Che cosa fare a Cremella? Visitando questo paese della Brianza lecchese avrai l’opportunità di ammirare ville di straordinario interesse artistico e storico; ma potrai scegliere di dedicarti anche alla scoperta di sentieri, cascine e campi del Parco Agricolo della Valletta, specialmente nella zona di Monte Gregorio. Sei pronto per un tour tra natura e cultura?
Tutto quello che ti serve sapere
La città
Paese di nemmeno 2mila abitanti della Brianza lecchese, Cremella si trova a 30 chilometri da Milano e a 16 chilometri da Lecco. Sono 4 le località che ne fanno parte: Monte Gregorio, Isola, Baciolago e Valle di Sotto.
[La pagina Facebook di Viaggiare in Brianza ti regala consigli preziosi sui più bei posti da vedere in Lombardia, ma anche su ristoranti e agriturismi in cui mangiare: ti va di scoprirla e mettere Mi Piace?]
A Cremella nel Novecento erano presenti due degli allevamenti di visoni più grandi d’Italia, poi costretti a chiudere per effetto dei sabotaggi di gruppi ambientalisti e dell’evoluzione del mercato.
Che cosa fare a Cremella: i monumenti da vedere
Sei curioso di scoprire che cosa vedere a Cremella? Ti propongo di iniziare la tua passeggiata in paese da via Martiri della Libertà 2: è qui che puoi ammirare l’imponente Cascina Baciolago, con la sua architettura tipica della società agricola. La cascina fu realizzata dalla famiglia Visconti di Modrone, come puoi intuire dallo stemma araldico visconteo che fa bella mostra di sé sull’edificio: per questo è nota anche come Casale Visconteo (o La Fabbrica).
Sulle pareti sono visibili due edicole sacre, di cui una dedicata alla Beata Vergine Immacolata.
Lasciandoti la cascina sulla sinistra, gira a destra in via Cadorna; giunto alla rotonda di piazza della Libertà, dai uno sguardo al complesso con stemma visconteo sulla tua sinistra.
Girando a sinistra, all’incrocio tra via Sessa e via Battisti potrai osservare la decadente ma suggestiva Villa Clerici, una delle tante ville abbandonate in Brianza. Qui visse, tra l’altro, Antonietta Bournens Seves, suocera di Gino Clerici, costruttore del Grand Hotel Palace di Roma.
Da qui, imbocca via Battisti e prosegui; superato il civico 26, trovi sulla tua destra una stradina che ti conduce in un parco. Questo è il punto ideale per ammirare da lontano Villa del Bono. Realizzata in stile eclettico alla fine dell’Ottocento, include collezioni artistiche del XV secolo ed è circondata da un parco secolare di 6 ettari, attraversato da un viale di tigli lungo più di 200 metri. L’architetto che la progettò, Cecilio Arpesani (esponente dell’eclettismo), si ispirò alle forme del Rinascimento fiorentino.
Se sei un appassionato di turismo cinematografico in Brianza, ti interesserà sapere che Villa del Bono appare nel film La grande prugna, una commedia con protagonisti Enzo Iacchetti, Luciana Littizzetto ed Enrico Bertolino.
Ritornato alla rotonda di piazza della Libertà, prosegui lungo via Cadorna per poi girare a destra in via Sauro: qui puoi ammirare sulla tua sinistra Cascina Elena, magnifico esempio di architettura rurale monumentale: al civico 3 i locali dell’aia, e al civico 5 la cascina vera e propria.
Prosegui ora la tua passeggiata lungo via Cadorna; arrivato alla rotonda, gira a destra in via Confalonieri e poi di nuovo a destra per andare ad ammirare al civico 16 Cascina Maria. Costruita intorno al 1880, presenta la struttura caratteristica delle grandi corti lombarde; nel tempo si sono conservati i loggiati, le lesene e le cornici in mattoni a vista alle finestre.
Ora puoi percorrere a ritroso via Cadorna: sulla tua sinistra noterai la settecentesca Villa Pizzi, con una passerella pedonale sospesa che collega la residenza con il parco dall’altra parte della strada. Un tempo nota come Villa Kramer, la residenza fu progettata dallo stesso architetto di Villa del Bono. Caratterizzato da uno stile che rievoca il barocco, l’edificio è circondato da un giardino con una terrazza di glicine e include un’antica corte molto suggestiva.
Arrivato in piazza Don Colombo, puoi salire la scalinata alla tua destra che ti porta alla Chiesa dei Santi Sisinio, Martirio e Alessandro. Puoi notare la sua facciata seicentesca realizzata secondo lo stile del tardo Manierismo, a metà strada tra il Rinascimento più maturo e il barocco che sarebbe stato sviluppato in seguito. Il timpano triangolare reca i battenti in legno di un tempo, come dimostra la data incisa sul lato interno: 1735.
Dal sagrato, puoi raggiungere il retro della chiesa: arrivi così in via Caccia, dove sorge Villa Vassalli Kramer Sessa, ex Monastero di San Pietro. In pratica la chiesa che hai appena visto era l’antica chiesa di questo monastero benedettino.
Questa è anche l’occasione per osservare meglio la torre campanaria della Chiesa dei Santi Sisinio, Martirio e Alessandro. La torre, in stile romanico, ha mantenuto la struttura medievale originaria; il paramento murario è caratterizzato da pietre tombali di sarcofagi romani.
Lasciandoti l’ex monastero alla tua sinistra, puoi superare l’ingresso ad archi per raggiungere, in piazza Chiesa, la vecchia chiesa di Cremella, oggi sconsacrata e riconvertita nella Sala Parrocchiale Giovanni Paolo II.
Volgendo lo sguardo a sinistra, troverai il seicentesco Palazzo Vassalli, tra i civici 9 e 13 di via Carlo Sessa.
A questo punto, scendi da piazza Chiesa e imbocca proprio via Sessa, tenendoti la vecchia chiesa alla tua destra. All’incrocio, gira a destra: costeggerai, così, Villa del Bono (e infatti, all’incrocio successivo svoltando a destra in via del Bono potrai vedere la villa da un’altra angolazione). Imboccando via per Verdegò, dopo poco ti imbatterai sulla tua sinistra in un suggestivo lavatoio sul torrente Gambaione.
Subito dopo, la prima strada che incroci sulla sinistra ti porta al nucleo agricolo di Cascina Tripoli, risalente all’epoca fascista.
Ritornato in via per Verdegò, puoi proseguire fino in fondo a questa strada immersa nella campagna per raggiungere la Cascina Montegregorio.
Meritano uno sguardo attento il pozzo, il fienile con la classica griglia di mattoni per arieggiare e l’edicola con la Madonna del Rosario, affacciata sulla rampa di scale al primo piano.
Che cosa fare a Cremella: gli itinerari naturalistici
Se ti domandi che cosa fare a Cremella, una passeggiata tra i boschi e i campi coltivati è una risposta appropriata: Il territorio del paese, infatti, fa parte del Parco della Valletta.
In particolare, l’itinerario tra Barzago e Besana, che attraversa il parco da nord a sud, sfiora Cascina Montegregorio e passa per il centro del paese.
Cascina Montegregorio rientra anche nell’itinerario Bulciaghetto – Bevera, che va da ovest a est: vi si arriva provenendo dal Santuario dei Morti dell’Avello di Bulciago. Qui, tra l’altro, è presente un’azienda agricola con uno spaccio per la vendita diretta di prodotti a km zero. Troverai, inoltre, sette pannelli didattici che ti aiuteranno a conoscere più a fondo il territorio, dal bosco ai luoghi sacri.
Il giro di Monte Gregorio parte dalle scuole elementari del paese (via Cadorna 27): dopo aver imboccato via per Cassago ed essere salito sulla collina sopra Baciolago, camminerai a fianco di uno dei ruscelli che formano la Valletta, la roggia che dà il nome al parco. Quindi, una volta attraversata una zona umida dall’ingresso di Torricella (frazione di Barzanò), ti imbatterai nei tanti massi di origine glaciale della dorsale del Monte Gregorio.
Di particolare valore naturalistico sono l’incisione boscata della roggia Gambaione, la zona con le risorgive a valle del dosso Baciolago e la zona umida a sud di Peltraio. Sulla strada che porta dal cimitero (via del Bono) al Peltraio puoi osservare, all’incrocio con la diramazione che raggiunge la Rivascia, un cippo in granito con una croce in ferro che ricorda i morti di peste.
Dove mangiare a Cremella
Mettersi in cerca di ristoranti a Cremella può risultare un’impresa abbastanza complicata, visto che il paese non offre una grande scelta da questo punto di vista (e sto usando un eufemismo).
Prima che tu impazzisca provando a capire dove mangiare a Cremella, ti conviene fare riferimento a locali nei dintorni: per esempio l’Hosteria Cà del Baffo di Cassago Brianza (via Marconi 26), aperto tutti i giorni a pranzo e a cena (tranne il mercoledì sera e il sabato a mezzogiorno).
Una valida soluzione per chi vuole sapere dove mangiare a Cremella o nei dintorni è rappresentata anche da Il Mastroianni di via dei Mille 25 a Barzanò, con pizza napoletana e specialità di carne.
Come arrivare a Cremella
Come arrivare a Cremella in auto? Provenendo da Milano, devi percorrere la SS 36 fino allo svincolo della SSS 342 Brianza Como / Bergamo. All’uscita, gira a destra e prosegui sulla SP 342 fino a Bulciago; dove c’è il Monumento ai Caduti della Brigata Puecher svolta a destra per immetterti sulla SP 48. Alla rotonda che incrocia via Aldo Moro e via Sauro, prendi la terza uscita e procedi in via Allende fino a quando non arrivi a destinazione.
Provenendo da Como, è sufficiente seguire la SP 342 fino a Bulciago e poi continuare come appena descritto.
A Cremella non ci sono stazioni ferroviarie. Per arrivare a Cremella in treno puoi fare riferimento alla stazione di Cassago Brianza, servita dalla linea suburbana S7 di Milano e collegata, tra l’altro, con Monza, Villasanta, Arcore, Biassono, Macherio, Triuggio, Carate Brianza, Besana in Brianza, Renate, Costa Masnaga, Molteno, Oggiono, Galbiate e Civate.
Per arrivare a Cremella in autobus, puoi fare riferimento alla linea C46, che passa da Como, Lipomo, Tavernerio, Montorfano, Alzate Brianza, Anzano del Parco, Lurago d’Erba, Lambrugo, Nibionno, Cassago Brianza, Bulciago, Barzago, Sirtori, Viganò, Barzanò, La Valletta Brianza, Santa Maria Hoè, Olgiate Molgora, Calco, Merate, Imbersago, Brivio e Bergamo. In alternativa, il pullman C47 collega il paese con Como, Lipomo, Tavernerio, Montorfano, Alzate Brianza, Anzano del Parco, Monguzzo, Lurago d’Erba, Lambrugo, Nibionno, Bulciago, Cassago Brianza, Barzanò, Sirtori, Viganò, Monticello Brianza, Casatenovo, Missaglia, Montevecchia, Cernusco Lombardone, Osnago e Merate.
Ah, un’ultima cosa! Se ti piace questo sito e desideri manifestarmi il tuo apprezzamento, hai la possibilità di farlo attraverso una donazione: cliccando sul pulsante qui sopra, ti basta seguire le istruzioni per garantirmi il tuo sostegno.
Ti piacerebbe far conoscere la tua attività attraverso Viaggiare in Brianza e le sue pagine social? Scrivimi e parlamene: studieremo assieme una soluzione appropriata.
Contattami anche per darmi consigli, segnalarmi errori, suggerirmi modifiche o chiedermi di inserire link: risponderò non appena possibile.
buongiorno
nella foto della villa con la passerella pedonale che attraversa la strada viene indicata Villa Sessa-Soncini ma è sbagliato, si tratta di Villa Pizzi.
Mi sembra opportuno rettificare. Grazie
Marco Bosè – Cremella
Buongiorno,
grazie per la segnalazione, ho modificato. Ora dovrebbe essere tutto corretto.