Che cosa fare ad Albavilla? Una passeggiata in cima all’Alpe del Viceré o un giro tra i crotti del paese (ce ne sono più di trenta) sono solo due dei tanti motivi per cui potresti decidere di organizzare una gita da queste parti. E non dimenticare di far tappa al Santuario della Madonna di Loreto!
Tutto quello che ti serve sapere
La città
Paese di poco più di 6mila abitanti della Brianza comasca, Albavilla fa parte della Comunità Montana del Triangolo Lariano. Sono cinque le frazioni che lo compongono: Vill’Albese, Saruggia, Molena, Corogna e Carcano.
Il punto più alto è la cima del Monte Bolettone, a quota 1.317 metri, dove è presente una grande croce, qui posizionata nel 1964.
Che cosa fare ad Albavilla: i monumenti da vedere
Tra gli edifici religiosi che rispondono alla domanda “che cosa vedere ad Albavilla?” c’è la Chiesa di San Dionigi: si trova in fondo a via Don Belloni, nella frazione di Carcano. La chiesa fu costruita nel 1824 sui resti di una chiesa precedente (distrutta da un incendio), che a sua volta era stata realizzata sui ruderi del castello di Federico Barbarossa, sconfitto nella celebre battaglia di Carcano.
Da via Don Belloni puoi svoltare a destra in via Lega Lombarda: al civico 4 fermati a dare uno sguardo a Villa Finzi.
Andando sempre dritto, poi, raggiungi via per Carcano. Prosegui fino a quando in incroci sulla sinistra via Corogna: è qui che sorge l’Oratorio dei Santi Cosma e Damiano, edificato tra il XI e il XII secolo (il campanile è quello originale dell’epoca) e ricostruito tra il Duecento e il Trecento. Al suo interno, ben tre affreschi sono dedicati a San Rocco, il santo invocato per ottenere la protezione dal colera e dalla peste: anche per questo l’edificio è noto anche come Chiesa di San Rocco.
Merita di essere vista anche l’affascinante Villa Giobbia, in via ai Monti 1, che oggi ospita una scuola dell’infanzia.
Lasciandoti Villa Giobbia sulla destra, puoi imboccare via Patrizi e poi girare nella prima strada a sinistra (sempre via Patrizi) per raggiungere al civico 10 di via Manzoni, Villa Cortesella, la cui costruzione è datata al 1841: oggi accoglie una cooperativa sociale che si occupa di persone con disturbi mentali.
Proseguendo la passeggiata in via Manzoni, pochi metri più in là al civico 8 vedrai Villa Porro, costruita nel 1850: oggi accoglie un Seminario Betharramita.
Ora dirigiti verso il Monumento agli Alpini che vedi di fronte a te e gira a sinistra in via Patrizi. Arrivato in piazza Fontana, approfittane per ammirare l’antico lavatoio che vedi alla tua sinistra, e poi gira a destra in via Cavour: qui al civico 13 c’è Villa Giamminola, fino a pochi anni fa sede del municipio, circondata da un parco con piante secolari.
Procedendo in via Cavour, gira nella prima stradina che incontri sulla destra, via Foce, dove è visibile un antico lavatoio chiamato, appunto, La Foce.
A questo punto puoi recarti verso la Chiesa di San Vittore Martire, in piazza Roma: il campanile ti aiuterà a trovare subito la strada. La chiesa è intitolata al santo patrono del paese, festeggiato tutti gli anni l’8 maggio. Curiosità: forse non sai che, anche se il suo nome è legato a Milano, San Vittore era nato in Mauretania, una regione dell’Africa settentrionale.
Accanto alla chiesa puoi prendere via Mazzini, dove al civico 26 sorge la settecentesca Villa Micheloni.
In fondo alla strada puoi girare a destra in via Porro: qui al civico 8 c’è Ca’ Moneta, dove puoi soggiornare se cerchi un bed and breakfast ad Albavilla. Nota anche come Villa Teresa e Villa Castiglioni, la struttura è immersa in un parco che ospita un cedro dell’Himalaya secolare, tre cedri del Libano e molte altre piante, tra pini, betulle, palme e tigli.
Che cosa vedere ad Albavilla, ancora? Te lo dico subito: in via Santa Maria di Loreto, trovi il Santuario della Madonna di Loreto, di origine medievale. Situato nella frazione di Molena, in una posizione sopraelevata rispetto al centro abitato, si caratterizza per lo stile romanico e per la presenza all’interno di affreschi seicenteschi che riproducono San Bartolomeo, la Madonna di Loreto e Sant’Antonio da Padova.
Invece in via Saruggia, di fronte al civico 72A, c’è l’Oratorio di San Lorenzo Martire, realizzato nel 1643: il santo è rappresentato sulla pala dell’altare maggiore ai piedi del Crocifisso.
[Prima di scoprire come raggiungere l’Alpe del Viceré e dove mangiare ad Albavilla, ti va di lasciare il tuo like alla pagina Facebook di Viaggiare in Brianza?]
Che cosa fare ad Albavilla: gli itinerari naturalistici
Ad Albavilla sono presenti più di 30 crotti: si tratta di cavità naturali di roccia dal cui fondo provengono getti di aria fresca per tutto l’anno. In pratica, delle cantine naturali che si rivelano fresche in estate e calde in inverno: ad esse è dedicata anche una festa, in programma nei primi due fine settimana di ottobre. Tra gli altri, ti segnalo:
- il Crotto dal Murnèe in via Roscio 16;
- il Crotto Champagne in via ai Monti 12;
- il Crotto dal Senza Capel in via Magenta 30;
- il Crotto di Cioca in via Foce 8;
- il Crotto dalla Cuperativa Fous in via Foce 10.
Il territorio di Albavilla rientra anche nel Parco Regionale della Valle del Lambro, con la frazione di Carcano limitrofa al lago di Alserio.
Non possono essere dimenticati, ovviamente, l’Alpe del Viceré e La Salute, due pianori dello stesso altipiano sui contrafforti del Monte Bolettone che da soli valgono una gita in Brianza da queste parti per la splendida vista panoramica che offrono. L’albergo La Salute, oggi in disuso, fu fatto costruire nella prima metà del XIX secolo da Eugenio di Beauharnais, Viceré d’Italia, a cui erano stati ceduti questi territori.
Per arrivare all’Alpe del Viceré a piedi puoi partire da via ai Monti: in corrispondenza del Crotto dai Cichinela, all’altezza del civico 26, devi svoltare a destra e salire lungo la strada cementata che va in alto. Raggiunta Cascina Moscatello, prosegui lungo il sentiero e, arrivato a un bivio, continua ignorando il percorso che va a destra. Ci vuole più o meno un’ora per arrivare all’albergo La Salute, e poi qualche altro minuto fino alla vetta.
Per arrivare all’Alpe del Viceré in auto, invece, ti basta impostare il navigatore su via Partigiana.
Qui è presente anche il Jungle Raider Park, un parco avventura immerso tra giganteschi abeti americani in cui puoi sperimentare una grande varietà di itinerari tra ponti a sacco verticale, scale a chiocciola, ponti tibetani, tronchi volanti e perfino un salto di Tarzan.
Da via ai Monti, all’altezza del civico 54, inizia il sentiero che ti permette di arrivare all’ex Rifugio Patrizi (e poi da qui eventualmente continuare fino all’Alpe del Viceré).
Da via Panoramica puoi raggiungere Cascina Galbanera, la Trattoria Alpina, Cascina Zoccolo e il Buco del Piombo, tutti situati nel territorio di Erba.
Dalla località Fontana Massera puoi raggiungere la Valle del Cosia, attraversata dal torrente Cosia, dove meritano di essere ammirati gli orridi e le pozze nate per effetto dell’azione dell’acqua. Il torrente Cosia nasce proprio ad Albavilla: le sue sorgenti si trovano sotto alle pendici meridionali del monte Bolettone. Proseguendo lungo il sentiero, arriverai fino alla diga di Leana.
Dove mangiare ad Albavilla
Tra le location dove mangiare ad Albavilla c’è il Crott dal Murnèe, in via Roscio 8: un crotto antico trasformato in trattoria, dove il menù cambia di mese in mese in base alla stagionalità degli ingredienti. Il locale è aperto a cena dal mercoledì al sabato e a pranzo la domenica.
Nella lista dei ristoranti ad Albavilla va citato Il Pozzo del Podestà, in piazza Roma 9: è aperto sia a pranzo che a cena dal martedì alla domenica. Nel menù trovi – fra l’altro – la pinsa alla romana, varie pizze gourmet e la fiorentina alla griglia.
Se cerchi una pizzeria ad Albavilla puoi fare riferimento a I Gladiatori, al civico 40 di via Brianza, che propone anche numerose specialità di pesce.
In via Milano 10, l’Osteria Petronilla propone pizze e un ampio menù con varie tipologie di polenta.
Tra le pizzerie di Albavilla c’è anche Elvis, aperto dal martedì alla domenica, in via Basso Formiano 3: puoi anche sperimentare un menù degustazione di mare da 45 euro e uno di terra da 42.
In via Dante 32 trovi Il Cantuccio, ristorante di Albavilla aperto a cena dal martedì alla domenica e a pranzo dal venerdì alla domenica. A gestire il locale è lo chef Mauro Elli, che nel 2007 si è visto assegnare la stella Michelin.
Nel novero dei posti dove mangiare ad Albavilla spicca, infine, Lariò, in via per Carcano 6: aperto tutti i giorni a cena, permette di gustare piatti della tradizione lombarda come il risotto con bresaola e bitto e la cotoletta di vitello alla milanese.
Come arrivare ad Albavilla
Come arrivare ad Albavilla in auto? Provenendo da Milano devi percorrere la A8 (Autostrada Milano-Varese) e poi a Lainate imboccare la A9 per Chiasso. Dopo Fino Mornasco, prendi l’uscita per la A59 (Tangenziale di Como). Quindi, dirigiti verso la SP 342, e poi segui le indicazioni.
Ad Albavilla non ci sono stazioni ferroviarie. Per arrivare ad Albavilla in treno puoi fare riferimento alla stazione di Erba, situata lungo la linea regionale Milano-Canzo-Asso e direttamente collegata, tra l’altro, con Cesano Maderno, Seveso, Meda, Cabiate, Mariano Comense, Carugo, Arosio, Inverigo, Lambrugo, Merone, Ponte Lambro, Caslino d’Erba e Canzo.
Per arrivare ad Albavilla in autobus puoi sfruttare la linea C40, che passa da Como, Lipomo, Tavernerio, Albese con Cassano, Erba, Pusiano, Cesana Brianza, Bosisio Parini, Suello, Civate, Malgrate e Lecco. I pullman C92, invece, collegano il paese con Erba, Alserio, Anzano del Parco, Alzate Brianza ed Orsenigo.
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