Che cosa fare a Cassago Brianza? Un tour tra le ville padronali del Settecento o una passeggiata nel Parco della Valletta, per esempio. Nelle prossime righe ti svelerò tutto quello che ti serve sapere se vuoi organizzare una gita vicino a Milano da queste parti: quali location visitare, in quali ristoranti mangiare e come arrivare.
Tutto quello che ti serve sapere
La città
Paese della Brianza lecchese di poco più di 4mila abitanti, Cassago Brianza si compone di due frazioni (Tremoncino e Oriano) e di nove località: Zizzanorre, Rosello, Costaiola, La Ca’, Molinello, La Costa, Cassago Stazione, Costa e Campi Asciutti.
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Che cosa fare a Cassago Brianza: i monumenti da vedere
Se vuoi sapere che cosa vedere a Cassago Brianza puoi iniziare il tuo tour del paese da via San Salvatore 2: qui sorge il Mausoleo Visconti di Modrone, che racchiude le tombe dell’omonima famiglia nobiliare. Progettato da Giovanni Ceruti (“papà” del palazzo che ospita il Museo civico di storia naturale di Milano), fu costruito con l’intento di riprodurre l’imponenza e lo stile gotico del Duomo di Milano. Situato in cima a una collina, al termine di un viale di cipressi in salita, il mausoleo ha una pianta ottagonale a richiamare l’ottavo giorno, cioè la resurrezione.
Per conoscere il Mausoleo Visconti di Modrone più da vicino, puoi leggere il post qui sotto, che te ne parla in maniera dettagliata.
Lasciandoti il mausoleo alle spalle, gira a sinistra in via San Salvatore e poi a destra in via Tremoncino; vai dritto e, subito dopo l’incrocio con via Fontana, goditi lo scenario di piazzetta Piccola Venezia, che ospita un’effigie mariana dipinta da Matteo Fumagalli, la Madonna Assunta in Cielo. Perché la piazzetta si chiama così? Non tanto per l’atmosfera romantica, quanto perché in passato… si allagava sempre quando pioveva molto.
Ora continua lungo via Tremoncino e attraversa la rotonda per imboccare via San Gregorio, fino a raggiungere la Chiesa di San Gregorio, di epoca altomedievale.
Dall’incrocio, lasciandoti la chiesa sulla sinistra gira a destra in via San Marco; alla rotonda gira a destra in via Allende e poi svolta a sinistra in via Visconti. Giungerai, così, in piazza Giovanni XXIII, sulla quale si affaccia la Chiesa dei Santi Giacomo e Brigida. Costruita nella seconda metà del Settecento, al proprio interno accoglie quattro nicchie con i confessionali, il fonte battesimale, la cappella di Santa Teresina e la cappella del Crocifisso.
Per conoscere tutte le opere d’arte ospitate all’interno della chiesa parrocchiale di Cassago Brianza, comunque, puoi leggere l’approfondimento che le ho dedicato nel post qui sotto.
In piazza Giovanni XXIII puoi vedere anche un’edicola, realizzata da Fiorentino Vilasco, con la croce che riproduce i simboli della Passione di Cristo.
Accanto alla chiesa c’è il parco storico archeologico di Sant’Agostino. Si ritiene che Agostino abbia soggiornato qui, in compagnia del figlio e della madre, tra il 386 e il 387, in preparazione del suo battesimo. A partire dal XVII secolo, poi, in paese si è sviluppata la devozione verso il santo.
Il parco comprende la fontana di Sant’Agostino, da tempo oggetto di devozione popolare, e un percorso archeologico che accoglie i reperti litici di età romana e tardo-romana trovati in passato a Cassago.
Per conoscerlo meglio, ti suggerisco di dare un’occhiata al post qui sotto: trovi un sacco di curiosità e di informazioni riguardanti questo parco.
Una naturale estensione del parco archeologico è il parco monumentale Rus Cassiciacum (così si chiamava Cassago ai tempi di Agostino). Qui puoi trovare i resti di un castro medievale e ciò che rimane della Villa Pirovano Visconti: suggestivo è il corridoio porticato di fattura secentesca che conduceva alla ghiacciaia e alle stalle.
All’interno dei ruderi rimasti della villa è stata ricavata la Sala del Pellegrino, pensata per accogliere tutti i pellegrini (e sono tanti) che giungono qui perché desiderano seguire le tappe del Cammino di Sant’Agostino. La sala ospita un’esposizione permanente; sono ancora presenti il forno e il grande camino originali, che hanno mantenuto l’aspetto di un tempo.
A sinistra della chiesa c’è, al civico 2 di piazza Giovanni XXIII, l’ex Canonica, già Palazzo Nava: è da ammirare il Trittico Agostiniano realizzato da Silvano Crippa. Nella scena di sinistra, Agostino parte da Cartagine per Roma; la scena in mezzo rappresenta Agostino a Cassago nella villa di Verecondo; la scena di destra raffigura Agostino a Milano battezzato da S. Ambrogio.
Proprio nell’ex Canonica ha sede l’Associazione Sant’Agostino: è possibile visitarne le sale espositiva, la pinacoteca e la biblioteca, con più di 3mila titoli. L’ingresso è libero la domenica mattina; ti consiglio comunque di dare un’occhiata a questa pagina e al sito Cassiciato.it per ulteriori informazioni.
Da piazza Giovanni XXIII, lasciati la chiesa sulla destra e imbocca via Duca Guido Visconti; subito alla tua sinistra, al civico 34, merita di essere osservata l’architettura dell’Asilo Infantile Visconti di Modrone, costruito nel 1903.
Prosegui la tua passeggiata in via Duca Guido Visconti e svolta a destra in via Sant’Agostino, per poi girare a sinistra in via Fiume. Accanto al civico 12 puoi ammirare un dipinto che rappresenta il miracolo dell’apparizione della Madonna di Caravaggio, realizzato nel 1954 da Fiorentino Vilasco.
Continuando a camminare in via Fiume, al civico 8 merita di essere notato il balconcino con arco a sesto acuto eredità di un edificio annesso a una torre colombaia di epoca medievale.
Giunto alla fine di via Fiume, gira a sinistra in piazza Duca Uberto Visconti di Modrone e poi subito nella prima stradina sulla destra per vedere da vicino la splendida Curt di Zoia, esempio caratteristico di corte lombarda a loggiati del primo Novecento.
Completato il percorso a ferro di cavallo di fronte alla Curt di Zoia, ti ritrovi in piazza Duca Uberto Visconti: davanti a te, al civico 1 di via Duca Guido Visconti, puoi dare un’occhiata alla cosiddetta Corte dei Frati.
Ritornando verso via Fiume, giungerai a una rotonda: gira a sinistra in via Volta. Andando sempre dritto troverai, sulla tua destra, via Luigi Guanella: qui al civico 1 puoi osservare Villa Romagnoli, realizzata in località Campi Asciutti nel Settecento. Costruita appositamente in aperta campagna, a debita distanza dal centro del paese, si caratterizza per lo stile barocchetto e la presenza di una cappella gentilizia: si tratta dell’Oratorio di San Giuseppe, piccola chiesetta a navata unica. Non manca il classico giardino degradante con vialone alberato centrale.
Che cosa fare a Cassago Brianza: gli itinerari naturalistici
Se viaggi in Brianza con i bambini, non dimenticare di fare un salto al parco monumentale Rus Cassiciacum, dove sono disponibili giochi per i più piccoli, incluse una casa tra gli alberi e una teleferica.
Il territorio di Cassago Brianza fa parte del Parco agricolo della Valletta. Il sentiero da Barzago a Besana in Brianza, che attraversa il parco da nord a sud, passa nei pressi di Zizzanorre e successivamente sul sentiero che congiunge Oriano con Prebone, frazione di Monticello Brianza.
In località Zizzanorre trovi un percorso costituito da sei pannelli didattici che ti consentono di conoscere più da vicino il bosco, il territorio e la cascina.
Cascina Zizzanorre comprende alcuni rustici neogotici e Villa Lurani Pedroli, a cui si accede attraverso un androne monumentale.
Il sentiero da Oriano a Monticello Brianza, invece, inizia da via Manzoni a Oriano; dopo aver attraversato il vecchio nucleo di Oriano, se giri a destra puoi scendere dalla collina di Oriano e da qui arrivare fino a Prebone, per poi proseguire tra i sentieri di Monticello.
Ti parlo in maniera approfondita del sentiero tra Oriano e Monticello del Parco della Valletta nel post qui sotto: troverai tutte le indicazioni utili per goderti ogni angolo di questo meraviglioso percorso.
Volendo puoi effettuare anche il giro completo della Valletta partendo dalla piazza della chiesa di Oriano, in via San Gregorio: dopo aver scoperto le vie strette dell’antico nucleo, seguendo uno sterrato sulla destra giungi a Zizzanorre, e da qui puoi salire al roccolo. In alternativa, proseguendo dritto arrivi a scavalcare la roggia della Valletta su un ponticello in legno e ti ritrovi a Barzanò, nella frazione di Torricella.
Cassago Brianza, inoltre, è uno dei comuni del Parco Regionale della Valle del Lambro.
Dove mangiare a Cassago Brianza
Vuoi sapere dove mangiare a Cassago Brianza? In via Nazario Sauro 84 ecco Speedy Pizza, pizzeria di Cassago Brianza che offre anche il servizio di asporto.
Un’altra pizzeria a Cassago Brianza da provare è La Pergamena di via Cascina Nuova 2D.
Come arrivare a Cassago Brianza
Come arrivare a Cassago Brianza in auto? Provenendo da Milano, devi percorrere la SS 36 fino allo svincolo di Veduggio / Renate. Uscito dalla superstrada, alla rotonda vai a destra in via della Repubblica e prosegui dritto fino a Renate. Arrivato a una rotatoria in cui puoi andare solo a destra o a sinistra, gira a sinistra e vai sempre dritto, fino a quando sarai arrivato a destinazione.
Provenendo da Como, segui la SP 342 fino a Bulciago: qui, in corrispondenza del Monumento ai Caduti della Brigata Puecher, gira a destra sulla SP 48, che ti porterà a Cassago.
Per arrivare a Cassago Brianza in treno, puoi fare riferimento alla stazione cittadina, servita della linea suburbana di Milano S7 e collegata – tra l’altro – con Civate, Galbiate, Oggiono, Molteno, Costa Masnaga, Renate, Besana in Brianza, Carate Brianza, Triuggio, Macherio, Biassono, Arcore, Villasanta e Monza.
Per arrivare a Cassago Brianza in autobus, puoi sfruttare la linea C47, che passa da Como, Lipomo, Tavernerio, Montorfano, Orsenigo, Alzate Brianza, Anzano del Parco, Monguzzo, Lurago d’Erba, Lambrugo, Inverigo, Nibionno, Bulciago, Cremella, Barzanò, Sirtori, Viganò, Monticello Brianza, Casatenovo, Missaglia, Montevecchia, Cernusco Lombardone e Merate. I pullman C46, invece, collegano il paese con Como, Lipomo, Tavernerio, Montorfano, Alzate Brianza, Anzano del Parco, Lurago d’Erba, Lambrugo, Nibionno, Bulciago, Barzago, Sirtori, Cremella, Viganò, La Valletta Brianza, Santa Maria Hoè, Olgiate Molgora, Calco, Merate, Imbersago, Brivio e Bergamo.
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Infine, ti consiglio di visitare il sito web Cassiciaco per conoscere la storia di Cassago Brianza: sarà una scoperta davvero interessante 🙂
Veramente ben fatto: moltissime notizie, di tutti i generi, in relativamente poco spazio.
Credo che ormai la Brianza sia relativamente poco conosciuta, anche dai giovani milanesi ed invece, nonostante sia cambiata, come ogni luogo in Italia, meriterebbe visite ripetute.
Io ci ho passato i tre mesi estivi, dalla nascita fino all’età di 20 anni, nella casa dei Nonni materni e Vi assicuro che, soprattutto negli anni ’50-’60 e ’70 era un posto meraviglioso, soprattutto per i bambini: prati, boschi, ruscelli, laghi. Auguro a tutti dei giorni divertenti e felici in Brianza!
Grazie mille, Guido! Lo spazio dei commenti è sempre aperto, se vuole condividere qualche suo ricordo.
si giusto ben descrito!