenuta Valcurone, ristorante e azienda agricola dove sei libero di scegliere se pranzare, cenare o perfino fare merenda, ma anche visitare la cantina dei vini. La trovi in via Ostizza, località Cascina Casarigo: la cucina è aperta sia a pranzo che a cena dal mercoledì alla domenica.

Un altro degli agriturismi in Brianza in cui puoi fermarti a Montevecchia si trova in via Alta Collina, all’interno di Cascina Ghisalba: si tratta delle Terrazze di Montevecchia, che – come il nome lascia intuire – dispone di un grande terrazzo affacciato sui boschi. Aperto il venerdì e il sabato sera e la domenica a pranzo (oltre che negli altri giorni su prenotazione), propone un menù fisso da 35 euro in alternativa a quello alla carta.

E se vuoi scoprire altri agriturismi vicino a Milano, non devi fare altro che leggere il post qui sotto.

7 agriturismi in Brianza che devi provare per forza

Come arrivare a Montevecchia

Come arrivare a Montevecchia in auto? Provenendo da Milano, devi prendere la tangenziale Est in direzione Venezia; superata la barriera di Carugate in direzione Lecco, arrivi fino a Cernusco Lombardone, dove al primo semaforo giri a sinistra. Quindi segui le indicazioni.

Provenendo da da Bergamo, devi imboccare la statale Bergamo-Como fino a Brivio, per poi proseguire verso Milano fino a Cernusco Lombardone. Da Como, sulla statale Como-Bergamo arrivi fino a Calco, poi continui verso Cernusco Lombardone.

A Montevecchia non ci sono stazioni ferroviarie. Per arrivare a Montevecchia in treno, devi fare riferimento alla stazione di Cernusco Lombardone, servita dalla linea suburbana S8 di Milano e collegata – tra l’altro – con Monza, Arcore, Carnate, Osnago, Olgiate Molgora e Airuno. Dalla stazione puoi arrivare a Montevecchia direttamente a piedi, seguendo il sentiero 2 del Parco del Curone.

Per arrivare a Montevecchia in bus, puoi sfruttare la linea C47, che collega il paese con Como, Lipomo, Tavernerio, Orsenigo, Monguzzo, Montorfano, Anzano del Parco, Lurago d’Erba, Lambrugo, Nibionno, Bulciago, Cassago Brianza, Cremella, Barzanò, Sirtori, Viganò, Monticello Brianza, Casatenovo, Missaglia, Cernusco Lombardone, Osnago e Merate. La linea D48, invece, collega Montevecchia con Santa Maria Hoè, Olgiate Molgora, Calco, Brivio, Airuno, Merate, Cernusco Lombardone, Missaglia, Casatenovo, Monticello Brianza e Besana in Brianza. Infine, per arrivare qui puoi prendere anche il bus D70, che passa da Cernusco Lombardone e Merate.






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8 commenti su “Che cosa fare a Montevecchia: guida per turisti”

  1. elizabeth ferrari

    Ciao vorrei visitare il Santuario per poter poi arrivare alla cima x vedere il panorama che dicono che merita… Ma da dove dici tu di parcheggiare auto al Santuario che distanza c’è… Visto che poi dovrò affrontare 180 scalini..

    1. Simone - Viaggiare in Brianza

      Ciao! Dal parcheggio del cimitero all’inizio della scalinata ci saranno al massimo 300 metri, niente di troppo impegnativo 😉

  2. Complimenti Simone per la ricchezza di informazioni e per la decisione di non mettere odiosi pop-up!!!!
    Sono finita sul tuo sito per caso, ma ci tornerò, alla ricerca di altri suggerimenti per viaggiare in Brianza!!

  3. Ciao,
    mi hanno detto che a Montevecchia si potrebbero raccogliere le castagne in questo periodo. Dove mi consigli? tieni conto che ho due bambini anche, quindi gita non impegnativa! grazie!

    1. Simone - Viaggiare in Brianza

      Ciao! Sì, ma direi che proprio per questo viene presa d’assalto ed è fin troppo affollata. Se ti sposti di pochi chilometri puoi andare a Olgiate Molgora, nel borgo di Mondonico. Parti da via Madonna del Sasso e segui il sentiero per Campsirago. Non preoccuparti per le pendenze, sono ripide solo nei primissimi metri nel tratto in cemento.

    1. Simone - Viaggiare in Brianza

      Ciao, tra le vie del paese sì (tieni presente che comunque sono strade in discesa e in salita); lungo i sentieri nei boschi è più complicato.

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